giuseppe conte alitalia

ALITALIA, MEGLIO UNA FINE SPAVENTOSA CHE UNO SPAVENTO SENZA FINE – LA COMPAGNIA AEREA NEL 2019 HA PERSO 600 MILIONI DI EURO, 100 IN PIÙ DELL’ANNO SCORSO, SU 3 MILIARDI DI RICAVI. SENZA LE INIEZIONI DI DENARO PUBBLICO GLI AEREI CON LA LIVREA TRICOLORE SAREBBERO A TERRA, MA NON BASTANO PIÙ NEMMENO I PRESTITI DEL TESORO – LO STATO CONTINUA A BUTTARE SOLDI E…

Gianni Dragoni per “il Sole 24 Ore”

alitalia

 

Alitalia in picchiata. I conti, già in profondo rosso, sono in peggioramento.

Secondo fonti autorevoli la compagnia ha chiuso l' estate con un andamento peggiore rispetto al 2018. Si teme una perdita annua di quasi 100 milioni in più rispetto all' anno scorso.

Questo vorrebbe dire una perdita vicina a 600 milioni per l' esercizio 2019, su poco più di 3 miliardi di ricavi.

ENRICO LAGHI

 

Non c' è la conferma dei commissari (Stefano Paleari, Enrico Laghi, Daniele Discepolo), che non fanno dichiarazioni. I commissari per legge non sono tenuti a presentare un bilancio annuale. E infatti non lo presentano.

 

Vengono pubblicate solo relazioni trimestrali che si limitano alla parte alta del conto economico (dai ricavi all' Ebitda, il margine operativo lordo), da cui non è possibile ricostruire un bilancio completo, neppure pro forma. L' ultima relazione trimestrale pubblicata è quella al 31 dicembre 2018. Non sono dati freschi.

 

DELTA AIRLINES1

Eppure la compagnia continua a volare solo grazie alle iniezioni di soldi pubblici e un maggiore sforzo di trasparenza sarebbe opportuno. Sono già stati spesi i 900 milioni del finanziamento concesso dal governo Gentiloni. Alitalia non ha versato al Mef neppure gli interessi, 145 milioni calcolati fino al 31 maggio 2019, poi sono stati soppressi anche gli interessi, con il decreto Crescita. In ottobre il governo ha stanziato un ulteriore «prestito» statale di 400 milioni che _ secondo il decreto alla Camera _ verrà versato entro la fine dell' anno.

 

ALITALIA

Quest' esercizio dovrebbe pertanto concludersi con risultati peggiori rispetto a prima che Alitalia venisse commissariata, il 2 maggio 2017. Il bilancio 2016 non è stato pubblicato. Nella «Relazione sulle cause d' insolvenza», datata 26 gennaio 2018 e firmata dai tre commissari dell' epoca (il coordinatore era Luigi Gubitosi, passato a Telecom un anno fa), c' è però una «bozza di prospetto contabile consolidato al 31 dicembre 2016» che indica come «risultato di periodo» una perdita di -491,925 milioni.

 

giuseppe conte

I commissari stanno valutando cosa proporre al ministero dello Sviluppo economico dopo la scadenza a vuoto dell' ennesimo termine per la presentazione dell' offerta di acquisto di Alitalia. Hanno partecipato a riunioni negli ultimi due giorni con Fs, Atlantia e Mise. Non ci sono passi avanti dopo che il cda di Atlantia si è sfilato dal prendere impegni sul piano di salvataggio e per la costituzione della «Newco» Nuova Alitalia insieme ai soci disponibili: Fs, Mef e Delta Airlines, l' unico partner industriale che si è impegnato a versare l' equity, 100 milioni di euro. L' altro potenziale partner, Lufthansa, propone un accordo commerciale.

giuseppe conte pil recessione

 

Il premier Giuseppe Conte ha detto che il governo «prende atto» del disinteresse della società dei Benetton.

 

«Il governo è compatto su una soluzione di mercato: in questo momento ci sono dei soggetti che hanno fatto delle proposte, hanno presentato manifestazioni di interesse, Fs in particolare, Delta, c' è anche l' interesse di Lufthansa. Mi dicono che Atlantia non abbia confermato la manifestazione di interesse che aveva preannunciato.

ALITALIA

 

Di questo dobbiamo prendere atto. Il governo prende atto del fatto che Atlantia ha partecipato, si è anche cimentata nel contribuire a rafforzare il piano industriale, in piena libertà, senza alcuna pressione da parte del governo». Dal gruppo è stato fatto notare quanto precisato nel comunicato del 19 novembre, cioè che «resta in ogni caso ferma la disponibilità di Atlantia a proseguire il confronto per l' individuazione del partner industriale e per la definizione di un business plan condiviso, solido e di lungo periodo per il rilancio di Alitalia».

ATLANTIA

 

Il vero problema è che i Benetton hanno come obiettivo principale il salvacondotto per la redditizia concessione di Autostrade per l' Italia e, prima di impegnarsi su Alitalia, vorrebbero una garanzia scritta del governo. Lunedì dovrebbe esserci un aggiornamento con i commissari. Si profila una nuova proroga del termine per l' offerta di almeno due settimane. Deciderà il Mise dopo che avrà ricevuto la proposta dei commissari.

ROBERTO GUALTIERI PIERRE MOSCOVICI

 

Il commissario uscente agli Affari economici Ue, Pierre Moscovici, ieri era a Roma. Su Ilva e Alitalia ha detto: «non ne ho parlato con Conte ma con Gualtieri. Il governo sta facendo qualsiasi cosa per trovare una soluzione positiva soprattutto per i lavoratori, perché di questo si tratta».

EMBRAER E-175 ALITALIA

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...