CIPRO: ARRIVA IL VIA LIBERA AL PIANO DI AIUTI DI 10 MLD €

1 - SPREAD APRE IN CALO A 304,5 PUNTI
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco apre questa mattina a 304,5 punti base in calo rispetto alla chiusura di venerdì (313 punti). Il tasso sul titolo del Tesoro si attesta al 4,443%.

2 - BORSA: AVVIO IN RIALZO DOPO ACCORDO SU CIPRO, FTSE MIB +1%
Radiocor - Avvio in rialzo per le borse europee, in scia a Tokyo, che rispondo cosi' positivamente all'accordo, siglato nella notte dopo 12 ore di negoziato, per il salvataggio di Cipro. Eurogruppo e Fondo monetario internazionale presteranno 10 miliardi al governo di Nicosia mentre il settore bancario di Cipro sara' pesantemente ristrutturato. A Milano il Ftse Mib sale dello 1% in avvio (per il Ftse all share +0,9%). Bene Parigi +1,4%, per Francoforte +1,1%, piu' cauta Londra +0,6%. Per Madrid +0,9%.

Sono ben comprati in generale i titoli delle banche e a Milano spiccano il +2,5% di Pop Milano e il +1,8% di Unicredit. Sul mercato valutario, euro sostanzialmente fermo contro il dollaro vicino alla soglia di 1,30 a 1,2988 (1,2996 dollari venerdi'), e poco mosso sullo yen a 122,94 (122,80), mentre il dollaro/yen e' stabile a 94,66 (94,51). In rialzo, infine, il prezzo del petrolio: il future maggio sul wti guadagna lo 0,34% a 94,05 dollari al barile.

3 - BORSA TOKYO: CHIUDE IN RIALZO (+1,69%) GRAZIE AD ACCORDO SU CIPRO
Radiocor - L'indice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso la seduta di oggi con un guadagno dell'1,69%, grazie all'accordo che consente il salvatag gio di Cipro. A fine seduta il Nikkei ha guadagnato 207,93 punti, per finire a 12.546,46 punti. Venerdi' scorso aveva perso il 2,35% in seguito al caso Cipro. L'indice piu' ampio Topix ha segnato un +0,84% e ha chiuso a 1.047,29 punti. L'attivita' e' stata molto significativa, con 2,70 miliardi di azioni scambiate sul mercato principale.

4 - CIPRO:ACCORDO NELLA NOTTE,NICOSIA CEDE,STRETTA SU MOVIMENTI CAPITALE
Radiocor - L'accordo per il salvataggio di Cipro e' arrivato nella notte, dopo 12 ore di negoziato. I mercati hanno gia' reagito positivamente, le banche dell'isola probabilmente non riapriranno domani, ma e' ormai questione di poco. Eurogruppo e Fondo monetario internazionale presteranno 10 miliardi (quota Fmi probabilmente attorno a 1 miliardo). Il settore bancario cipriota sara' pesantemente ristrutturato: azionisti, detentori di obbligazioni e depositanti non assicurati con oltre 100 mila euro della Laiki Bank lasceranno sul tavolo 4,2 mld. E poi restrizioni ai movimenti di capitale per evitare la grande fuga dall'isola, in particolare di russi e britannici. Un altro tabu', quello della libera circolazione del denaro, si rompe.

5 - CIPRO: SARRIS, DECISIONE SU RIAPERTURA BANCHE 'QUANDO POSSIBILE'
Radiocor - Non c'e' ancora una data per la riapertura delle banche cipriote. Lo ha indicato il ministro delle Finanze Michalis Sarris. All'origine l'impegno era riaprire gli sportelli domani, ma la complessita' del piano di liquidazione/ristrutturazione con le restrizioni ai movimenti di capitale richiede piu' tempo. La decisione sulla riapertura 'sara' presa quando sara' possibile', ha detto ai giornalisti Sarris. Per Eurogruppo e Fondo monetario l'accordo 'di principio', raggiunto nella notte, mette fine a tutte le incertezze.

6 - POPOLARI, GRANDI SOCI RESPINTI PER STATUTO
R.Sa. per il "Sole 24 Ore" - La decisione, imposta dal "decreto crescita", era scontata ma va ugualmente rimarcata. La Consob ha posto ieri in consultazione le modifiche al proprio regolamento emittenti che rimuovono le sue disposizioni in materia, tra l'altro, di presentazione delle liste per il rinnovo delle cariche sociali nelle società cooperativa. La nuova legge, approvata da una maggioranza bipartizan "pro-popolari", ha affidato ogni potere in materia agli statuti societari.

Finirà pertanto in soffitta la norma della Consob che, in alternativa ad un numero minimo di soci, consentiva la presentazione di liste anche ad investitori in possesso di una quota minima di capitale (0,5%). Ciò che, negli anni, aveva aperto la strada alla rappresentanza nei cda degli investitori istituzionali. Ora il potere di decidere tornerà per intero ai soci. Il destino dell'euro è incerto, Cipro affonda ma le popolari italiane rimangono "uber alles".

7 - IN TRE BUSSANO A INVESTITORI ASSOCIATI
C.Fe. per il "Sole 24 Ore" - Si trova in una fase cruciale per il suo futuro Investitori Associati, una delle Sgr storiche del private equity italiano. I manager nei mesi scorsi di comune accordo hanno deciso, dopo aver informato i propri sottoscrittori, di cercare un un'altra Sgr con cui sposarsi, per gestire con maggior tranquillità le partecipazioni ancora in portafoglio (tra cui spicca la maison Aspesi).

A fare propendere per questa decisione sono stati alcuni fattori: non solo la crisi finanziaria, ma anche il disimpegno di alcuni suoi manager simbolo. Così arriviamo a questi giorni. Per la Sgr sarebbero arrivate tre offerte: quella di Opera, un'altra di Palladio e un'altra ancora di Intek. Al contrario, avrebbero deciso di non presentare una proposta 21 Investimenti e Alpha. Tuttavia la situazione pare in evoluzione: la procedura sulla Sgr sarebbe in stand-by, visto che i manager di Investitori Associati hanno nel frattempo deciso di avviare l'asta su una delle controllate, cioè la griffe Aspesi.

8 - BSI FA AVANTI E INDIETRO DALL'ITALIA
L.Te. per il "Sole 24 Ore" - Aveva ceduto le sue strutture italiane a Banca Generali. Ora ritorna nella Penisola, con una succursale bancaria a Milano, che di fatto sostituirà la Sim e affiancherà la fiduciaria. La Bsi (ex Banca della Svizzera Italiana) vive un fase particolare. Messa in vendita dal Gruppo Generali, la banca ticinese guidata dal presidente Alfredo Gysi e dal ceo Stefano Coduri attende di conoscere l'approdo. Ma intanto vuole procedere lungo la via già tracciata.

Nel 2012 Bsi ha realizzato un utile netto di 71 milioni di franchi (+22%) e ora la banca, che ha attività centrate sul private banking, intende confermare la presenza sia sul mercato elvetico, sia sui mercati emergenti (Asia in particolare). Ritorna però anche il primo amore d'oltre frontiera, quello con l'Italia. La Bsi non mette in relazione il ritorno a Milano con la cessione da parte di Generali. Ma resta il fatto oggettivo che con l'uscita dal gruppo triestino un vero e ramo bancario italiano non ci sarebbe più stato. Invece ci sarà. Avanti e indietro dall'Italia: anche in affari il primo amore non si scorda mai.

9 - MORNING NOTE
Radiocor

Milano: conferenza stampa Consob per la presentazione del protocollo d'intesa con alcuni principali operatori di mercato per agevolare l'accesso in Borsa delle imprese di medie dimensioni. Ore 16,00. Partecipano, tra gli altri, Raffaele Jerusalmi, a.d. Borsa Italiana; Vincenzo Boccia, vice presidente Confindustria; Domenico Siniscalco, presidente Assogestioni; Michele Calzolari, presidente AssoSim.

CDA (approvazione dati contabili) - Immsi, Impregilo.

Milano: inaugurazione del primo volo easyJet Linate- Fiumicino.

Milano: incontro stampa in occasione della firma closing finanziario Brebemi.

Milano: conferenza stampa Anima per la presentazione dei dati di preconsutivo 2012 e previsioni 2013 dell'andamento della meccanica varia in Italia.

Milano: presentazione del libro 'La formula del Capitano' di Marco Pasetti. Partecipa, tra gli altri, Giorgio Squinzi, presidente Confindustria.

Roma: Il presidente del Consiglio, Mario Monti, riferisce in Parlamento sugli esiti del Consiglio europeo del 14 e 15 marzo

Roma: Il Tesoro ha programma un'asta di BTp-i e CTz per un massimo di 5 miliardi

GOVERNO: continuano gli incontri di Pier Luigi Bersani con parti sociali e partiti. Squinzi: serve un Governo, l'ossigeno delle imprese sta finendo (dai giornali)

AMPLIFON: verso il rifinanziamento del debito. Per l'espansione si guarda alla Germania. Lettera al risparmiatore (Il Sole 24 Ore, domenica, pag. 16)

SORIN: Bifulco, puntiamo ad acquisizioni, a disposizione fino a 100 milioni di euro (La Stampa, pag. 26)

FIAT: entro il 2014 fusione con Chrysler e cambio del mix di prodotto (Affari & Finanza, pag. 2)

BPM: Bonomi, cambiare statuto in spa, dipendenti possono diventare primo azionista (Affari & Finanza, pag. 4)

BREMBO: fatturato 2013 a 1,5 miliardi. Lettera all'investitore (Affari & Finanza, pag. 16)

MOLERSKINE: il nodo dei profitti (Affari & Finanza, pag. 19)

ALERION: Antonello (ad), nostro futuro non sara' stand alone. (Affari & Finanza, pag. 20)

SISAL: Petrone (ad), pronti a nuove acquisizioni (Affari & Finanza, pag. 25)

 

 

SpreadCATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANOborsa tokyoprotesta a cipro contro merkel jpegPROTESTE A CIPRO CONTRO IL PRELIEVO FORZOSO DAI CONTI CORRENTIPROTESTE A CIPRO jpeglogo BPMTORRE UNICREDITpalladio finanziaria logoINVESTITORI ASSOCIATI jpegBANCA DELLA SVIZZERA ITALIANA jpeg

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”

de luca schlein guerini decaro

DAGOREPORT: SINISTR-ELLY COLTELLI! LA SCHLEIN PENSA DI IMBRIGLIARE LA MINORANZA RIFORMISTA CON UN CONGRESSO DOPO LE REGIONALI DI AUTUNNO, MA NON FA I CONTI CON LA REALTÀ DEL CORPACCIONE DEM. PIÙ DELLA METÀ DEGLI ISCRITTI AL PD, INFATTI, HA UN ORIENTAMENTO RIFORMISTA, DIVERSO DA QUELLO DELLA ATTUALE SEGRETARIA E MOLTI ESPONENTI DI PESO DEL PARTITO SONO SCHIERATI SU POSIZIONI A LEI AVVERSE, A INIZIARE DA VINCENZO DE LUCA, CHE TUONA: “NON CONSENTIREMO CHE LA CAMPANIA TORNI NELLA PALUDE NELLA QUALE ERA DIECI ANNI FA”. IL CONGRESSO PER ELLY PUÒ DIVENTARE UNA ROULETTE RUSSA IN CUI RISCHIA DI SPACCARE IL PARTITO...

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?