janet yellen

BORSE APPESE AL CASCHETTO DI JANET YELLEN E ALLA RIUNIONE DA CUI SI CAPIRÀ SE LA FED AUMENTERÀ I TASSI. MILANO -0,9% - POP.VICENZA: AUMENTO DA 1,5 MILIARDI ENTRO SEI MESI. E LA BCE SVELA COME LA BANCA ABBIA CONCESSO FINANZIAMENTI PER COMPRARE LE SUE AZIONI

1.BORSA: LISTINI UE CHIUDONO CONTRASTATI IN ATTESA JACKSON HOLE, MILANO -0,9%

Radiocor - I listini europei hanno chiuso contrastati in attesa di indicazioni dalla riunione di Jackson Hole, la localita' del Wyoming dove si riuniscono i banchieri centrali alla ripresa dell'attivita' dopo le vacanze estive. Quest'anno si trattero' di un appuntamento in tono minore senza la presidente della Fed Yellen e con tutta l'attenzione rivolta all'intervista che si sta tenendo in questi minuti del suo vice Stanley Fischer da cui si attendono indicazioni sulla tempistica di un eventuale rialzo dei tassi.

mario draghi e janet yellenmario draghi e janet yellen

 

Nelle prime battute del colloquio ha spiegato che 'e' troppo presto per dire se la Fed alzera' i tassi a settembre'. La giornata, intanto, si e' consumata senza scosse con alcune prese di beneficio, complice anche l'avvio debole di Wall Street. Francoforte ha chiuso in calo dello 0,17%, Parigi ha guadagnato lo 0,36% e Londra dello 0,9%. Male, invece, Milano dove il Ftse Mib ha ceduto lo 0,93% e il Ftse All Share lo 0 ,89%.

 

Le vendite hanno colpito in particolare Ferragamo (-5,64%) che ha pagato l'aver fornito prospettive deboli per la seconda parte dell'anno dopo un buon primo semestre con utili e ricavi in crescita, anche in Cina. Sottotono anche le banche con Bper che ha ceduto il 3,12%. Forti acquisti, invece, sui petroliferi grazie al rimbalzo del prezzo del petrolio che ha riportato l'attenzione su Saipem (+4,16%), Tenaris (+2,47%) e Eni (+0,49%). Sul fronte dei cambi l'euro tratta a 1,1199 dollari in calo rispetto a ieri sera (1,1242) e a 135,72 yen (135,72) mentre il rapporto fra dollaro e yen si attesta a 120,95 (120,71). Forte balzo del greggio con il future sul Wti con consegna a ottobre che sale del 4,7% a 44,56 dollari al barile.

 

2.FED: FISCHER, ANCORA PRESTO PER DIRE COSA FARA' A SETTEMBRE SU TASSI

Stanley_FischerStanley_Fischer

Radiocor - E' 'ancora troppo presto' per dire cosa fara' la Federal Reserve a settembre in materia di tassi. Lo ha detto Stanley Fischer, il vicepresidente della banca centrale americana, ai microfoni di Cnbc. Per il braccio destro di Janet Yellen, prima delle ultime settimane di tensioni sui mercati le probabilita' di un aumento del costo del denaro erano 'abbastanza alte'.

 

Fischer ha spiegato che una decisione 'non e' ancora stata presa' anche perche' si vuole vedere come saranno i dati macroeconomi in arrivo tra ora e il 16 e 17 settembre, quando il braccio di politica monetaria della Fed si riunira' per decidere il da farsi. 'Non ci muoveremo da una politica monetaria estremamente accomodante a una stringente', ha continuato precisando che quando ci sara', la stretta sara' graduale. 'Non intendiamo effettuare un rapido rialzo dei tassi'.

shale oil estrazione  petrolioshale oil estrazione petrolio

 

3.PETROLIO: RIPRENDE IL RALLY, TORNA SOPRA I 45 DOLLARI AL BARILE

Radiocor - Partito in calo, il petrolio al Nymex torna a correre all'indomani di un rally pari a un +10,3%, il migliore incremento percentuale dal 12 marzo 2009 in termini percentuali. Per pochi istanti il contratto a ottobre si e' portato fino a quota 45,04 dollari al barile. In questo momento sale del 4,53% a 44,49 dollari.

 

4.GRECIA: ELEZIONI LEGISLATIVE ANTICIPATE CONVOCATE IL 20 SETTEMBRE

Radiocor - La data delle elezioni legislative anticipate in Grecia e' stata fissata per il 20 settembre. Lo indica l'agenzia di stampa greca, Ana, spiegando che e' stato firmato il decreto presidenziale per lo scioglimento del Parlamento, la convocazione delle elezioni il 20 settembre e la costituzione del nuovo Parlamento il primo ottobre.

 

TSIPRAS KONSTANTOPOLOUTSIPRAS KONSTANTOPOLOU

5.POP VICENZA: BCE SVELA FINANZIAMENTI IN CAMBIO ACQUISTO AZIONI PER 975 MLN

Radiocor - L'ispezione della Bce sulla Popolare di Vicenza ha portato a far emergere che l'istituto ha concesso finanziamenti per 974,9 milioni al servizio dell'acquisto di azioni della banca. E' quanto scrive l'istituto nella nota in cui annuncia un aumento di capitale da 1,5 miliardi e il bilancio semestrale chiuso con una perdita da 1,05 miliardi.

 

'Le verifiche ispettive della Bce i cui esiti non sono ancora stati formalizzati - scrive l'istituto - e gli ulteriori accertamenti condotti dalla Banca hanno fatto emergere diverse posizioni nelle quali la sottoscrizione o l'acquisto delle azioni della banca da parte della clientela sono stati effettuati facendo ricorso a finanziamenti erogati dalla banca'. In sostanza la Popolare di Vicenza finanziava i clienti perche' comprassero azioni dell'istituto. 'L'importo complessivo dei finanziamenti erogati dalla banca individuato a seguito delle analisi svolte come correlato all'acquisto o alla sottoscrizione di azioni della Banca e' pari a 974,9 milioni di euro'.

BANCA POPOLARE DI VICENZA BANCA POPOLARE DI VICENZA

 

Per far fronte a questo fenomeno, la banca ha fatto rettifiche e accantonamenti al fondo rischi e oneri. Ma queste operazioni incidono anche sui fondi propri della banca e per questa ragione 'in coerenza con le indicazioni della Bce, e' stato applicato un 'filtro prudenziale' il cui importo, tenuto conto delle svalutazioni e degli accantonamenti effettuati, ammonta a 622,2 milioni di euro'. I fondi propri della banca si riducono cosi' dai 3,3 miliardi di fine dicembre a 2 miliardi di euro risentendo proprio del 'filtro prudenziale' e della perdita del periodo.

 

6.POP VICENZA: AUMENTO DI CAPITALE DA 1,5 MLD ENTRO PRIMAVERA 2016

Radiocor - Il cda della Banca Popolare di Vicenza ha deliberato un aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro da realizzare entro la primavera 2016. Lo annuncia l'istituto veneto in una nota. La decisione e' stata presa nell'ambito di 'una decisa azione di turnaround e rafforzamento patrimoniale per rilanciare il gruppo Bpvi', spiega la societa'. In quest'ambito si inserisce anche il nuovo piano industriale 2015-2020 che sara' approvato a settembre e 'riafferma il ruolo di BpVi quale banca del territorio nelle proprie aree core e delinea una banca semplice e snella focalizzata sul business tradizionale di banca commerciale'.

MARIO DRAGHI ALLA BCE MARIO DRAGHI ALLA BCE

 

In attesa dell'aumento di capitale e del nuovo piano, il cda della banca ha anche approvato i conti semestrali chiusi con una perdita di 1,05 miliardi di euro. Il rosso e' 'in massima parte conseguente a componenti valutative non ricorrenti', spiega il gruppo. Fra questi impairment sugli avviamenti per 269 milioni, incremento dei livelli di copertura con svalutazioni sui crediti per 703 milioni, rettifiche su attivita' finanziarie disponibili per la vendita e partecipazioni per 119,3 milioni e accantonamenti ai fondi per rischi e oneri pari a 380,1 milioni.

 

Sul fronte della solidita' patrimoniale, il Cet 1 crolla al 6,81% dal 10,44% indicato a dicembre a causa del risultato semestrale e dell'apposizione di un 'filtro prudenziale' pari a 622,2 milioni di euro, introdotto a seguito delle risultanze della ispezione della Bce e delle attivita' ricognitive svolte internamente.

 

7.DE LONGHI IND: 37,5 MLN UTILE HOLDING 2014 GRAZIE A DIVIDENDI, PRESTO ALTRA LIQUIDITA'

Radiocor - La famiglia De Longhi incrementa il fieno in cascina. La holding De Longhi Industrial, che fa capo a The Long e Trust, ha chiuso il 2014 con un utile di 37,5 milioni di euro, grazie ai dividendi incassati dalla controllata (62%) De Longhi spa, azienda trevigiana attiva nei settori della climatizzazione, del riscaldamento e dei prodotti per la cottura e la pulizia.

 

La holding lussemburghese - secondo la documentazione esaminata dal Sole 24 Ore Radiocor - ha incassato nel precedente esercizio proventi ricorrenti per oltre 40 milioni di euro, rivenienti dalla sola controllata trevigiana, la cui partecipazione e' iscritta al valore netto contabile di 255,6 milioni di euro. La holding, custodisce anche il 75% di DeLclima, specializzata nel settore del riscaldamento, ventilazione, climatizzazione e refrigerazione (quotata alla Borsa di Milano come De' Longhi spa) e il 20% di Veneto spa, societa' che raggruppa immobili industriali, per un valore totale delle immobilizzazioni finanziarie pari ad oltre 325,6 milioni di euro.

 

lussemburgolussemburgo

'De' Longhi Industrial e' di diritto lussemburghese, ma fiscalmente italiana - ha riferito a Radiocor il presidente Roberto Santagostino - vale a dire che le imposte le versiamo in Italia'. Per il 2015, ha spiegato Santagostino, la holding incassera' anche i circa 150 milioni di euro rivenienti dalla vendita di una quota del 5% di De' Longhi spa al fondo pensione olandese Apg Asset Management, che si e' cosi' portato al 6,34% del capitale dell'azienda trevigiana. A cio' si aggiungeranno i circa 506 milioni di euro che la holding incassera' dalla vendita della sua quota del 75% in DeLclima a Mitsubishi Electric, secondo l'accordo sottoscritto lo scorso 25 agosto.

 

8.G20: MOODY'S, TAGLIA STIMA CRESCITA A 2,8% DA 3,1% NEL 2016

Radiocor - Moody's Investors Service ha tagliato la stima di crescita per i Paesi del Gruppo dei Venti (G20), portandola, per il 2016, a 2,8% dal precedente 3,1%. La revisione, si legge in una nota diffusa dall'agenzia di valutazione del merito di credito, riflette 'soprattutto l'impatto del rallentamento piu' pronunciato del previsto in atto in Cina e degli effetti negativi, piu' lunghi del previsto, dei prezzi bassi delle materie prime sui Paesi produttori del G20'.

 

MOODYS MOODYS

Moody's ha riveduto marginalmente al ribasso la stima di crescita per la Cina che nel 2016 e' ora del 6,3% dal 6,5% atteso in precedenza. Gli indicatori economici piu' recenti provenienti dalla Cina, sottolinea la nota, 'mostrano che il rallentamento dell'export e degli investimenti e' continuato anche nel terzo trimestre di quest'anno'. Inoltre, 'i segnali di un indebolimento anche sul fronte della crescita occupazionale fanno pensare a una decelerazione piu' ma rcata e ampia dell'economia cinese rispetto a quanto atteso finora'.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…