vincent bollore flavio cattaneo telecom

COME SI DICE PARAGURU IN FRANCESE? LO STA SCOPRENDO TELECOM. PER SFUGGIRE LE MAGLIE STRETTE DELL’ANTITRUST UE, VIVENDI VUOLE VENDERE “PERSIDERA”, UNA SOCIETA’ TV DEL GRUPPO, SENZA DIRE NULLA AL VERTICE – CATTANEO CONTRARIO E BOLLORE’ NEI GUAI, COSTRETTO A SCENDERE IN MEDIASET

 

Antonella Olivieri per il “Sole 24 Ore

 

vincent  bollorevincent bollore

La premessa è che Telecom degli impegni presi con Bruxelles dall' azionista Vivendi sulla cessione della partecipazione nella sua controllata Persidera non sa nulla, né sapeva nulla: «La materia non ha formato oggetto di alcuna analisi, neppure istruttoria, da parte del proprio management o dei propri organi sociali».

 

Trapela irritazione, certamente stupore, dalla secca nota diffusa dal quartier generale di Telecom, dopo aver appreso dalla stampa - si veda «Il Sole-24Ore» di ieri - che i "commitments" sottoposti dalla media company transalpina all' Antitrust Ue per avere l' ok al controllo di Telecom riguardavano la vendita della società dei mux, controllata al 70% dall' incumbent tricolore, con il gruppo L' Espresso al 30 per cento.

 

GIUSEPPE RECCHI FLAVIO CATTANEOGIUSEPPE RECCHI FLAVIO CATTANEO

L' istruttoria in corso da parte dell' Antitrust Ue sull' operazione di concentrazione Vivendi-Telecom ha insomma provocato il primo incidente tra il supposto controllante di fatto francese e la supposta controllata di fatto italiana.

 

Il 4 maggio Vivendi aveva fatto seguito alla notifica preventiva inoltrata a Bruxelles il 31 marzo scorso, presentando i suoi impegni per risolvere il problema antitrust individuato dalla Ue e cioè il superamento della quota di mercato del 50% nel canali tv digitali terrestri, sommando i mux di Persidera con quelli di Mediaset, di cui oggi Vivendi detiene il 28,8% del capitale e il 29,9% dei diritti di voto.

 

persiderapersidera

Il 4 maggio era proprio il giorno dell' assemblea Telecom che, terminata in serata, aveva provveduto anche a rinnovare il board, con i due terzi dei posti assegnati agli amministratori espressi dalla lista del socio al 23,94%. Insomma, gli impegni - che riguardavano appunto Persidera - sono stati inviati alla Ue, quando il vecchio consiglio Telecom era scaduto e il nuovo non ancora insediato.

 

VestagerVestager

Bruxelles ha messo sotto osservazione tre aree di attività e cioè, come si legge nel tabellone dei procedimenti in corso: advertising, telecommunications, television programming and broadcasting activities. Con ciò indicando di fatto che l' indagine riguarda il gruppo Vivendi allargato al suo controllante esclusivo, cioè il gruppo Bolloré che infatti controlla Havas (sesto player pubblicitario al mondo), ma anche le attività detenute in Italia dalla media company transalpina diverse da Telecom, includendo quindi anche la quota in Mediaset.

 

AGCOMAGCOM

Una doppia esposizione sul fronte tlc-media che è già stata censurata dall' Authority italiana delle comunicazioni, la quale attende per metà giugno il piano di Vivendi per ripristinare il rispetto della legge: Vivendi dovrà cioè spiegare come intende scendere al di sotto del 10% in Telecom o in Mediaset. Una situazione che, appunto, rischia di complicarsi ulteriormente.

 

L' ipotetica cessione di Persidera non si configurerebbe come operazione con parte correlata, perché a rilevare la quota di Telecom non potrebbe essere certo Vivendi, che è soggetto sottoposto al vaglio dell' Antitrust Ue. L' operazione, invece, dovrebbe essere proposta dall' amministratore delegato Flavio Cattaneo e messa dal presidente Giuseppe Recchi all' ordine del giorno di una riunione del cda.

mediaset vivendimediaset vivendi

 

Ma il presupposto (anche legale) essenziale per poter proporre l' operazione è che sia nell' interesse della società, cioè Telecom, e non invece nell' interesse del suo controllante di fatto, e cioè Vivendi. Difficile immaginare quale potrebbe essere l' interesse di Telecom, che due anni fa aveva provato a mettere sul mercato la società dei mux - d' accordo il socio minoritario che si sarebbe accodato nella vendita - ma che aveva dovuto accantonare l' ipotesi di fronte alla totale assenza di interlocutori interessati.

 

telecomtelecom

Da allora Persidera ha perso uno dei suoi principali clienti, La7 (che qualche anno fa è stata ceduta a Cairo Communication), la tecnologia del digitale terrestre è invecchiata e la partecipazione di Telecom (il 70%) è stata svalutata fino all' attuale prezzo di carico di 137 milioni. Quale sarebbe l' interesse di Telecom a regalare un asset che aveva già provato a vendere invano? Non potrebbe certo dire che lo fa per fare un favore al suo azionista. In questo contesto, tanto più dopo la presa di posizione di ieri, è più che probabile che la cessione di Persidera non sarà mai portata in consiglio.

 

Ma come può Bruxelles dare via libera a un' operazione di concentrazione condizionata a un impegno che il soggetto che l' ha presentata non può assicurare sarà assolto? È come se mi impegnassi col prete a fare sposare mio padre ottantenne e squattrinato alla vicina di casa trentenne e ricca. Forse non sarebbe una proposta che l' inconsapevole promessa sposa sarebbe interessata ad accettare.

 

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Fonti legali vicine al dossier fanno notare infatti che mai e poi mai Vivendi potrebbe prendere un impegno per Telecom e che quindi se Telecom dirà di no, si andrà verso nuovi impegni, con conseguente slittamento dei termini per la chiusura dell' indagine Ue rispetto alla data, già prorogata, del 30 maggio. A quel punto, se non si potrà agire su Telecom, il piano B non potrà che passare da Mediaset, con quella che si prospetta come un' inevitabile ritirata.

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