SALVATE IL SOLDATO SIRCANA! AVEVA DATO L'OK AI MINISTRI PER LA MANIFESTAZIONE PRO-DICO, PRODI LO HA SMENTITO E ORA I TRE MINISTRI SI RIFANNO SU DI LUI: "ABBIAMO SEGUITO LA SUA INDICAZIONE" - LA BINDI SCHERZA COI SANTI: INTERVISTATA DURANTE LA MESSA.

E' passata a malapena una settimana dall'ufficializzazione in Consiglio dei ministri della nomina di Silvio Sircana a Portavoce Supremo del governo e già iniziano i problemi. Sulla manifestazione di sabato pro Dico il sosia di Fassino è andato per farfalle, e i ministri presenti a piazza Farnese, finiti sotto gli strali di Prodi, lo stanno impallinando senza pietà.

Venerdì il Corriere della Sera sparava così un articolo di Gianna Fregonara, consorte di Enrico Letta: "Corteo pro Dico o Family day? Sircana: decidano i ministri". Dentro Sircana spiegava: "Non sono manifestazioni contro il governo e dunque resta affidato alla sensibilità di ciascun ministro decidere se andare in piazza". Parole che i tre ministri scimmiette, come li ha ribattezzati Clemente Mastella, si sono scolpiti in testa come sul marmo.

Barbara Pollastrini, Alfonso Pecoraro Scanio e Paolo Ferrero hanno colto la palla al balzo e si sono precipitati il giorno dopo alla manifestazione più frocia dell'anno, condita da slogan contro il Vaticano, contro il Papa, contro Mastella, contro la Binetti, addirittura contro i Dico. Nel bel mezzo di questo antipasto di Gay Pride è arrivato il tuono bolognese del Professore: sono perplesso della partecipazione dei ministri a certe manifestazioni. I "Trettre" vengono così massacrati nei telegiornali della sera, capiscono di essere nel mirino e sparano la controffensiva.

Scriveva ieri Monica Guerzoni sul Corriere: "'Se questa manifestazione - spiega Ferrero - fosse stata fatta prima delle politiche, si sarebbe detto che era a sostegno dell'Unione. Perché ora dovrebbe essere un problema?'. Già, perché? Dicono se lo sia chiesto anche Silvio Sircana, sorpreso anche lui dal tempismo della dichiarazione con cui Prodi ha smentito il via libera del portavoce ('La partecipazione è affidata alla sensibilità di ciascun ministro.')".



Sorpreso Sircana? Pensate quanto fosse sorpreso Prodi. Oggi arriva un altro siluro all'indirizzo del povero Portavoce Unico. Riporta Umberto Rosso nel suo articolo su Repubblica dedicato alla fluviale ira di Mastella: "Per Pecoraro Scanio i rimbrotti del premier molto probabilmente sono partiti prima ancora di vedere come andava a finire la manifestazione, 'e lì ci sono stati applausi dal governo, è stata quindi un'iniziativa a favore dell'esecutivo'.

Quanto alla presenza sul palco, il ministro dell'Ambiente si giustifica così: mi sono attenuto alle indicazioni di Silvio Sircana, il portavoce del governo, che affidava alla 'sensibilità' del singolo ministro la partecipazione all'iniziativa romana". Chissà quanto hanno apprezzato dalle parti del Professore la sua sortita dell'altro giorno. E infatti la correzione di rotta è arrivata da Bologna, dove Sircana non c'era. Come sempre, è buio pesto dalle parti comunicative del Prodino.

2 - LA BINDI SCHERZA COI SANTI: INTERVISTATA DURANTE LA MESSA
Doveva essere l'intervista della conciliazione, il messaggio di pace nei confronti del Vaticano, il modo per ricostruire il rapporto dopo lo strappo dei Dico. "Ho temuto di dannarmi l'anima", era il richiamo in prima pagina. E invece l'intervista di ieri di Rosy Bindi ad Aldo Cazzullo su Corriere della Sera rischia di diventare un caso diplomatico. A creare sconcerto è la scelta del ministro di aver permesso che la chiacchierata col giornalista avvenisse addirittura durante la celebrazione della messa, nella chiesa del Gesù. Cazzullo cita addirittura passi delle letture fatte dalla portavoce di Rosy, inframezzati dai commenti della titolare della famiglia. Un azzardo senza precedenti


Dagospia 12 Marzo 2007