STRANE OFFERTE PER LE CASE DEI FURBETTI - COPPOLA E RICUCCI ANNUNCIANO COMPRATORI. MA GLI ACQUIRENTI INDICATI SMENTISCONO - LE LETTERE RICORDANO I FALSI DI BANK OF AMERICA PER PARMALAT.
Walter Galbiati per "la Repubblica"
Una lettera di garanzia di Citibank, che non sembra di Citi. E un´offerta di Pramerica Real Estate Investor Italia e Ubs che non sembra di Pramerica Real Estate Investor Italia/Ubs. È sulla falsariga dei memorabili falsi di Bank of America nella vicenda Parmalat, che si muoverebbero le due offerte di acquisto per gli immobili di Stefano Ricucci e di Danilo Coppola. Due offerte sconosciute anche agli advisor del curatore fallimentare del gruppo Ricucci, Mediobanca, e del gruppo Ipi, Banca Leonardo.
L´ex marito di Anna Falchi avrebbe ricevuto una proposta per rilevare il suo intero patrimonio dalla società di consulenza svizzera Mediterranean Consulting Company: 324 milioni per la Magiste International e 216 milioni per la Magiste Real Estate. E a sostegno delle due proposte sono state allegate due lettere di garanzia di Citibank di uguale importo. Lettere che non sembrano conformi agli usi della banca statunitense: il logo utilizzato (Citibank private bank corporation) sarebbe un logo dismesso e non abituale per queste operazioni e il funzionario che ha firmato la lettera (tale Peter Gabriel) non farebbe parte dell´organigramma di Citi. La trattativa sarebbe stata affidata allo studio Giovanni Palaia. Oggi i curatori e i commissari del gruppo Ricucci valuteranno la reale consistenza dell´offerta.
Analoghi problemi ci sarebbero per l´offerta avanzata da Pramerica/Ubs sul patrimonio di Coppola. Il tutto è contenuto in una lettera presentata agli avvocati penalisti dell´immobiliarista lo scorso 20 marzo dallo studio legale di Paolo Francesco Calmetta. Inizialmente (in una lettera del 6 marzo) era stata ventilata la proposta che a rilevare l´intero patrimonio fossero o Pramerica, una controllata italiana della Prudential, società di assicurazioni Usa, in cordata con Ubs, o un altro fondo rappresentato dalla Gianni Tamburi & Partners.
La banca svizzera ha smentito di essere attivamente presente nell´offerta e allo stesso modo Gianni Tamburi sostiene di non essersi mai interessato al gruppo Coppola. Nella successiva lettera del 20 marzo, dei due possibili acquirenti rimane solo la Pramerica, ma l´avvocato Calmetta aggiunge che «non è escluso che la compagine di investitori interessati non venga allargata ad altri investitori istituzionali (ci sono colloqui in corso con Credit Suisse e Jp Morgan)».
Anche quest´ultima però ha smentito qualsiasi contatto. L´intero carteggio è stato consegnato ai pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli, impegnati nelle vicende su Coppola, e al presidente della II sezione penale del Tribunale di Roma, Carmelo Rinaudo, chiedendo la possibilità per l´immobiliarista, ora agli arresti domiciliari, di colloquiare con l´avvocato Calmetta al fine di seguire al meglio la trattativa per la dismissione degli asset. Possibilità concessa dai pm ma proprio ieri Coppola ha fatto sapere che l´offerta di Prudential, secondo i suoi avvocati pari a un miliardo di euro, ma non quantificata nella lettera di Calmetta, sarebbe troppo bassa.
Dagospia 13 Maggio 2008
Una lettera di garanzia di Citibank, che non sembra di Citi. E un´offerta di Pramerica Real Estate Investor Italia e Ubs che non sembra di Pramerica Real Estate Investor Italia/Ubs. È sulla falsariga dei memorabili falsi di Bank of America nella vicenda Parmalat, che si muoverebbero le due offerte di acquisto per gli immobili di Stefano Ricucci e di Danilo Coppola. Due offerte sconosciute anche agli advisor del curatore fallimentare del gruppo Ricucci, Mediobanca, e del gruppo Ipi, Banca Leonardo.
L´ex marito di Anna Falchi avrebbe ricevuto una proposta per rilevare il suo intero patrimonio dalla società di consulenza svizzera Mediterranean Consulting Company: 324 milioni per la Magiste International e 216 milioni per la Magiste Real Estate. E a sostegno delle due proposte sono state allegate due lettere di garanzia di Citibank di uguale importo. Lettere che non sembrano conformi agli usi della banca statunitense: il logo utilizzato (Citibank private bank corporation) sarebbe un logo dismesso e non abituale per queste operazioni e il funzionario che ha firmato la lettera (tale Peter Gabriel) non farebbe parte dell´organigramma di Citi. La trattativa sarebbe stata affidata allo studio Giovanni Palaia. Oggi i curatori e i commissari del gruppo Ricucci valuteranno la reale consistenza dell´offerta.
Analoghi problemi ci sarebbero per l´offerta avanzata da Pramerica/Ubs sul patrimonio di Coppola. Il tutto è contenuto in una lettera presentata agli avvocati penalisti dell´immobiliarista lo scorso 20 marzo dallo studio legale di Paolo Francesco Calmetta. Inizialmente (in una lettera del 6 marzo) era stata ventilata la proposta che a rilevare l´intero patrimonio fossero o Pramerica, una controllata italiana della Prudential, società di assicurazioni Usa, in cordata con Ubs, o un altro fondo rappresentato dalla Gianni Tamburi & Partners.
La banca svizzera ha smentito di essere attivamente presente nell´offerta e allo stesso modo Gianni Tamburi sostiene di non essersi mai interessato al gruppo Coppola. Nella successiva lettera del 20 marzo, dei due possibili acquirenti rimane solo la Pramerica, ma l´avvocato Calmetta aggiunge che «non è escluso che la compagine di investitori interessati non venga allargata ad altri investitori istituzionali (ci sono colloqui in corso con Credit Suisse e Jp Morgan)».
Anche quest´ultima però ha smentito qualsiasi contatto. L´intero carteggio è stato consegnato ai pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli, impegnati nelle vicende su Coppola, e al presidente della II sezione penale del Tribunale di Roma, Carmelo Rinaudo, chiedendo la possibilità per l´immobiliarista, ora agli arresti domiciliari, di colloquiare con l´avvocato Calmetta al fine di seguire al meglio la trattativa per la dismissione degli asset. Possibilità concessa dai pm ma proprio ieri Coppola ha fatto sapere che l´offerta di Prudential, secondo i suoi avvocati pari a un miliardo di euro, ma non quantificata nella lettera di Calmetta, sarebbe troppo bassa.
Dagospia 13 Maggio 2008