donald trump mario draghi angela merkel

DRAGHI CHE NON MORDONO PIÙ? - IL GOVERNATORE DELLA BCE ATTACCA TRUMP (SENZA NOMINARLO) E L’EURO ZOMPA ANCORA DI PIÙ SUL DOLLARO E SFONDA 1,25 (+3%), PROPRIO QUELLO CHE VUOLE ALL’AMERICA. LE BORSE EUROPEE CHIUDONO IN CALO MENTRE WALL STREET CRESCE - UNA BCE MOLTO COLOMBA RISCHIA DI FARSI INFIOCINARE DAL PUZZONE ARANCIONE, CHE STA SVALUTANDO IL BIGLIETTONE

DRAGHI GIORNALISTI

1.BORSA: EUROPA CHIUDE IN CALO NEL GIORNO DELLA BCE

 (ANSA) - Le Borse europee chiudono in calo nel giorno della riunione della Bce che ha lasciato i tassi invariati e con Mario Draghi che ha reso noto come diversi membri del consiglio direttivo hanno espresso preoccupazione per le politiche degli Stati Uniti, che stanno contribuendo al deprezzamento del dollaro e al rafforzamento dell'euro. L'indice Stoxx cede lo 0,55%. Male Francoforte (-0,87%), Londra (-0,36%) e Parigi (-0,25%).

 

 

2.MENTRE DRAGHI PARLA, L’EURO S’IMPENNA CONTRO IL DOLLARO

www.investireoggi.it/  

 

Mentre Mario Draghi parlava in conferenza stampa e tra l’altro additava proprio la recente volatilità del cambio come fonte di incertezza per l’economia e una minaccia per il raggiungimento del target d’inflazione, il cambio euro-dollaro sfondava la soglia di 1,25, salendo fino all’apice di 1,2527, guadagnando oltre tre quarti di punto percentuale rispetto ai livelli di chiusura di ieri. Il cross tra le due divise più importanti al mondo si è portato così ai massimi da oltre 3 anni, anche se dopo la fine della conferenza stampa, ritracciava poco sotto 1,25 sulle parole del governatore della BCE, che vede “pochissime probabilità per un rialzo dei tassi quest’anno”.

 

DRAGHI

Comunque sia, la moneta unica ha messo a segno questo mese un rialzo del 3% contro il biglietto verde, anche se più che altro dovremmo dire che sia stato quest’ultimo ad essersi indebolito. Mediamente, infatti, il dollaro ha perso a gennaio proprio un 3% secco contro le altre divise, scendendo ai livelli più bassi da oltre 3 anni.

 

3.BORSA: WALL STREET ACCELERA, DJ +0,64%, NASDAQ +0,36%

 (ANSA) - Wall Street accelera. Il Dow Jones sale dello 0,64% a 26.421,66 punti, il Nasdaq avanza dello 0,36% a 7.442,54 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,24% a 2.844,48 punti

 

 

4.DRAGHI CRITICA GLI USA: «MANDANO MESSAGGI PER INDEBOLIRE IL DOLLARO»

Riccardo Sorrentino per www.ilsole24ore.com

 

 

La Bce è preoccupata. Non soltanto e semplicemente dell’euro, per la sua volatilità «che crea incertezza», ma anche della causa di questi movimenti disordinati, i messaggi di «qualcun altro», una formula dietro la quale è immediato vedere - il presidente Mario Draghi non l’ha citata, ma il riferimento era chiarissimo - l’Amministrazione Usa.

 

Una Bce molto «colomba»

ivanka donald trump e steven mnuchin

La riunione di gennaio ha mostrato dunque una Bce molto “colomba” in termini di politica monetaria. L’euro è un fattore di preoccupazione, perché il rialzo può frenare il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2%, anche se - nel linguaggio tipico delle banche centrali - Draghi non ha fatto riferimento al livello ma alla volatilità della valuta, ma anche di quella dei rendimenti di mercato, che si sono bruscamente alzati.

 

Crescita, ma non solo

Questa volatilità in è parte legata al rafforzamento della crescita - ha spiegato il presidente - in parte a una aumentata reattività dei mercati alla comunicazione della Bce, ma soprattutto - Draghi lo ha ripetuto più volte - al fatto che altri attori economici non rispettano più l’impegno preso sui cambi a ottobre, in occasione del meeting del Fondo monetario internazionale.

 

Gli impegni mancati

L’impegno era di «astenersi dalle svalutazioni competitive» e di non usare il cambio «in modo competitivo». Al World Economic Forum di Davos, mercoledì, il segretario al Tesoro Steve Mnuchin ha invece dato il benvenuto alla debolezza del dollaro, argomentando che è un fattore positivo per le esportazioni Usa, mentre il segretario al Commercio Wilbur Ross ha detto che, nella guerra commerciale globale, «le truppe Usa stanno arrivando sulle barricate».

 

Tensioni nelle relazioni internazionali

donald trump con steven mnuchin

Sono dichiarazioni che sono state evidentemente discusse nel consiglio della Bce. «Molti componenti hanno espresso preoccupazione», ha detto , e l’inquietudine riguarda «più in generale, lo stato delle relazioni internazionali». Non è una questione politica: il vero timore è che la debolezza del dollaro, guidata da quelle parole e più in generale dalla nuova strategia geoeconomica degli Usa, creino «un irrigidimento non voluto, e non giustificato, delle condizioni monetarie», ossia un rialzo dell’euro - malgrado le dichiarazioni di Draghi, è salito oltre quota 1,25 dollari - e un aumento dei rendimenti.

 

Non cambia la forward guidance

Non c’è stata dunque alcuna rivisitazione della forward guidance, quindi: non se ne è neanche discusso. L’interpretazione ufficiale delle indicazioni fornite dalle minute è diversa da quella colta dagli investitori. Il consiglio ha manifestato a dicembre - ha detto Draghi - la necessità di iniziare una discussione sul linguaggio della forward guidance, che «non è davvero iniziata», ha detto Draghi.

 

EURO DOLLARO 1

Il board ha infatti esaminato quanto è cambiato, nell’economia dell’Eurozona negli ultimi mesi e ha concluso che nulla è cambiato in modo tale da giustificare un nuovo linguaggio. Nulla a parte - evidentemente - il rialzo dell’euro e dei rendimenti che ora sono diventati più importanti, al punto da consigliare molta più prudenza nella normalizzazione.

 

Quando l’obiettivo sarà a portata di Eurolandia?

Draghi ha addirittura voluto precisare quando l’obiettivo di inflazione sarà davvero a portata: occorre che il percorso della dinamica dei prezzi vada nella direzione del 2% nel medio termine (non contano quindi i «touch and go», ha detto); occorre che il range delle previsioni - che è sempre ampio - sia sufficientemente stretto: «occorre fiducia nel grado di convergenza», ha detto; e deve essere «autosostenibile».

 

Frena la marcia verso la normalizzazione

Eurolandia - sembra dunque essere il messaggio finale della riunione Bce - è ben lontana dall’obiettivo, e ora la politica internazionale sembra averla allontanata ancora di più. La Bce dovrà forse restare colomba più a lungo di quanto si prevedesse solo un mese fa.

 

EURO DOLLARO

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."