BANCO POPOLARE VENDE IMMOBILI EX ITALEASE (MA PRIMA DEVE SVALUTARLI PER 400 MLN) – I BILANCI DELLE MACCHINE AGRICOLE FIAT SOLO IN DOLLARI - KAKA’ AI MONDIALI COME AMBASCIATORE HYUNDAI - CATELLA E MICHELI COMPRANO E CRESCONO IN HINES ITALIA

1.PARTERRE
Da ‘Il Sole 24 Ore'

IL BANCO POPOLARE VENDE 20 ASSET
Il grande fermento che il mercato immobiliare sta vivendo in termini di operazioni concluse e che si profilano all'orizzonte si riconduce alle quotazioni in netto ridimensionamento. Sono i valori a sconto, infatti, che attirano gli investitori esteri, per ora tutti catalogabili come "opportunistici". Non si sottrae al trend il portafoglio che il Banco Popolare starebbe proponendo sul mercato.

Si tratta di una ventina di asset di Release (Italease) del valore di bilancio di circa 800 milioni di euro, ma che alcuni protagonisti del mercato come Blackstone, Cerberus e Fortress starebbero guardando con valutazioni non superiori ai 400 milioni di euro. È un portafoglio con una buona percentuale di asset interessanti, dicono alcuni operatori. Gli immobili più degni di nota del portafoglio sono gli uffici Telecom di Parco dè Medici a Roma e la sede di Ericsson sempre a Roma. Ma l'a.d della bancaPier Francesco Saviotti sarà pronto a svalutare? (P. De.)

UN EX MCKINSEY PER L'IPO DI ANIMA
Anima Sgr corre verso la Borsa per quella che si preannuncia come la maggior quotazione del 2014, e il timone - insieme all'ad Marco Carreri - dal presidente uscente sta per passare da Giuseppe Zadra a Claudio Bombonato. Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, toccherà a lui, consigliere di Reply con esperienze in Morgan Stanley e 25 anni in McKinsey (dove tra l'altro è stato responsabile del Financial istitutions group per l'Italia e del Commercial banking per l'Europa) presiedere la società proprio ora che si avvicina alla quotazione: la nomina è attesa per oggi nel corso dell'assemblea, che vedrà protagonisti i soci forti dell'Sgr Clessidra, Bpm e Mps.

Forse non casuale la scelta di un ingegnere aeronautico con Phd in aerospaziale: con lo sbarco a Piazza affari i soci sperano che il valore della controllata possa decollare in fretta, in modo da cedere con plusvalenza almeno una parte delle quote che hanno in tasca. (Ma.Fe.)

IL LINGOTTO PRONTO A CONVERTIRSI IN DOLLARI
Cnh Industrial fa un altro passo verso l'America. La holding delle macchine agricole e dei camion, che fino all'anno scorso si chiamava Fiat Industrial e aveva sede a Torino, ha spostato la sede legale in Olanda, quella fiscale in Gran Bretagna e la quotazione principale a Wall Street. Ora conferma quanto lasciato intendere un mese fa alla presentazione dei risultati 2013: da quest'anno, per andare incontro agli investitori Usa, i bilanci saranno redatti solo in dollari (in due versioni: una secondo gli standard contabili Us Gaap, l'altra con gli Ifrs internazionali).

Vedere i bilanci di Iveco solo in dollari farà un certo effetto, ma la notizia è interessante per un altro motivo: finora il matrimonio fra Fiat e Chrysler nell'auto ha seguito fedelmente le tracce di quello tra Fiat Industrial e Cnh. Dal 2015, quindi, una volta quotata a Wall Street, è possibile che la futura Fiat Chrysler Automobiles si converta alla valuta americana. (A.Mal.)

2. ALITALIA, ENTRO IL 31 MARZO - LA SCELTA DI ETIHAD E IL PIANO
Da ‘La Stampa'

La scadenza è fissata: 31 marzo. Entro quella data, infatti, Alitalia ed Etihad prevedono di concludere il dialogo e quindi presentare il nuovo Piano industriale. Lo ha detto ieri il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che ha riaffermato la strategicità di Alitalia anche per il governo Renzi e ribadito il favore con cui si guarda al partner arabo, considerato «indispensabile e necessario».

Oltre a ribadire che nessuna risorsa pubblica è stata versata per questa vicenda, Lupi, che si è detto fiducioso, ha fatto il punto nel corso del question time alla Camera: di fatto la data indicata dal ministro posticipa di un mese quella indicata dalle due compagnie ad inizio febbraio, quando annunciarono l'avvio della fase finale del processo di due diligence. «Abbastanza fiducioso» sulla chiusura del negoziato con Etihad anche l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni: «Non ho ragioni per essere negativo, continuano le negoziazioni per cui l'obiettivo è chiudere».
[r. e.]

3. MONCLER ENTRA NEL FTSE MIB
Da ‘La Stampa'

Moncler entra nel paniere principale di Piazza Affari. Ieri il Ftse Mib Italia Index Policy Committee ha approvato alcune modifiche dell'indice che saranno operative dopo la chiusura delle operazioni di venerdì 24 marzo. In particolare tra le Blue Chip debutta Moncler, sbarcata in Borsa lo scorso dicembre. Il gruppo presieduto da Remo Ruffini prende il posto di Ansaldo Sts, che entra nel Ftse Italia MidCap sostituendo Tamburi Investment Partners.

Il gigante della moda, che ha chiuso l'esercizio scorso con un fatturato in aumento del 19%, a 580,6 milioni di euro, entra anche nell'indice All-Share, insieme con Nice e Monrif.. Ieri intanto sono stati diffusi i conti di un'altra matricola: Yoox ha archiviato il 2013 con un utile netto di 12, 6 milioni di euro, in crescita del 23,9% rispetto al 2012. I ricavi sono saliti del 21,2% a 455,6 milioni di euro e il margine operativo lordo ha visto un incremento del 34,2% a 43,1 milioni.
[r. e.]


4. KAKÀ AI MONDIALI MA SOLO COME ‘AMBASCIATORE'
Da ‘Il Giornale'
L'asso del Milan, Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio noto come Kaká, andrà quasi sicuramente ai mondiali brasiliani, ma non come giocatore. Il rossonero, che non è tra i convocati nella Seleçao, lo potrebbe invece essere nel team degli «ambasciatori» Hyundai. La casa automobilistica coreana ha infatti un contratto, valido fino al 2022, che prevede la sponsorizzazione di tutti gli eventi organizzati da Fifa e Uefa. Kakà, oltre che per l'immagine positiva e la sua professionalità, avrebbe dalla sua anche i milioni di contatti su Facebook. Agli Europei 2012 Hyundai aveva scelto Giuseppe Rossi (Italia), Casillas (Spagna), Benzema (Francia) Sturridge (Inghilterra) e Podolski (Germania).

5. CATELLA E MICHELI COMPRANO E CRESCONO IN HINES ITALIA
Da ‘Il Giornale'

Manfredi Catella e Francesco Micheli crescono nel capitale di Hines Italia sgr, ed esce dall'azionariato Unipol Sai (che possedeva il 18% «ereditato» dal gruppo Ligresti). Catella è salito dal 10 al 28,87% della società di gestione di fondi immobiliari che a Milano sta costruendo il progetto Porta Nuova; il maggior azionista resta il colosso americano Hines, con il 63,13%, mentre il finanziere Francesco Micheli è salito all'8% dal 5% precedente.

Sulla quota Unipol è stata esercitata un'opzione call; l'incremento di Catella e Micheli era programmato in quanto soci industriali. Catella ha detto che «Porta Nuova sta andando bene». «Sugli uffici abbiamo stabilito un nuovo record di mercato per Milano con valori di 500 euro l'anno al metro quadro». Quanto all'abitativo, la torre Solaria «è venduta a un prezzo medio di 9.800 euro al metro quadro».

 

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