TELECOM: LO STATO HA CONSERVATO LA GOLDEN SHARE - RCS: CRESCONO I RICAVI, GIU' L'UTILE - LIGRESTI: NESSUN INTERESSE IN RIASSETTO GRUPPO BENETTON - GENERALI: INFONDATE INDISCREZIONI INVESTIMENTO SANPAOLO-INTESA - BENETTON: INVESTIRE NELLE INFRASTRUTTURE.

1 - TELECOM: LO STATO HA CONSERVATO LA GOLDEN SHARE
(Ansa)
- Con l'esercizio della golden share il Tesoro, d'intesa con il ministero dello Sviluppo economico, puo' opporsi a operazioni sul capitale di Telecom Italia o su eventuali scissioni e fusioni del gruppo solo in caso di 'concreto pregiudizio agli interessi vitali dello Stato', che deve essere motivato. La golden share consiste in due specifici 'poteri speciali', rivisti con la legge finanziaria 2004 alla luce dei rilievi provenienti da Bruxelles e illustrati nello Statuto del gruppo. Il primo potere speciale prevede la possibilita' di opposizione, da parte dei due ministeri, all'assunzione di partecipazioni rilevanti che rappresentano almeno il 3% del capitale sociale costituito da azioni con diritto di voto nelle assemblee ordinarie: l'opposizione deve essere espressa entro dieci giorni dalla data della comunicazione, che deve essere effettuata dagli amministratori al momento della richiesta di iscrizione nel libro soci, qualora il ministro ritenga che l'operazione rechi pregiudizio agli interessi vitali dello Stato. In caso di opposizione da parte dello Stato, il provvedimento e' impugnabile entro 60 giorni dal cessionario davanti al Tar del Lazio. Il secondo potere speciale consiste nella possibilita' di veto, sempre debitamente motivato in relazione al concreto pregiudizio arrecato agli interessi vitali dello Stato, all'adozione di delibere di scioglimento della societa', di trasferimento dell'azienda o della sede sociale all'estero, di fusione, di scissione, di cambiamento dell'oggetto sociale. Anche in questo caso, il provvedimento di esercizio del potere di veto e' impugnabile entro sessanta giorni dai soci dissenzienti davanti al Tar del Lazio. Il Tesoro non e' piu' presente nel capitale di Telecom Italia dal dicembre del 2002, quando ha dismesso la quota residua del 3,5% che ancora aveva in portafoglio, ma ha conservato la golden share, pur non avendo piu' un rappresentante in cda. Nelle ultime operazioni che hanno riguardato il colosso telefonico Via XX settembre non ha mai esercitato i poteri speciali.

2 - BANCHE: MCCREEVY, CON NUOVA DIRETTIVA STOP AL PROTEZIONISMO.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
- Le nuove regole proposte oggi dalla Commissione europea "permettono che le autorita' di supervisione dovranno essere chiare, trasparenti e coerenti quando valutano fusioni e acquisizioni cross-border, non lasciano spazio a interferenze politiche o al protezionismo". Lo ha affermato il commissario Ue al mercato interno Charlie McCreevy presentando le proposte dell'esecutivo per la revisione di una serie di direttive per i settori bancario, assicurativo e degli strumenti finanziari.

3 - MCCREEVY, RICEVUTA RISPOSTA ROMA; LA ESAMINEREMO
(AGI)
- "Abbiamo ricevuto la lettera e la esamineremo per stabilire se ci sono violazioni del diritto comunitario e del principio del libero movimento di capitali". Lo ha affermato Oliver Drewes, portavoce del commissario al Mercato Interno, Charlie McCreevy, con riferimento alla risposta del Governo italiano alla richiesta di chiarimenti inviata da Bruxelles. "Il prossimo passo - ha concluso il portavoce - sara' basato du queste valutazioni". Il portavoce non ha invece voluto commentare le dichiarazioni fatte ieri dal ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, secondo cui l'operazione Autostrade-Abertis arrecherebbe un danno fiscale all'Italia".

4 - GIULIO MARIA LIGRESTI: NESSUN INTERESSE IN RIASSETTO GRUPPO BENETTON.
(Adnkronos)
- 'Non c'e' interesse da parte del gruppo Ligresti' nel riassetto delle attivita' del gruppo Benetton. A dirlo a margine del cda di Pirelli e' Giulio Maria Ligresti presidente e ad di Premafin e vice presidente di Fonsai. Il commento giunge dopo indiscrezioni di stampa sull'arrivo di possibili soci nel subholding delle infrastrutture che il gruppo di Ponzano Veneto ha deciso di costituire. Per Giulio Maria Ligresti pero' 'non e' assolutamente in vista' un intersesse del suo Gruppo.

5 - GENERALI: INFONDATE INDISCREZIONI INVESTIMENTO SANPAOLO-INTESA
(Asca)
- Generali smentisce categoricamente le indiscrezioni di stampa di stamattina su un eventuale investimento da parte del gruppo triestino di 700 milioni in Sanpaolo-Intesa. ''Le ipotesi riportate oggi dal quotidiano La Repubblica, secondo cui il gruppo Generali sarebbe pronto ad investire fino a 700 milioni in Sanpaolo-Intesa, come gia' espresso ieri all'autore dell'articolo, sono totalmente destituite di fondamento'' ha detto un portavoce delle Generali.



6 - BENETTON: EDIZIONE HOLDING VARA RIORGANIZZAZIONE PARTECIPATE
(Agi)
- Il consiglio di amministrazione di Edizione Holding ha approvato un progetto di scissione delle partecipazioni detenute nel settore "utilities" a favore di una societa' neocostituita, che rimarra' sotto il controllo di 'Ragione', interamente posseduta dalla famiglia Benetton. Nella nuova holding - si legge in una nota - confluiranno le partecipazioni del settore utilities e infrastrutture attualmente nel portafoglio di Edizione, quali Schemaventotto (Autostrade), Olimpia (Telecom Italia), Eurostazioni (Grandi Stazioni), Sagat e Investimenti Infrastrutture (Gemina). Edizione Holding manterra' le partecipazioni 'retail', quali Benetton Group e Autogrill; gli altri investimenti (21 Investimenti, settore immobiliare, agricolo, alberghiero e sportivo) e le partecipazioni finanziarie (Generali, Rcs, Pirelli, etc.). La riorganizzazione finanziaria - prosegue la nota - "mira alla costituzione di una nuova holding focalizzata sulla crescita e sviluppo nel settore 'utilities'. Tale societa' reperira' nuove risorse aprendo il suo capitale a un numero limitato di partners caratterizzati da un profilo di investimenti di lungo termine, con i quali condividere obiettivi e strategie, utilizzando un modello di corporate governance gia' sperimentato con successo, ad esempio, nella societa' Schemaventotto. Le nuove risorse finanziarie saranno destinate a supportare progetti di espansione delle partecipazioni gia' detenute, anche aumentando l'attuale posseduta, e acquisire nuove partecipazioni in Italia e all'estero, valorizzando il patrimonio di relazioni costruito negli anni".

"Per mantenere stabilmente - ha dichiarato il presidente di Edizione Holding, Gilberto Benetton - una posizione di leadership e realizzare progetti di sviluppo ambiziosi e' necessario ampliare l'azionariato a nuovi partners". Le partecipazioni che saranno scisse a favore della nuova holding presentano un valore corrente, a prezzi di Borsa, di circa 4,5 miliardi di euro. "Con l'ingresso di nuovi soci - ha concluso Gilberto Benetton - avremo potenzialmente la capacita' di raddoppiare il valore degli investimenti, raggiungendo una dimensione europea che ci permettera' di dialogare con i grandi players del settore". La nuova struttura sara' operativa da gennaio 2007 e avra' sede a Milano.

7 - GILBERTO BENETTON: VOGLIAMO INVESTIRE NEL SETTORE INFRASTRUTTURE
(Adnkronos)
- ''La nostra intenzione e' aprire il capitale a nuovi soci. Questa operazione indica che vogliamo rilanciare e investire fortemente sul settore. L'esatto contrario di un disimpegno. E' la dimostrazione concreta di come l'alleanza Abertis-Autostrade nasca dalla volonta' opposta: quella di far crescere e sviluppare le attivita' nel campi delle infrastrutture. Creiamo un campione europeo, una societa' che potra' investire in Italia come in Polonia, in Germania come in Sudamerica, un'azienda dove gli italiani sono primo azionista, ma il risultato e' venir tacciati di fare le cose per interesse di famiglia''. Lo ha affermato Gilberto Benetton, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', riferendosi alla nuova societa' di famiglia, chiamata ora 'Utilities', in cui verranno concentrate le partecipazioni nelle infrastrutture. ''La nostra non e' una scelta legata al momento - ha aggiunto Benetton - si tratta di una decisione storica per la famiglia che non ha alcun intreccio con l'attualita'. Da gennaio 2007 vogliamo essere operativi. La scelta di Marco Tronchetti di proporre ai soci una nuova riorganizzazione non ci spaventa. Anzi.

Nelle telecomunicazioni, dove siamo soci di Olimpia con Pirelli, se si presenteranno le condizioni, potremmo aumentare il nostro investimento. La famiglia e' stata compatta nel prendere questa decisione. Noi quattro fratelli continueremo a possedere il 100% delle attivita' di retail. Ma, mentre per garantire lo sviluppo delle attivita' tradizionali pensiamo che le risorse della famiglia possano bastare, nel caso delle infrastrutture no''. ''Pensiamo a 4-5 soci - ha concluso Gilberto Benetton - investitori interessati come noi ad avviare attivita' di lungo periodo, il cui orizzonte temporale e' sicuramente misurato sugli anni non certo sul mordi e fuggi. Sicuramente guardiamo all'Italia, ma altrettanto sicuramente l'estero e' nei nostri piani di investimento. Cosi' come gestiamo la stazione di Praga, stiamo attenti a quanto sta accadendo in Francia e in Germania nel settore. Se si dovessero creare le occasioni siamo pronti a crescere con i soci in Aeroporti di Roma e valutare acquisti all'estero. Non solo. Tra un anno scade il patto di Schema 28. Se per assurdo non dovesse essere rinnovato potremmo decidere di investire per incrementare la nostra quota in Abertis-Autostrade''.

8 - RCS: IN SEI MESI CRESCONO RICAVI, GIU' UTILE.
(Ansa)
- Rcs MediaGroup ha registrato nel primo semestre dell'anno ricavi in crescita dell'8% a 1.137,5 milioni di euro. L'utile netto e' sceso a 89,4 milioni, contro i 169,6 milioni dello stesso periodo del 2005, che beneficiava di plusvalenze da cessioni di partecipazioni non strategiche per 71,5 milioni, ma non comprendeva Dada. Lo comunica la societa' in una nota.
Con l'efficacia delle dimissioni di Vittorio Colao, il consiglio di amministrazione di Rcs ha formalmente attribuito a Antonello Perricone la carica di amministratore delegato, nominandolo direttore generale e componente del comitato esecutivo.


Dagospia 12 Settembre 2006