FIAT SUL COLLO, ANZI SUL GROPPONE - LA CURA MARPIONNE AVRÀ PURE RESO IL BRAND PIÙ SMART MA PER GLI STABILIMENTI ITALIANI (VEDI MIRAFIORI) SI PROSPETTA UN 2012 DI CASSA INTEGRAZIONE SE NON DI MOBILITÀ, CON BUONA PACE DELA FIOM - LA FIAT DOMINA IN BRASILE MA IN ITALIA NEMMENO LA CARA VECCHIA PANDA VENDE PIÙ COME UNA VOLTA - I DATI (- 13,8% IN UN ANNO) DICONO CHE L’OPERA DI CONSUNZIONE STA PER ARRIVARE ALLO SCOPO: CHIUDERE LA BARACCA E TRASFERIRSI STABILMENTE IN AMERICA…

1 - VENDITE AUTO A PICCO DEL 15,3% A DICEMBRE
Paolo Griseri per "la Repubblica"


Un mercato così non si vedeva dal 1996. L´auto chiude il 2011 a 1.757.649 auto vendute. Nel 2010 aveva ancora sfiorato i due milioni di pezzi. Il crollo dell´intero anno è stato del 10,8 per cento, con una frena del 15,3% a dicembre. E il 2012 non sarà meglio. L´Unrae, l´associazione dei costruttori esteri in Italia, prevede che il prossimo anno si chiuderà sotto la soglia del milione e settecentomila auto. Chi soffre più di altri del crollo è il gruppo Fiat.

Che in dicembre perde quasi il 20% (19,7%) delle vendite rispetto allo stesso mese del 2010 e che in tutto l´anno lascia sul campo il 13,8% scendendo sotto il 30% del mercato nazionale (29,4). Quota che a dicembre scende ancora al 28,5%. Al Lingotto si consolano con i dati provenienti dal Brasile dove, dopo i timori estivi per l´avanzata della Volkswagen, il gruppo rimane leader del mercato per il decimo anno consecutivo con 754mila auto vendute, lasciando i rivali tedeschi sotto la soglia delle 700mila.

Nel 2012 dunque saranno quasi certamente i mercati delle due Americhe a salvare i conti di Torino. Nel Nord, con la Chrysler che sta rapidamente risalendo la china, e nel Sud con la leadership brasiliana. In Italia invece sono proprio le citycar e le utilitarie a pagare più salato il conto della crisi. Panda e Punto continuano ad essere saldamente in testa alla top ten dei modelli più venduti nella Penisola ma i due segmenti, l´A e il B, sono quelli che insieme all´extralusso pagano più duramente gli effetti della crisi.

I segmenti delle medie e delle medio-superiori sono invece sostanzialmente stabili mentre le auto di livello superiore incrementano addirittura le vendite. Non deve così stupire il fatto che in un anno difficile gli unici grandi gruppi che incrementano in termini assoluti sono Volkswagen (ormai al 13,5 per cento del mercato italiano) e la Bmw. La Fiat spera che il successo delle nuova Panda possa contribuire a contrastare nel 2012 la tendenza negativa del 2011 e punta sull´exploit del marchio Jeep. I dati del mercato dicono comunque che anche il 2012 per i dipendenti Fiat e per le centinaia di migliaia di lavoratori dell´indotto sarà un anno di cassa integrazione se non di mobilità.

Un quadro difficile che il braccio di ferro dei vertici del Lingotto con la Cgil non sembra destinato a semplificare. La Fiom ha già annunciato 4 ore di sciopero per lunedì ed è inevitabile che lo scontro sulla scelta aziendale di non riconoscere i delegati dell´organizzazione di Landini si porterà dietro altre cause legali. Le acque non sono tranquille nemmeno in casa Cgil. Da settimane è in corso uno scontro sotterraneo tra la Fiom e la confederazione.

Il redde rationem dovrebbe arrivare al direttivo del prossimo 11 gennaio. Con una parte dei vertici della Cgil determinati a scrivere nel documento finale che l´uscita della Fiom dalle fabbriche di Marchionne è «da considerarsi una sconfitta» e con Landini risoluto a non farsi mettere sul banco degli accusati. Una spaccatura che finirebbe per dare solidità a chi in Fiat pensa che la Fiom possa essere commissariata e la Cgil possa firmare al posto suo il contestato accordo di Pomigliano.

2 - MIRAFIORI, LA MANUTENZIONE DEL MORTO
Da www.LoSpiffero.com

"La manutenzione della morte. I misteri di Mirafiori" è il titolo dell'ultimo giallo del torinese Massimo Tallone. Ovviamente non ha nulla a che fare con lo storico stabilimento Fiat, eppure suona come la più efficace metafora dell'attuale stato di agonia del più longevo sito industriale d'Europa. E se nel libro, proprio a Mirafiori, c'è chi allevia le sofferenze con dosi massicce di insulina, nella realtà la soluzione per tenere in vita il moribondo gigante di corso Tazzoli è l'ennesima iniezione di cassa integrazione.

Il 2012 sarà un anno cruciale. La produzione si ridurrà ulteriormente, attestandosi - secondo le stime del Lingotto - a 59.600 autovetture, ancor meno - 30mila - a dar retta alle previsioni della Fiom. Un trend maledettamente coerente: a inizio 2011 i piani operativi di Fiat indicavano un volume produttivo di 83mila unità, a settembre ridimensionato in 68.900. A consuntivo le auto uscite dalle linee di Mirafiori sono state ancora meno, appena 65mila. Con Musa e Idea a fine carriera, il principale modello resterà l'Alfa MiTo che nelle più rosee aspettative garantirà al massimo 35mila auto all'anno.

Del Suv, frutto della joint-venture Fiat-Chrysler, presentato dai vertici dell'azienda come il toccasana per l'impianto torinese, salvo (possibili) cambi di strategia, se ne parlerà non prima di settembre 2013. Da qui a quella data i circa 16mila addetti, soprattutto i 5.400 delle carrozzerie, non resta che stare col fiato sospeso, sperando in qualche (improbabile) boccata d'ossigeno. E a furia di trattenere il respiro sono a un passo dall'asfissia l'intero sistema dell'indotto, con i suoi 80 mila dipendenti che, calcolando le famiglie, fanno 240mila persone che a Torino vivono grazie alla Fiat.

Una cosa è certa: anche per tutto il 2012 a Mirafiori non si lavorerà. Com'è successo per tutto l'anno scorso. Le cifre sono crudeli: tra gennaio e settembre su 205 giorni gli operai ne hanno lavorato 35. Il conto delle giornate di cassa integrazione è altrettanto drammatico: da gennaio a fine novembre sono state 142 per gli addetti alla MiTo e 192 per quelli sulle linee di Idea-Musa (fonte Fiom). Trica e branca, una media di 12 giorni di lavoro al mese. A questo punto, per molti analisti il destino dell'antica cittadella delle quattro ruote, il cuore pulsante del Regno della Sacra Ruota, è segnato. Resta da capire quando verrà decretata ufficialmente la morte e se la Fiat seguirà anche per Torino la ricetta di Termini Imerese.

 

SERGIO MARCHIONNE SERGIO MARCHIONNE marchionne e fassinomirafioriFIAT mirafioriMAURIZIO LANDINI SUSANNA CAMUSSO

Ultimi Dagoreport

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...