giorgia meloni inflazione

FINALMENTE SIAMO TORNATI ALLE VECCHIE ABITUDINI: L’ITALIA IN FONDO ALLA CLASSIFICA – L’INFLAZIONE RALLENTA IN TUTTA EUROPA A DICEMBRE, MA NEL NOSTRO PAESE LO FA MENO CHE NEL RESTO DELL’UE – LE STIME PRELIMINARE DELL’ISTAT SULL’INDICE NAZIONALE DEI PREZZI PARLANO DI UNA CRESCITA DELL’11,6%, CONTRO IL 5,9 DELLA FRANCIA E L’8,6 DELLA GERMANIA. COME MAI LA CORSA DEI PREZZI CONTINUA IMPERTERRITA SOLO IN ITALIA? LA SPIEGAZIONE STA NELLA MAGGIOR INCIDENZA DELL’ENERGIA…

Gianni Trovati per “il Sole 24 Ore”

 

inflazione

L'inflazione in Italia a dicembre rallenta. Ma molto meno che negli altri principali Paesi europei. E questo complica il sentiero di politica economica sempre più stretto fra le esigenze contrapposte di non far mancare il sostegno a imprese e famiglie e di non deviare dalla prospettiva di contenimento di un deficit oggi molto più caro rispetto agli ultimi anni. Ma partiamo dai dati.

 

Nei numeri delle stime preliminari diffuse ieri mattina dall'Istat l'indice nazionale dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi è cresciuto nell'ultimo mese del 2022 dello 0,3%, attestando la crescita all'11,6%.

 

GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ AI FUNERALI DI RATZINGER

A novembre quest' ultimo dato era all'11,8%. La frenata è tutta qui, ed è molto più contenuta rispetto per esempio a quella registrata in Francia, dove la variazione mensile è stata addirittura negativa (-0,1%) e la dinamica annuale ha fatto quindi registrare un +5,9% contro il +6,2% di novembre; ma simile è la situazione in Germania, dove le cifre di dicembre hanno fermato il tendenziale 2022 all'8,6%, cioè drasticamente più in basso rispetto al +10% indicato a novembre. Tra i grandi della Ue, insomma, la corsa dei prezzi continua solo in Italia. Come mai?

 

La spiegazione è nella maggior incidenza della componente energetica, che da noi pesa di più rispetto alla Francia in termini di importazioni e rispetto alla Germania in termini di ricadute fiscali. Anche in questo caso i numeri italiani sono da record.

 

Chi è a caccia di notizie positive può considerare che il +64,7% registrato dall'energia a dicembre è comunque inferiore al +67,6% del mese precedente: frena un po' di più la parte non regolamentata, che passa dal +69,9% di novembre al +63,3% di dicembre, mentre quella regolamentata va in direzione contraria passando dal +57,9% al +70,3%. Ma in Germania, Paese che condivide con noi i tassi da primato nella dipendenza dalle importazioni, lo stesso dato si è fermato a dicembre al +37,9% (+42,3% il gas naturale).

giorgia meloni auguri di buon 2023 1

 

Se l'energia è la madre dell'inflazione, i suoi figli crescono in tutti i settori, con tempi diversi a seconda della velocità di trasmissione dei prezzi. Per questa ragione il cosiddetto carrello della spesa, composto dai beni alimentari, per la cura della casa e della persona resta quasi invariato al +12,6% (era +12,7% il mese scorso).

 

E per le stesse motivazioni ci sono acquisti che non partecipano del pur modesto rallentamento dell'indice generale: oltre agli energetici regolamentati (+7,9% rispetto a novembre), è il caso dei servizi influenzati dai fattori stagionali come quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,4%) o i trasporti (+1,1%), ma spingono al rialzo anche i beni alimentari lavorati (+0,8%) e gli altri beni (+0,6%).

 

inflazione italia

La pioggia delle cifre congiunturali parla chiaro. Ma non deve distrarre dai numeri più importanti, spesso trascurati dal dibattito italiano, che sono quelli strutturali.

Il primo è rappresentato dalla media annua dell'indice dei prezzi al consumo: che nella stima preliminare sul 2022 si attesta all'8,1%, tasso più alto dal 1985. E più alto, per esempio, rispetto al 7,3% che guida oggi l'indicizzazione delle pensioni.

 

Con la conseguenza che la spesa pensionistica, già prevista in crescita di 22,3 miliardi (+7,5%) nel 2023, aumenterà ulteriormente per il conguaglio che a novembre dovrà adeguare gli assegni all'inflazione effettiva (indice Foi).

MEME SUL CARO ENERGIA

 

A volare è anche l'Ipca, l'indice dei prezzi al consumo armonizzato che dovrebbe misurare per esempio gli aumenti retributivi nei contratti del pubblico impiego: la sua variazione media annua nel 2022 è dell'8,7% (l'ultima stima ufficiale del governo era 5,8% nel Def di aprile), con una variazione complessiva su base annua del 12,3%: una dinamica del genere farebbe salire sopra i 24 miliardi il costo complessivo dei contratti 2022/24, anche mantenendo per il 2023 e 2024 le stime ormai irrealistiche (rispettivamente +2,1% e +1,8%) scritte nei documenti di finanza pubblica.

 

il video del 2019 di giorgia meloni sulle accise 2

Già, perché l'altro problema strutturale confermato dai numeri Istat di ieri è l'effetto trascinamento su quest' anno. L'inflazione già acquisita, quella cioè che si registrerebbe a fine 2023 anche se per magia i prezzi si congelassero a partire da gennaio, è del 5,1%, cioè 2,8 volte il +1,8% che il 2022 ha ereditato dalle fiammate iniziate nella seconda metà dell'anno precedente. Ma in economia le magie non esistono e i prezzi non sono destinati a fermarsi in fretta: a gennaio, per esempio, si registrerà anche l'impatto del ritorno pieno delle accise sui carburanti. Altra benzina nel motore dell'inflazione.

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...