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E ORA CHE FARANNO VIVENDI E MEDIASET? - I DUE GRUPPI HANNO CHIESTO UN RINVIO DELL'UDIENZA DI MARTEDI' SULLA VICENDA PREMIUM: E' IN CORSO UNA MEDIAZIONE TRA LE PARTI - E FANNO BENE A SVEGLIARSI: GRAZIE AL MATRIMONIO CON FOX, DISNEY ACQUISTA LA CAPACITÀ CAPILLARE DI PARLARE AI PROPRI UTENTI PORTA A PORTA IN EUROPA...

MEDIASET-VIVENDI: LEGALI A GIUDICE, RINVIO PER PACE

(ANSA) - I legali di Mediaset-Fininvest e di Vivendi si sono presentati oggi nell'ufficio del giudice civile di Milano Vincenzo Perrozziello per anticipare in via informale, da quanto si è saputo, la richiesta di un rinvio dell'udienza fissata per martedì prossimo con al centro il contenzioso sulla vicenda Premium, facendo presente che è in corso una mediazione tra le parti in causa per arrivare a un accordo, del quale si parla da qualche settimana. La richiesta di rinvio dovrà essere formalizzata in udienza.

 

Alberto Infelise per “la Stampa”

 

DISNEY E 21TH CENTURY FOX

Certe sfide si combattono all' OK Corral. Spargimento di sangue, sguardi torvi, pistole sguainate le une contro le altre, chi spara per primo spara due volte, specie se fa centro. Altre si vincono semplicemente perché l' avversario non si presenta: perché ha capito che non può vincere, perché fatica a mettersi d' accordo con i compagni di avventura, perché sceglie di combattere un' altra battaglia.

 

Dopo anni passati a disegnare sul taccuino del futuro le fattezze di una grande televisione europea, capace di produrre, distribuire e imporre sul mercato una via franco-italiana all' intrattenimento, Vivendi e Mediaset sembrano aver perso lo slancio in coincidenza con la mossa del cavallo avversario.

 

piersilvio e silvio berlusconi

Il matrimonio targato Hollywood tra Fox e Disney annunciato ieri è di quelli capaci di spiazzare un intero settore a livello internazionale. Due giganti che uniscono le loro forze con un accordo maturato in un silenzio quasi totale, realizzato in tempi brevissimi, con la sfrontatezza di chi sa che velocità, discrezione e ambizione sono armi fondamentali per chi vuole giocare il gioco duro dei duri.

 

Il gruppo Murdoch e la Disney si somigliano per attitudine e visione, ma anche per origine culturale. Tra Vivendi e Mediaset sembrano essere entrati in campo aspetti culturali, prima ancora che di impresa, che hanno portato prima alle difficoltà, poi alla diffidenza reciproca e alla difficoltà di portare a casa un vero progetto comune.

 

Francesi e italiani sanno come non amarsi, quando capiscono che non è il caso di amarsi. E non hanno timore di farselo capire a vicenda. Questo non vuol dire che in un futuro anche vicino non possa esserci un nuovo progetto a livello europeo delle tv generaliste che scelgono di puntare sul mercato free, con alleanze strategiche tra Mediaset, ProSieben in Germania, TF1 in Francia e Channel Four in Gran Bretagna.

DISNEY E 21TH CENTURY FOX

 

Il risultato è che oggi il duello Hollywood-Parigi sul modello di sviluppo dell' intrattenimento ha un vincitore. O meglio, due. Disney acquista una qualità che in passato non aveva mai posseduto in Europa: la capacità capillare di parlare ai propri utenti porta a porta. Attraverso la rete di 21st Century Fox, Disney arriverà direttamente nelle case di milioni di clienti europei attraverso i canali di Sky. Sky a sua volta entra in un mondo con un patrimonio e una libreria di contenuti di dimensioni sconfinate.

 

cyrill vincent e yannick bollore

Ma non basta. Se dal punto di vista internazionale è chiaro che l'affare tra Fox e Disney configura la nascita di un gigante pronto alla battaglia della vita con nuovi competitor come Netflix e Amazon, guardando la vicenda in ottica europea si intuisce come, all' interno della famiglia Murdoch, sia stato James (quarto figlio del patriarca Rupert, quarantacinquenne da due giorni) a muoversi tra le righe per portare in dote all' unione la nuova capacità e vivacità produttiva del vecchio continente in materia di fiction.

 

«Babylon Berlin», «Young Pope» e «Gomorra» sono gli ultimi esempi di produzioni capaci di far stare l'azienda nel mercato più difficile, quello dei consumatori di fiction di fascia alta, quegli appassionati che stanno sempre più sostituendo la mania per le serie tv a quella per il cinema consumata dai loro genitori (e nonni). La nuova sfida è chiara. Chi sarà capace di stare sul mercato dovrà vedersela con Netflix e con i suoi quasi cento milioni di utenti nel mondo. Disney e Fox ieri hanno messo le fondamenta di una fortezza attrezzata per combattere.

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