TELE-CALCIO - "COME NEL GIOCO DELL’OCA: GLI SPAGNOLI DI MEDIAPRO RITORNERANNO DA SKY CHE CONTINUERÀ A TRASMETTERE LA SERIA A” – RICCARDO PUGNALIN DI SKY: ''I DIRITTI TV DA SOLI NON SORREGGONO PIÙ IL SISTEMA - SE MEDIAPRO INVESTIRÀ OLTRE UN MILIARDO DI EURO, PIÙ DI QUANTO DA NOI OFFERTO, COME POTRANNO COSTARE DI MENO GLI ABBONAMENTI ALLE PARTITE?”

RICCARDO PUGNALIN

Di che cosa stiamo parlando Gli introiti da diritti tv sono la principale fonte di sostentamento finanziario per il calcio italiano. Recentemente l' asta per il triennio 2018-2021 è stata aggiudicata agli spagnoli di Mediapro che si sono proposti come "broker" con 1 miliardo e cinquanta milioni. Mediaset e Sky, gli storici detentori, sono rimasti tagliati fuori. Almeno per ora.

 

Marco Mensurati per la Repubblica

 

La partita dei diritti tv della A per i prossimi tre anni è tutt' altro che conclusa. E, nonostante la Lega abbia accettato l' offerta di Mediapro, Sky è convinta di essere ancora completamente in gioco. A spiegare a Repubblica la posizione dell' emittente satellitare è l'executive vice president, Riccardo Pugnalin.

 

L' ad di Infront Luigi De Siervo parlando dell' asta ha esultato, definendo l' assegnazione a Mediapro una "liberalizzazione". E rimproverandovi di non aver saputo perdere. Dopo tanti anni, siete stati sconfitti?

MEDIAPRO

«Dopo mesi di aste-flop sono comprensibili le espressioni pittoresche, anche se poco aderenti alla realtà dei fatti. La storia di questa asta dei diritti tv parte da molto lontano: due bandi, lunghi, a distanza di mesi, non sono riusciti a trovare la soluzione al tema nodale del valore reale del calcio italiano. Siamo i primi a esserne dispiaciuti soprattutto dopo avere messo sul tavolo grandi risorse».

 

Voi dite "grandi risorse" ma secondo i presidenti dei club e il loro advisor volevate prendere tutto pagando troppo poco.

«Era difficile per noi prendere tutto quando ci si offriva poco, soprattutto in termini di esclusiva.

Jaume Roures Taxto Benet mediapro

La conoscenza di Sky di questo mercato ha fatto sempre prendere decisioni molto razionali. Ma tutto ciò ha sempre dei limiti oltre ai quali è difficile andare. Questa volta ci veniva chiesto di superare illogicamente questi limiti, sfidando la legge di gravità, cioè quella della sostenibilità.

Ricordiamo che il calcio italiano è ancora basato pressoché esclusivamente sui diritti tv che da soli non sorreggono più il sistema».

 

Di chi è la responsabilità?

«Di chi non si rende conto che il calcio è un' industria complessa fatta di cuore e passione, ma anche di grande organizzazione industriale. Alcuni operatori, televisivi e non, italiani e europei, in questi anni si sono lanciati nel business della pay tv del calcio con risultati molto negativi. Non vogliamo essere costretti a percorrere gli stessi errori».

 

SKY CONTRO MEDIASET PREMIUM

All' estero è diverso?

«Ci sarà un motivo per cui ogni qualvolta i diritti del calcio vengono trattati all' estero come con la Uefa, tutto ha un percorso lineare. Con la Uefa abbiamo sia vinto che perso delle aste sui diritti televisivi ma sempre senza alcuna polemica. Malgrado da noi esista una legge che si chiama Melandri-Gentiloni tutto invece diventa farraginoso».

 

Qualche rimorso sui bandi? Potevate chiudere la partita prima azzardando di più?

«Abbiamo fatto offerte molto alte e l' azzardo non è stata mai una nostra caratteristica».

 

Il sub commissario Paolo Nicoletti ha definito "irrilevante" la diffida da voi fatta per bloccare un eventuale canale tematico di Mediapro.

«Nessuna diffida è irrilevante, anzi mi è parso di capire che sia servita a puntualizzare il vero e unico ruolo possibile da parte degli spagnoli, quello di mediatore di diritti. Siamo contenti nel vedere che un altro investitore estero punti sul mercato italiano. Mediapro potrebbe soddisfare le esigenze delle squadre di calcio italiano, della Lega e forse anche quelle dei nostri abbonati.

Ma speriamo che il loro progetto non porti a un prezzo del calcio più caro per i tifosi».

MEDIASET PREMIUM

 

Ma quindi collaborerete?

«La nostra azienda opera comprando diritti. E anche stavolta compreremo i diritti della Serie A da chi avrà l' obbligo giuridico di venderli ai broadcaster. Aspettiamo di vedere nei prossimi mesi se e in che modo verranno aggiudicati a Mediapro.

 

In che senso "se" verranno aggiudicati?

«La Lega Serie A ha ritenuto congrua l' offerta di Mediapro ma prima di aggiudicare ha sottoposto quell' offerta all' esame e alla autorizzazione delle Autorità di garanzia. Poi toccherà all' Assemblea della Lega. Solo dopo gli operatori spagnoli potranno definirsi intermediari unici e come tali avranno l' obbligo di venderli. Anche a Sky. E secondo procedure eque, trasparenti e non discriminatorie. Infine Mediapro dovrà presentare le adeguate garanzie finanziarie come da regolamento del bando stesso". Poi ci aspettiamo il "Terzo Bando".

luigi de siervo e claudio lotito

 

Quale "Terzo Bando"?

«Si, Mediapro è un broker di diritti. Quindi dovrà proporsi ai diversi broadcaster. È un po' come il "gioco dell' oca": alla fine si deve tornare sempre al punto di partenza. Cioè agli operatori, tra cui Sky».

 

E quale proposta vi aspettate da Mediapro? Parlano di minimo garantito, di percentuali sulle vendite da richiedere agli operatori

«Non sappiamo nulla. Quindi siamo rimasti un po' stupiti che alcuni siano già a conoscenza delle strategie di rivendita dei diritti. Noi ci atteniamo ai fatti e aspettiamo con tranquillità possedendo già un' offerta di calcio e di sport in esclusiva molto forte».

 

INFRONT LUIGI DE SIERVO

Nei progetti di Mediapro c' è l' idea di rivendere a tutti, agli operatori telefonici e agli "ott" come Amazon. Secondo Paolo Nicoletti questo potrebbe avere degli effetti benefici per il prezzo all' utente delle partite.

«Ben vengano i nuovi operatori, anche se fino adesso non si sono visti, li abbiamo sempre sentiti evocare ma non si sono mai palesati. La legge Melandri-Gentiloni non prevede la discriminazione tra le diverse piattaforme. Sui prezzi Sky sarebbe felice di applicare tariffe più basse.

Però pongo un quesito: se Mediapro investirà oltre un miliardo di euro, più di quanto da noi offerto, come potranno costare di meno gli abbonamenti alle partite?».

 

Esiste la possibilità che Sky rimanga senza la Serie A? C' è un piano B in azienda?

mediaset premium

«Perché mai Sky dovrà restare senza i diritti di Serie A? Siamo l' operatore con maggiore esperienza e interessati a partecipare alla vendita dei diritti. Una grande azienda deve sempre avere un piano B. Ma le assicuro che, se le regole saranno uguali per tutti, questo non servirà. Ma siamo certi che tutto si svolgerà regolarmente, visto che la Lega ha un Commissario, e che sono coinvolte almeno due Autorità in temi di rilevanza europea».

 

Alla fine i tifosi dove e come vedranno il campionato di Serie A dal prossimo anno?

«Noi siamo sicuri che i nostri abbonati continueranno a vedere le partite della Serie A su Sky».

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…