ALIERTA NON MOLLA TELECOM E LA BORSA GODE: IL TITOLO CHIUDE A +1,9% (+15% IN TRE GIORNI) - MA L’OPZIONE SLIM NON È ANCORA TRAMONTATA
1. TELECOM: SALE ANCORA IN BORSA (+1,9%) TRA FORTI SCAMBI
(ANSA) - Ancora una seduta in rialzo per Telecom Italia in Piazza Affari: il titolo, positivo per tutta la giornata, e' salito dell'1,91% finale a 0,56 euro, portando il recupero delle ultime tre giornate a oltre il 15% totale. In una seduta fiacca per i titoli delle Tlc in Europa, di nuovo ingenti gli scambi su Telecom: sono passate di mano 204 milioni di azioni, contro una media quotidiana dell'ultimo mese di Borsa di 100 milioni di 'pezzi'.
2. TELEFONICA MUOVE SU TELECOM, LA BORSA CI CREDE
Fabio Tamburini per "Il Corriere della Sera"
Manovre in corso di César Alierta, numero uno della spagnola Telefonica, che sta verificando con gli azionisti di riferimento i termini del grande rilancio della campagna italiana. Alierta, che ha sempre definito Telecom un investimento di lungo termine, non ha dubbi: la società rappresenta una occasione di crescita formidabile e occorre procedere sulla strada percorsa.
In realtà la soluzione di gran lunga preferita resta la conferma del patto che lega i quattro azionisti di Telco, cassaforte del gruppo (gli altri sono Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca).
Ma, dal 1 settembre e per l'intero mese, è possibile la disdetta dell'accordo. Mediobanca è pronta per procedere, Generali è su posizioni analoghe (anche se con maggior prudenza perché ha in carico la partecipazione a valori più elevati), Intesa Sanpaolo non è più disposta a pagare dazio per essere banca di sistema. Così gli equilibri in Telco dovranno per forza cambiare e gli spagnoli devono decidere se prendere o lasciare, rilevare le partecipazioni in vendita oppure uscire di scena pagando il prezzo di una minusvalenza elevata.
Nella conferma dell'asse Telefonica-Telecom il presidente del gruppo spagnolo sa di poter contare sul momento politico favorevole, con il presidente del consiglio, Enrico Letta, sostenitore da sempre di rapporti eccellenti con la Spagna, come conferma la presidenza del Forum di dialogo tra due Paesi, che riunisce esponenti del mondo politico, accademico, imprenditoriale e della società civile.
Nonostante ciò Alierta deve superare le perplessità di alcuni degli azionisti (la società è una public company privatizzata nel 1997, partecipata da grandi banche spagnole come il Bilbao e La Caixa di Barcellona). Telefonica, che ha ripreso slancio dopo la crisi con cui hanno dovuto fare i conti un po' tutte le società di telecomunicazioni, è fortemente indebitata: una cinquantina di miliardi, che salirebbero a 80 miliardi sommando i debiti di Telecom, appesantendo significativamente i conti del gruppo.
Ecco perché il via libera alla conferma dell'obiettivo Telecom passa attraverso operazioni che permettano di fare cassa. A partire, per esempio, dalla cessione di Tim Brasil, il gioiello della società italiana. Proprio l'America latina, del resto, è il punto di forza della compagnia di Alierta, come conferma un dato: per la prima volta nel primo trimestre dell'anno il fatturato di Telefonica in America latina ha superato, sia pure di poco, i ricavi della capogruppo spagnola.
Candidato naturale all'acquisto di Tim Brasil, nel caso che Telefonica diventi l'azionista di controllo, è l'America movil di Carlos Slim. Proprio Slim è al centro del Risiko delle telecomunicazioni e ha sempre manifestato un forte interesse verso la stessa Telecom. Tanto che, ancora oggi, viene considerato l'alternativa più credibile nel caso di stop dei maggiori azionisti di Telefonica ai piani di Alierta.
Soprattutto se il magnate riuscisse a costruire intorno alla sua offerta una cordata di alleati italiani. Nell'attesa di verificarlo il titolo Telecom continua a brillare. Ieri ha chiuso con una crescita significativa (+3,87%), che segue una settimana di performance positive culminate venerdì scorso segnando una crescita record. Certo Telecom ha ampi spazi di recupero perché ormai da mesi era in forte calo, ma è chiaro che Piazza Affari scommette su nuovi equilibri negli assetti di comando.





