O COME ORIETTA, O COME ORGASMO DI BAMBOLE, PARRUCCHE ROSA, TACCHI FOLLI
VITA PAZZESCA DI ORIETTA BERTI, GRANDE CANTANTE POP (NEL SENSO DI POPOLARE)
63 ANNI, 15 MILIONI DI DISCHI, UN SOLO MARITO, DUE FIGLI E MAI FINTO UN ORGASMO

Azzurra Dalla Penna per CHI


Valla a capire la villa di Orietta Berti e del marito Osvaldo Paterlini in quel di Montecchio, a una manciata di chilometri da Reggio Emilia. Bisognerebbe conoscere la storia della famiglia Berti tutta intera, giorno per giorno, ora per ora: sono strati quelli che si sono accumulati nel corso del tempo e dello spazio, dopo 41 anni di vita insieme. All'interno di questa casa unifamiliare a tre piani con giardino gli strati sono fatti di stanze e di cose, ma ogni camera, ogni oggetto ha, oltre a un'estetica, una storia, una geografia e, persino, una sorta di filosofia.

Oli, stampe, mobilia varia, acquasantiere, vasi cinesi, carte da parati francesi, fiori recisi, bambole, parrucche, scarpe in technicolor. Ci vorrebbe la pazienza di un pool di monaci benedettini per farne la rassegna. La "singletudine" non sanno cosa sia da queste parti. A proposito, la signora Berti come ha incontrato il suo Osvaldo? «Ci siamo conosciuti nel '63 alla fiera di San Simone, il santo patrono di Montecchio», spiega questa rossa signora, classe 1945, per la quale, se il tempo è passato, ebbene, lei non l'ha mica incontrato. Uguale alla fotografia che si trova sul suo primo 45 giri, da un lato la canzone Non ci sarò, dall'altro Franchezza.

Domanda. Il vostro fu un colpo di fulmine?
Risposta. «Per me sì, lui. era un ragazzo molto timido, lo è anche adesso. Quella volta, ricordo, gli chiesi se voleva venire a casa mia a prendere un caffè al cioccolato: sono stata io a lanciarmi».

D. Ma, signora Berti, già allora lei era una bella rossa?
R. «No, ero una morettina, con la coda di cavallo, però».

D. Qualcuno ha detto che lui allora aveva una fidanzata e che si chiamava pure Genoveffa.
R. «Beh, Genoveffa era una sua amica, diciamo, un flirt. Io andai a quella fiera proprio con questa Genoveffa, sa, e fu lei a presentarmelo».

D. Ma allora ha rubato il fidanzato a un'amica?
R. «Ma no, era un'amica di Osvaldo, e nel frattempo lei frequentava un altro ragazzo: così, di comune accordo, io sono andata con Osvaldo e lei è andata con questo tipo, che si chiama Giuliano e con cui poi si è sposata. Pure loro stanno ancora insieme».

D. C'è stato solo Osvaldo nella sua vita?
R. «Sì, sì, sì, anche perché lui, da subito, appena mi ha conosciuto, ha lasciato il suo lavoro ed è venuto via con me. Lui, prima, lavorava in una fabbrica che faceva macchine per prodotti alimentari, quelle dove si fanno il Plasmon o le passate. La mia carriera è iniziata con lui, quasi».

D. Quanti dischi ha venduto a oggi?
R. «Quindici milioni. E la barca va ancora, a settembre uscirà il mio nuovo cd, l'ho fatto con un trombonista jazz, Sandro Comini, sono 13 brani, tutti da night Anni 50, sono canzoni indimenticabili».

D. Arrivando in casa sua si scopre un'altra Orietta: lei ha una collezione di scarpe sexy con i tacchi di plexiglas, una serie infinita di camicie da notte in technicolor, una marea di parrucche folli.
R. «Ho sempre amato i fronzoli. Magari le scarpe con il tacco esagerato nella vita di tutti i giorni non le metto, però.».

D. Però in casa, per il suo Osvaldo, magari le mette?
R. «Beh, per lui certo, e quando vado in America. Io vado sempre a Los Angeles, sa, sono sempre ospite di una coppia di amici, si chiamano Ezio Bertelli e Sergio Boltianskj, abitano là da una vita. Ezio è italiano e lavora nello spettacolo, Sergio è polacco ed è il più importante antiquario di Los Angeles, ha sei capannoni frequentati dagli architetti degli attori di Hollywood. Grazie a loro ho conosciuto Esther Williams, perché l'hanno invitata a un mio compleanno, e adesso, ogni anno, vado a trovarla».



D. Ma Esther Williams non ha novant'anni?
R. «No, ne ha 89, e quando vado nella sua villa, lei è sempre in piscina, in costume da bagno, anche se l'anno scorso si era rotta una caviglia. Esther ha ancora un gran fisico, sa?».

D. E lo sa, signora Berti, che qui si comincia a immaginarla sulle colline di Hollywood a bordo di una cabriolet, con la parrucca rosa in testa e la testa appoggiata alla spalla di Osvaldo?
R. «No, il colore della parrucca dipende dall'abito che indosso. Invece, sulla decappottabile. Osvaldo, quando andiamo laggiù, prende sempre a noleggio una cabriolet. È il clima che c'è là, che porta ad averla così».

D. Osvaldo, Osvaldo, Osvaldo. Ma lo ama ancora alla follia?
R. «Stiamo bene noi due».

D. Osvaldo e Orietta, le vostre mamme, Olga e Odilla, i vostri figli, Omar e Otis. Tutti con la "O" in famiglia. A proposito di "O" con la maiuscola, ma lei l'orgasmo, signora Berti, l'ha mai finto?
R. «Eh? Io? Mai. Del resto, la parola comincia per "O"».

D. Scommettiamo tutti che lei non ha mai tradito.
R. «No, mai, e neanche Osvaldo mi ha mai tradito. Sa, ci scommetto pure io».

D. Ma almeno ha mai guardato con desiderio un altro uomo? A Los Angeles, fra feste, party, attori, Richard Gere, George Clooney.
R.
«Ecco, con lui, con George, intendo, lui è venuto e mi ha dato un bacio.».

D. Scusi?
R. «Quando abbiamo preso il "gatto", cioè il Telegatto, è venuto lì, sul palco, e mi ha dato un bacio, perché io quella volta avevo detto: "Ringrazio il signor George Clooney a nome di tutte le italiane, perché mi hanno detto che è una persona bellissima e che vorrebbero tutte averlo, almeno una volta, a cena". Lui ha lasciato la sua poltrona in prima fila, è venuto lì e mi ha dato un bel bacio».

D. Sulla bocca? E Osvaldo si è arrabbiato?
R. «Mi ha dato un bacio sulla guancia, ci mancherebbe. Chi si è arrabbiata, però, è stata Raffaella Carrà, perché il suo ospite più importante si era praticamente svelato molto prima del tempo. Ma io mica avevo detto quelle cose là perché venisse sul palco a baciarmi. Quella volta qualcuno ha pure chiesto: "Ma si era ubriacata la signora Berti?"».

D. A lei piace bere?
R. «Si, ma mica mi ubriaco, mi piace il vino frizzantino, quello fermo mi dà l'idea che non si digerisca. Mi piace il dolcetto, quando è mosso».

D. Torniamo un secondo a Esther Williams: ma fra di voi che vi dite, quando vi incontrate a bordo piscina?
R. «Non tante cose, perché io non parlo bene l'inglese. Lei, tutte le volte che mi vede, mi domanda: "Ma tu sei famosa?"».


Dagospia 17 Aprile 2008