bamboccioni

RENDITA RATIONEM – IL VIRUS MANDA A PUTTANE QUELL'ITALIA  FATTA DI GIOVANI CHE NON LAVORANO MA CAMPANO CON I SOLDI DELLE RENDITE DEI GENITORI E DELLA PENSIONE DEI NONNI – MA LE RENDITE PERDERANNO VALORE E I NONNI STANNO MORENDO: QUESTA PAESE, CHE ERA A CASA ANCHE PRIMA DEL LOCKDOWN, FINITA L’EMERGENZA SARÀ COSTRETTA A CAMBIARE STILE DI VITA – L'ANALISI DI RICCARDO PUGNALIN

 

Riccardo Pugnalin per www.pangea.news

 

RICCARDO PUGNALIN

La stagione calda scioglie le restrizioni e rompe con le regole. Per soddisfare il desiderio di “libertà” si rifanno alla svelta altre leggi. La pausa “sospensiva” si chiude, rimettendo nella “cassapanca” i ricordi da raccontare ai pochi nipoti (è l’indice demografico ad affermarlo) nei prossimi decenni. Saranno i ricordi di una breve “guerra” vissuta mediaticamente da un divano di casa, più o meno di vaglia, che per ora ha prodotto solo consumi straordinari di etere e in rete. Tutto ciò con molte scuse ai “ragazzi” del 1918 e del 1945 che in queste settimane non avranno di certo amato i paragoni “bellici” fra il virus e i bombardamenti, fra il tinello di casa e le trincee.

 

LUCA RICOLFI - LA SOCIETA SIGNORILE DI MASSA

A maggio, stagione dei tepori, cresce quindi l’inevitabile – e forse ingestibile – voglia di spazio fuori dalle rispettive dimore. Si tratta di quell’insopprimibile e umano impulso vitalistico, solo momentaneamente rallentato da quella massiccia overdose di insufficienti “verità delle scienze”, con i suoi deboli farmaci ed i suoi fragili dati.

 

Ora però facciamo un passo indietro.

 

Il sociologo Luca Ricolfi pochi mesi prima del grande contagio, in un aggiornatissimo libro (La società signorile di massa) aveva ben dipinto lo stato della società italiana. E sulla questione già diversi anni prima anche l’economista e letterato Geminello Alvi aveva scritto l’importante Una Repubblica fondata sulle rendite. Rimando ai loro scritti per gli approfondimenti adeguati.

GEMINELLO ALVI - Una Repubblica fondata sulle rendite

 

Entrambi gli autori, insieme ad altri studiosi, da tempo avevano aperto gli occhi sulla realtà occidentale più “signorilmente decadente”, quella italiana; dove la crescita reale si è fermata dalla metà degli anni ’60, dove più del 50% della popolazione attiva e adulta non lavora, assistita dai vari sussidi pubblici, dove la crescita dell’ultimo decennio è a zero, dove si studia molto poco e non ci si laurea più (solo la Romania ha meno laureati di noi in Europa).

 

NANNI MORETTI ECCE BOMBO

Un sistema di vita italiano, economico e culturale, dove le “rendite” (case ed eredità), costruite dal lavoro delle generazioni precedenti, hanno garantito l’agio e l’esistenza delle generazioni successive; dove le proprie esistenze sono state garantite dalle pensioni dei padri e dei nonni (si, proprio quelli oggi abbandonati al loro destino nelle case di riposo senza alcun calore famigliare) e che ancora oggi sostengono le giovani generazioni inattive totalmente o parzialmente; e dove molti hanno concentrato il proprio impegno nelle attività senza “valore”, spesso sgradevoli, in “nero” o illecite, grazie all’esistenza di una sorta di “infrastruttura paraschiavistica” fondata su una quota di lavoro sottopagato composta da immigrati.

nonno e nipote

 

alberto sordi

Insomma: una Italia che carica il lavoro solo su una minoranza di cittadini e che a sua volta concentra su di sé la grande parte del lavoro.

Un’Italia che scarica sulla maggioranza dei cittadini una finta agiatezza e un futuro senza futuro. Una nazione che si ritiene lo stesso ricca, ricca in massa e agiata.

 

francesco cossiga 1

Un’Italia fatta da brava gente, che punta l’indice verso i “tedeschi malvagi” (per ogni approfondimento su questo tema invito alla lettura del dissacrante testo Il cattivo tedesco e il bravo italiano dello storico Filippo Focardi).

 

Gli italiani un po’ Sordi, come Alberto (Nanni Moretti nel suo film Ecce Bombo di molti anni fa urlava al “tipico medio-italico”: “Te lo meriti Alberto Sordi”), ed anche un po’ sordi perché intenzionati a non ascoltarsi mai: “Gli italiani sono sempre gli altri”, diceva già alcuni decenni fa il Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga.

 

Una nazione che era già da molto tempo “a casa”, ben prima del Covid. Sotto gli occhi di tutti. Anche di coloro che, a difesa sempre delle “classi deboli e delle ineguaglianze sociali” avrebbero dovuto già da molto tempo contestare marxianamente questa declinante società: senza trascurare le aritmetiche del lavoro e del pluslavoro estorto ai lavoratori come invece hanno fatto.

bamboccione

 

Sotto gli occhi di tutti, anche di quell’altra faccia della medaglia di una società in grande parte parassitaria se pur “signorile”: quella di una società dedita all’“ozio” incolto.

 

Dove fitness, Amazon relax, gioco d’azzardo illegale (ogni forma legale di gioco è stata invece proibita) riempiono la buona parte della giornata “im-produttiva” della maggioranza degli italiani. Soprattutto i più giovani, che, tre su dieci fra i 20 e 30 anni, possono permettersi di non cercare lavoro perché il contesto famigliare glielo consente.

 

I felici nipoti mantenuti ancora dai cascami del Piano Marshall e dai frutti della ricostruzione dei loro nonni. Pensioni, rendite ed elusione fiscale a sostegno del loro “tempo perso”. Dove peraltro il “tempo libero” potrebbe essere almeno una buona opportunità per accrescere se stessi e le proprie competenze. Anche con uno sguardo agli aspetti spirituali e culturali della propria esistenza, altrimenti arida se guidata solo da PIL e algoritmi biologici. Troppo complicato, troppo impegnativo. “A casa” (come anche al bar od al circolo) in tanti lo erano già, da molto tempo, ma solo per non impegnarsi.

annuncio del piano marshall harvard 1957

 

Accadeva fino a solo un trimestre fa e tutto ciò sembrava sostenibile almeno nel breve periodo (non certamente nel medio) con i valori delle rendite e la quantità di sussidi ancora a “pieno regime”. Il Covid, mentre molti proseguivano la propria permanenza obbligata a casa, ha però accelerato la crisi di un modello di cui si erano già dimostrati i gravi limiti della sostenibilità sia economica che sociale.

 

Il virus, che sta – ancora per poco tempo – sussidiando con strumenti “emergenziali” un’economia già gravemente malata e un sistema scolastico che, tranne alcune eccellenze, già era ridotto ad ammortizzatore sociale, mostrerà a breve, soprattutto a coloro che non volevano sentire, la “novità” già ampliamente annunciata: il veloce declino persino delle rendite stesse, ultima signorile stampella di una “vecchia signora malmessa”.

 

nonni e nipoti

Le scelte si fanno sempre più inevitabili e saranno fatte di azioni dirompenti, esattamente quelle rinviate sino ad ora, e faranno dissolvere velocemente anche gli ultimi elementi di una ricchezza ereditata e mal gestita.

 

Chi deciderà di uscire da casa dovrà farlo pensando soprattutto al lavoro. Soprattutto a quello che si era già perso ben prima del Covid. Se non invertirà rapidamente il modello culturale ed economico che l’ha segnata negli ultimi decenni, la società di massa italiana si appresterà a perdere anche la sua residuale caratteristica, cioè quella del suo dolce carattere “signorile”.

bamboccione 4bamboccione 2bamboccione 1bamboccione 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?