ARRIVA UNA PIOGGIA DI MILIARDI DELLA BCE SULLE BANCHE ITALIANE, MA I PRESTITI DI DRAGHI DELUDONO LE ASPETTATIVE. E SI FA PIÙ PROBABILE IL “QUANTITATIVE EASING” - 8,6 MLD A INTESA, 3,3 A MPS, 2,7 A BANCO POPOLARE, 3,2 A UBI. SOLO 2,2 A UNICREDIT, SOPRATTUTTO PER BANK AUSTRIA

1.BCE: A BANCHE ITALIANE 26-28 MILIARDI DA SECONDA ASTA TLTRO

carlo messina carlo messina

 (ANSA) - Il sistema bancario italiano ha presentato richieste tra i 26 e i 28 miliardi di euro nella seconda asta di finanziamenti Tltro della Bce. E' quanto riportano fonti di mercato. Nel primo round di prestiti, le banche del Paese avevano richiesto circa 23 miliardi di euro.

 

2.BCE: DA INTESA SANPAOLO CHIESTI 8,59 MLD

 (ANSA) - Intesa Sanpaolo ha partecipato alla seconda operazione di finanziamento TLTRO da parte della BCE per 8,59 miliardi di euro. L'istituto, ricorda una nota, aveva già partecipato alla prima operazione per un ammontare pari a 4 miliardi di euro, nell'ambito di un importo massimo richiedibile pari a circa 12,5 miliardi.

 

3.MPS: RICEVUTI 3,3 MLD IN PRESTITO TLTRO DELLA BCE

Mario Draghi a NapoliMario Draghi a Napoli

 (ANSA) - Mps ha ricevuto 3,3 miliardi nella seconda operazione Tltro, prestiti vincolati al finanziamento dell'economia reale, della Bce realizzata oggi. E' quanto si apprende da fonti del gruppo. Nella prima asta Siena aveva ricevuto circa 3 miliardi di euro.

 

4.BPM: CASTAGNA, DA TLTRO BCE RICEVUTI 1,5 MLD

(ANSA) - La Bpm ha ricevuto 1,5 miliardi di euro dalla Bce nella seconda asta Tltro, i finanziamenti vincolati ai prestiti all'economia reale. Lo afferma il consigliere delegato del gruppo Giuseppe Castagna. "Per noi - spiega il manager - è la prima volta, perché non avevamo partecipato a settembre e questa è l'ultima opportunità per farlo". Castagna aggiunge poi che "si è già rivitalizzato un po' il mondo del credito" ma non secondo le attese della banca. "Gli imprenditori - prosegue Castagna - aspettano queste benedette riforme che saranno secondo me un po' il motivo con il quale restituire fiducia al Paese".

 

5.BANCO POPOLARE: CHIESTI IN TLTRO BCE 2,7 MLD EURO

 (ANSA) - Il Banco Popolare ha chiesto 2,7 miliardi di euro nella seconda operazione Tltro della Bce, i prestiti vincolati al finanziamento all'economia reale.

 

6.UBI BANCA: DA BCE 3,2 MILIARDI DI TLTRO

 (ANSA) - Ubi Banca ha richiesto alla Bce 3,2 miliardi di euro di Tltro. Nella prima asta l'istituto non aveva fatto domanda all'Eurotower del finanziamento legato a prestiti all'economia reale.

 

7.BCE: A UNICREDIT 2,2 MLD TLTRO SOPRATTUTTO PER AUSTRIA

 (ANSA) - Unicredit ha fatto richiesta alla Bce di 2,2 miliardi di euro finanziamenti Tltro, principalmente per Bank Austria. Nella precedente asta di settembre il gruppo aveva ottenuto 7,78 miliardi, dei quali 7,75 per l'Italia, esaurendo quindi il plafond già alla prima tornata.

banca centrale europea banca centrale europea

 

8.VENETO BANCA: DA BCE 979 MILIONI IN TLTRO

 (ANSA) - Veneto Banca ha ottenuto 979 milioni di euro di Tltro dalla Bce mentre a settembre non aveva fatto richiesta di finanziamento. I fondi, osserva Vincenzo Consoli, direttore generale dell'istituto, ''saranno rivolti a finanziare la crescita e gli investimenti dei territori in cui operiamo: dal Veneto al Piemonte, dalle Marche alla Puglia".

 

 

9.BCE, ACQUISTO TITOLI STATO PIÙ VICINO DOPO TIEPIDA RISPOSTA BANCHE A TLTRO

Elvira Pollina per Reuters

 

La tiepida risposta delle banche della zona euro alla seconda 'Targeted ltro', l'asta di liquidità della Bce finalizzata all'erogazione di credito all'economia reale, avvicina il varo di un piano di acquisti di titoli di Stato da parte di Francoforte. Stamane, infatti, la Bce ha assegnato a 306 istituti 129,84 miliardi di euro di fondi a quattro anni da destinare al rilancio del flusso del credito all'economia. Il numero è in linea alla mediana delle attese raccolte da Reuters nell'ultimo sondaggio, che proiettava richieste per 130 miliardi.

ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

 

Ma sommando quanto collocato nella prima asta condotta lo scorso settembre il totale risulta 212,4 miliardi, ovvero appena più della metà del potenziale stimato dalla stessa Bce, ovvero 400 miliardi. Appare quindi non semplice per Francoforte raggiungere con le sole misure espansive messe in campo, che comprendono anche gli acquisti di covered bond e Abs, l'obiettivo di espandere il proprio bilancio di 1.000 miliardi, senza ricorrere a un programma di acquisto di titoli di Stato.

 

Le resistenze politiche, soprattutto da parte tedesca, continueranno a pesare, nonostante il presidente Bce Mario Draghi abbia sottolineato che il varo del 'qe' non richieda l'unanimità. Guardando alle banche italiane i 15 istituti che hanno partecipato all'asset quality review della Bce hanno richiesto fondi per circa 26 miliardi, pari al 20% del totale. Nella prima operazione Tltro le stesse banche avevano sottoscritto circa 23,2 miliardi, pari a circa il 28%.

 

giuseppe castagnagiuseppe castagna

Complessivamente le principali banche italiane hanno quindi raccolto 49,2 miliardi sui 75 miliardi nella disponibilità del sistema nazionale. I fondi raccolti hanno per gli istituti di credito un costo dello 0,15%, dieci centesimi oltre il livello del rifinanziamento principale di 0,05%. Il prossimo anno sono previste una serie di riaperture delle aste Tltro.

 

FRANCOFORTE SOTTO PRESSIONE

Tornando al dato europeo, un operatore nota come l'importo assegnato nella duplice operazione sia inferiore ai fondi triennali Ltro in scadenza tra gennaio e febbraio, pari a circa 250 miliardi.

"La Banca centrale europea è sotto pressione perchè dia una mossa al proprio bilancio", sottolinea Reinard Cluse, economista di Ubs. "Ha bisogno di un pool di asset più liquido. E' un elemento a favore del quantitative easing". I dati economici della zona euro continuano a restituire segnali di preoccupante debolezza.

BANCA UBIBANCA UBI

 

L'ultimo in ordine di tempo è quello relativo all'inflazione 'core' francese, risultata negativa a novembre per la prima volta dal 1990. E Draghi ha assicurato che Francoforte è pronta ad agire celermente per contrastare il mix di bassa crescita e inflazione che sta colpendo la zona euro.

 

Ma d'altra parte, il varo di un piano di quantitative easing deve superare le resistenze da parte di diversi membri del consiglio Bce, ricorda una nota degli strategist di Rbs.

Inoltre, i governi europei nell'ultimo summit, sottolineano da Rbs, hanno fatto pochi passi avanti verso il rafforzamento dei legami economici e fiscali, tramite la condivisione di sovranità per quanto riguarda le riforme di tipo strutturale.

MERKEL E DRAGHI MERKEL E DRAGHI

 

"Il nostro timore è quindi che Draghi avrà difficoltà a convincere i falchi del consiglio che un programma di quantitative easing su vasta scala è necessario, se i governi europei non fanno la loro parte".

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