CONTRORDINE: I LISTINI NON HANNO PIU’ PAURA DELLA FED! - FTSE MIB +1,15% - BENE LE BANCHE MA NON MPS (-1,97%) - FA ECCEZIONE ANCHE TELECOM (-1%) MENTRE BLACKROCK DÀ DI NUOVO I NUMERI SULLA SUA QUOTA: UN’ALTRA RETTIFICA!...

Carlotta Scozzari per Dagospia

Continuano gli strappi delle Borse. Dopo quello al ribasso di ieri, i listini europei oggi hanno rimbalzato, nel tanto atteso giorno in cui il Fomc della Federal Reserve (Fed) statunitense dovrebbe fornire indicazioni sulla tempistica del tapering, ossia dell'uscita dalla fase di politica monetaria fortemente accomodante. In ogni caso, sostengono gli operatori, sui mercati, dopo le vendite dei giorni scorsi, si respira un'atmosfera di maggiore tranquillità. Anche nel caso in cui il tapering dovesse partire, come qualcuno teme, già a gennaio. A Piazza Affari, l'indice di riferimento Ftse Mib ha guadagnato l'1,15% a quota 18.131,49 punti.

A guidare il rialzo del paniere principale sono state soprattutto le banche, con la Popolare di Milano in progresso del 3,67% mentre si fa sempre più vicina l'assemblea dei soci di sabato, che dovrà scegliere i nomi dei nuovi componenti del consiglio di sorveglianza. Bene anche Unicredit (+2,43%), Banco Popolare e Bper, questi ultimi due titoli in rialzo di poco più del 2 per cento. Unica eccezione: Mps, che ha ceduto l'1,97% a 0,1545 euro, sempre più vicina ai 12 centesimi a cui scatterebbe il pegno alle banche delle azioni in mano alla Fondazione prima socia.

Tornando ai titoli in rialzo, soprattutto, però, a fare bene all'interno del Ftse Mib è stata Prysmian, in crescita del 5,05% dopo che il Credit Suisse l'ha inserita nella lista dei titoli da possedere in portafoglio nel 2014. Torna a correre, poi, Ferragamo (+2,79%), così come balza Gtech (+3,37 per cento).

Oltre a Mps, deboli Diasorin (che lunedì lascerà il Ftse Mib) e Fiat, entrambe con flessioni di poco superiori ai due punti percentuali. Giù di poco più dell'1% Telecom Italia, mentre ormai è alle porte l'assemblea dei soci di venerdì che dovrà votare sull'azzeramento del consiglio di amministrazione, come richiesto dal socio al 5% Marco Fossati. A mercato chiuso, il fondo Blackrock, sollecitato da Consob, ha rettificato per l'ennesima volta nel giro di pochi giorni la propria quota, facendo sapere di avere in portafoglio, al 16 dicembre, il 10,12% di Telecom Italia, tenendo conto anche del convertendo. L'operatore del risparmio gestito ha tuttavia ricordato che la quota effettiva resta sotto la soglia del 10% e non necessita dunque di un aggiornamento alla Consob.

 

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