CARO TI COSTA DIRE ADDIO AL RICICLAGGIO: LO IOR CHIUDE 360 CONTI “LAICI” E GLI UTILI PASSANO DA 86 A 3 MILIONI - DOMANI CONFERENZA STAMPA DI PELL, DE FRENSSU, ZARHA E DEL PRESIDENTE USCENTE VON FREYBERG

Maria Antonietta Calabrò per il “Corriere della Sera

 

george pell george pell

Nel 2013 lo Ior (l’Istituto opere religiose, la banca del Vaticano) ha conseguito un utile netto di soli 2,9 milioni di euro, contro gli 86,6 milioni dell’esercizio precedente, con una diminuzione quindi di 83,7 milioni di euro rispetto al 2012. È quanto emerge dai risultati di bilancio dell’Istituto, pubblicati oggi».

 

«Nonostante la riduzione dell’utile netto», lo Ior contribuisce per 54 milioni di euro al budget della Santa Sede. Però si tratta di denaro accantonato in gran parte l’anno scorso (per circa 36 milioni) , messo a disposizione dall’Istituto per la carità e le attività di evangelizzazione del Papa, cifra analoga a quella del 2012 (54,7 milioni). Naturalmente, questi dati da soli dimostrano quale terremoto sia avvenuto nel corso del 2013 nella cosiddetta banca del Papa.

 

VON FREYBERG PRENDE LA COMUNIONEVON FREYBERG PRENDE LA COMUNIONE

E quale campanello d’allarme costituiscano per il futuro. Nonostante che i risultati economici dello Istituto nel primo semestre 2014, basati su dati preliminari del Management Reporting interno, mostrino un andamento giudicato «soddisfacente», in quanto si registra un utile netto di 57,4 milioni di euro (contro i 2,9 milioni di fine 2013). In ogni caso per lo Ior inizia una nuova fase che sarà affidata «a un nuovo Consiglio e a nuovo staff dirigenziale».

 

NUOVO PRESIDENTE

Dopo una prima fase caratterizzata dalla riforma della banca Vaticana, la fase due, spiega una nota ufficiale dello Ior è «l’integrazione dell’Istituto nel nuovo contesto economico-amministrativo del Vaticano». Affidata appunto «a un nuovo Consiglio e a un nuovo staff dirigenziale di nuova nomina, che opereranno in una struttura di governance rinnovata».

 

JEAN BAPTISTE DE FRANSSUJEAN BAPTISTE DE FRANSSU

Infatti mercoledì mattina il prefetto della nuova Segreteria per l’Economia, George Pell, annuncerà la nomina del nuovo Presidente, il finanziere francese Jean Baptiste De Franssu, e nuovi componenti del board . Lo Ior inoltre dismetterà presto le proprie attività di investimento per trasformarsi in un’istituzione prevalentemente dedicata ai servizi di pagamento per la Chiesa Cattolica universale.

 

CONTI «LAICI»

A conclusione dello screening dei conti, lo Ior ha chiuso i rapporti con circa 3.355 clienti. Si tratta di circa 2.600 con conti non più operativi («dormienti») e 755 non appartenenti alle categorie autorizzate (i cosiddetti conti «laici»): di questi ultimi, con 396 clienti i conti sono già cessati, per altri 359 le procedure sono in corso.

 

Alfred Xuereb con papa Francesco Bergoglio Alfred Xuereb con papa Francesco Bergoglio

Nel 2013 e nella prima metà del 2014, la cessazione dei rapporti con questi 396 clienti ha determinato un deflusso di fondi per un totale di 44 milioni circa, di cui 37,1 milioni sono stati trasferiti a mezzo bonifico a istituzioni finanziarie con sede in giurisdizioni che garantiscono la tracciabilità dei fondi in forza di un quadro normativo equiparabile ( l’88% è stato destinato a istituzioni italiane ). Quindi sono stati chiusi circa 360 conti «laici» di personalità italiane.

 

Oltre a chiudere definitivamente i rapporti con circa 3.350 clienti (2.600 con conti «dormienti» e 755 non appartenenti alle categorie autorizzate), a conclusione dello screening iniziato nel maggio 2013 e conclusosi a fine giugno 2014 lo Ior ha «bloccato» i conti di altri 2.100 clienti - 1.329 clienti individuali e 762 clienti istituzionali - per i quali il censimento dei dati identificativi ha mostrato casi di informazioni mancanti o lacunose, secondo i nuovi standard introdotti nel secondo trimestre 2013. L’operatività dei conti di questi clienti è stata quindi sospesa «in attesa che vengano forniti tutti i dati richiesti», fa sapere l’Istituto contestualmente alla pubblicazione dei risultati di bilancio 2013.

IORIOR

 

ESERCIZIO NEGATIVO

«Sui risultati del 2013 gravano i costi necessari al completamento della Fase I della riforma e quelli connessi agli investimenti ereditati dalle gestioni precedenti». Lo sottolinea sempre lo Ior pubblicando i risultati di bilancio 2013 che mostrano, come detto, un forte calo dell’utile netto, pari a 2,9 milioni di euro contro gli 86,6 milioni di fine 2012. Tra gli oneri ereditati, anche i 15,1 milioni di euro dell’operazione Lux Vide, inscritta in bilancio come «cessione a titolo di liberalità titoli» a favore di una fondazione della Santa Sede, oltre ad altri risultati non positivi di investimenti finanziari.

 

SEDE DELLO IOR - ISTITUTO OPERE DI RELIGIONESEDE DELLO IOR - ISTITUTO OPERE DI RELIGIONE

Le «svalutazioni», pari a -5,7 milioni di euro, comprendono invece il deprezzamento di un sostegno finanziario alla diocesi Terni, registrato in 3,2 milioni di euro. «A seguito dalla review effettuata a partire dal maggio 2013, il management dello Ior ha individuato una serie di investimenti, ereditati dalle precedenti gestioni, che hanno reso necessaria una svalutazione prudenziale e straordinaria nell’esercizio 2013», viene sottolineato.

 

VON FREYBERG

Il presidente uscente ha commentato che «questo processo doloroso ma assolutamente necessario ha posto le basi per un nuovo futuro dello Ior quale gestore di servizi finanziari completamente ed esclusivamente dedito a servire la missione della Chiesa Cattolica».

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…