IL CROLLO DELLA ENRON - QUANDO CRACK RIMA CON FUCK (SESSO SPIE E CARTE DI CREDITO)

Da "Affari & Finanza", supplemento economico di Repubblica


Dietro il disastro della Enron non si trovano solo manager che truccano i bilanci e si precipitano a incassare un'incredibile quantità di stock options prima della catastrofe, o consulenti che certificano conti fasulli, o rapporti opachi con la politica che fanno sorgere il sospetto della corruzione. Ma ora vengono alla luce anche storie di irriducibili rivalità personali giocate a colpi di acquisizioni miliardarie, un clima aziendale fondato sul sospetto e sullo "spionaggio", e poi storie di sesso in azienda, legami sentimentali "intra muros" che permettono carriere lampo, carte di credito aziendali usate per pagare spogliarelliste e banchetti luculliani.

Il settimanale "Newsweek" raccoglie tutti questi retroscena e ci costruisce un articolo che si merita la cover story con il titolo "La cultura selvaggia della Enron". La storia si dipana intorno alla rivalità tra due dirigenti della società che si contendono il ruolo di "preferiti" dal grande boss Kenneth Lay. Sono una donna, Rebecca Mark (uscita dal gruppo prima del crollo) e un uomo, Jeff Skilling (sotto inchiesta parlamentare). La Mark è la responsabile della produzione di energia e gira l'America e il mondo alla ricerca di centrali da acquisire. Skilling considera invece il business della produzione roba che appartiene alla preistoria e che rende poco e lo dice apertamente perché Mark lo sappia «che ci vuole a costruire impianti? Lo sa fare chiunque». Secondo Skilling bisogna invece puntare sulla finanza più avanzata, sui derivati, e per creare valore non bastano le specializzazioni di Harvard, ci vuole un genio particolare.

E così Enron vende e compra titoli basati anche sulle previsioni meteorologiche, nota Newsweek con perfidia sottile. La lotta per il potere passa anche per l'assunzione di ex agenti della Cia e dell'Fbi che sottopongono i dipendenti a controlli asfissianti, che insieme a ritmi di lavoro massacranti rendono presto il clima invivibile: tanti sono i dipendenti della Enron che non reggono, che il reverendo della vicina chiesa episcopale sente il bisogni di scrivere ai capi della società: «questi uomini appartengono a Dio, non a voi».
Ma finché tutto va bene c'è anche chi si diverte: al club per soli uomini Treasures di Houston, le spogliarelliste cominciano a cercare i clienti con carta di credito Enron. Questi salgono nella saletta Vip ordinando champagne Crystal, 575 dollari a bottiglia, e offrendone anche mille alle ragazze.

Nel frattempo il sesso fa la parte del leone anche fra le mura del palazzo aziendale. Le donne di cui si vocifera che vadano a letto con i dirigenti sono invidiate e temute perché si teme che facciano la spia di qualunque cosa venga sussurrata nei corridoi. Skilling divorzia, inizia una storia con una segretaria (che poi sposerà). La ragazza viene promossa con stipendio da 600 mila dollari e si guadagna subito il soprannome di "Va Voom", per la velocità della sua carriera. Due top manager Ken Rice e Amanda Martin che hanno una relazione diventano la favola del palazzo perché quando amoreggiano in ufficio vengono osservati tranquillamente dai colleghi attraverso le finestre della stanza di lui.
Mentre Skilling dovrà con ogni probabilità difendersi per anni in tribunali penali e civili, i suoi uomini, gli Enroniti, non si perdono d'animo. Un gruppo di loro organizza una festa d'addio al Treasure, sempre nella famosa sala Vip. Il brindisi che va per la maggiore è «Fuck Enron!». Ma stavolta le carte di credito Enron vengono rifiutate.


Dagospia.com 18 Marzo 2002