FINITO L’EFFETTO MONTI: LO SPREAD TORNA ALLE STELLE (467), PIAZZA AFFARI INCHIODATA SOTTO I 13.000 PUNTI (-1,8%) - L’UE (TROPPO TARDI?) PROVA IL COLPO: USIAMO IL FONDO SALVA-STATI PER RIFINANZIARE LE BANCHE - L’EURO AFFONDA A 1,24 $, GODONO I BOND USA E TEDESCHI - CDP CEDE ENI PER COMPRARE SNAM, OK DELL’AUTORITÀ DELL’ENERGIA - HOLDING LIGRESTI IN LIQUIDAZIONI - MARPIONNE: USCITA DELLA GRECIA È EVENTO DISTANTE - GLI EMIRI SBARCANO A MALPENSA - FASSINO SCIPPA HYUNDAI A PISAPIA…

1 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN NETTO RIALZO A 467 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiude in netto rialzo a 466,6 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, con il tasso dei decennali italiani scambiati al 5,94% sul mercato secondario. Il differenziale, che aveva terminato ieri la giornata a 440,7 punti base, ha toccato anche un massimo intraday di 470,1 punti, il punto massimo da metà gennaio. Pressione anche sul debito della Spagna, con lo spread tra Bonos e Bund a 10 anni salito in chiusura a 538,7 punti base e un rendimento dei decennali di Madrid che si è attestato al 6,66%.

2 - BORSA, LA GIORNATA:MIB SOTTO 13.000, RIFLETTORI SU GALASSIA FIAT
(LaPresse) - Ennesima giornata nera per i mercati europei e quindi per Piazza Affari. Il listino principale della Borsa di Milano arretra sotto i 13.000 punti con l'indice Ftse Mib che chiude in rosso dell'1,79% a 12.872,58 punti. Il Ftse All-Share lascia invece l'1,77% a 13.813,45 punti. Tensioni anche sul debito sovrano italiano, con lo spread Btp-Bund che si è posizionato sopra quota 460 punti base.

Oggi il Tesoro italiano ha collocato Btp a 5 e 10 anni con rendimenti rispettivi in rialzo al 5,66% e al 6,03%. Chiusura in forte calo per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra perde l'1,74% a 5.297,28 punti, il Dax di Francoforte lascia l'1,81% a 6.280,8 punti e il Cac 40 di Parigi arretra del 2,24% a 3.015,58 punti. A Madrid, l'indice Ibex cede il 2,58% a 6.090,4 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 registra un tonfo del 3,68% a 185,51 punti. Nel listino spagnolo ancora male Bankia (-9,13% a 1,035 euro).

Sotto i riflettori la scuderia Agnelli dopo l'annuncio di stamane di una prossima fusione tra Fiat Industrial (+0,95% a 7,965 euro) e la sua controllata Cnh in una 'newco' di diritto olandese. Il presidente di Fiat Industrial, Sergio Marchionne, ha lasciato intendere che il nuovo gruppo, che avrà una quotazione 'primaria' a New York e ne avrà una 'secondaria' europea, non sarà probabilmente nel listino di Milano. Il presidente di Exor (-1,18% a 17,51 euro), John Elkann, ha chiarito che la holding della famiglia Agnelli continuerà ad essere azionista di lungo termine anche nella 'newco'. In netto ribasso Fiat, che lascia il 5,12% a 3,962 euro.

A Milano chiudono miste la banche. Salgono Banco Popolare (+1,17% a 0,9115 euro), Ubi Banca (+0,54% a 2,23 euro) e Unicredit (+0,24% a 2,468 euro). Scendono invece Banca Montepaschi (-1,48% a 0,199 euro), Bper (-3,62% a 3,252 euro), Popolare di Milano (-4,87% a 0,305 euro), Mediobanca (-1,6% a 2,836 euro) e Intesa Sanpaolo (-0,79% a 1,002 euro).

Tra gli altri titoli, forti vendite anche su Impregilo (-4,71%), Ansaldo Sts (-3,64%), Tenaris (-3,61%), Pirelli (-3,56%), Prysmian (-3,3%), Saipem (-3,09%), Generali (-3,05%), Enel (-2,54%), Eni (-2,11%) e Snam (-0,95%). Brillante invece Telecom Italia (+1,13%). Fuori dal paniere principale, nella galassia Ligresti arretrano Fonsai (-3,54%) e Premafin (-3,55%). Rosso anche per Unipol (-4,53%).

3 - CAMBI: EURO SOTTO 1,24 DOLLARI, PRIMA VOLTA DA QUASI DUE ANNI
Radiocor - L'euro ha toccato a meta' pomeriggio il nuovo minimo degli ultimi quasi due anni contro il dollaro, scendendo per la prima volta dal primo luglio del 2010 sotto la soglia psicologica di 1,24. La divisa unica si e' portata fino a 1,2388 dollari (1,2438 alla rilevazione odierna della Bce, 1,2523 quella di ieri), per poi rimbalzare leggermente a 1,2399. L'euro e' debole anche rispetto allo yen, nei confronti del quale ha aggiornato il nuovo minimo dalla meta' di gennaio a 97,75 (contro 98,38 rilevato oggi dalla Bce e dopo 99,64 della vigilia).

L'euro continua dunque a perdere terreno nei confronti delle principali divise, in un mercato in balia della speculazione sul debito sovrano che sta interessando l'Eurozona (soprattutto Spagna e Grecia) e che fa i conti con la fuga dei capitali verso gli Stati Uniti. Il dollaro, infatti, trae beneficio di un quadro economico migliore e della notizia che i tassi delle obbligazioni a 10 anni degli Stati Uniti hanno toccato un nuovo minimo stori co (1,6713%) a seguito di un rinnovato interesse per gli strumenti rifugio da parte degli investitori di tutto il mondo.

4 - USA: RENDIMENTI TREASURY A 10 ANNI ALL'1,6713%, NUOVO MINIMO STORICO
Radiocor - I tassi delle obbligazioni a 10 anni degli Stati Uniti hanno toccato un nuovo minimo storico all'1,6713% mentre si accentua la corsa ai beni rifugio da parte degli investitori di tutto il mondo a fronte delle nuove tensioni che si registrano sui mercati finanziari. Sui nuovi minimi anche i rendimenti dei bund a 10 anni che al momento fruttano solo l'1,301%.

5 - UE, AUSPICABILE RICAPITALIZZAZIONE BANCHE CON ESM
(ANSA) - La ricapitalizzazione delle banche direttamente con il fondo salva-stati permanente Esm "potrebbe essere auspicabile" e una "unione bancaria" sarebbe un "importante complemento" dell'eurozona. E' scritto nel documento di analisi della Ue-17 che accompagna le raccomandazioni della Commissione europea per l'insieme di Eurolandia. L'argomento è citato come una possibilità, ma secondo Barroso è "importante" che lo Esm "utilizzi tutti gli strumenti per la flessibilità e la rapidità di reazione dello Esm". Il capo dell'esecutivo di Bruxelles ha anche osservato che già esiste una "serie di strumenti giuridici", ma che ulteriori passi avanti potrebbero essere fatti nel prossimo Consiglio europeo di giugno.

Allo stato attuale la ricapitalizzazione diretta non è permessa. Lo Esm può prestare solo agli stati. I tecnici della Commissione osservano che "la crisi ha rallentato il processo di integrazione finanziaria" e che "sebbene le banche abbiano mantenuto abbondante presenza trans-frontaliera, ci sono segni di declino delle attività trans-nazionali e di ritiro delle banche dietro le frontiere nazionali".

Per "contrastare il trend di dis-integrazione finanziaria", aggiungono, una maggiore integrazione nelle strutture e pratiche di supervisione, nella gestione delle crisi e nel burden sharing, verso una 'unione bancaria' sarebbe un importante complemento". "Nella stessa vena - conclude il passaggio - la ricapitalizzazione diretta da parte dello Esm sarebbe auspicabile per recidere i legami tra banche e paesi sovrani".

6 - SNAM, CDP: 2 MLD DA CESSIONE 3% ENI PER FINANZIARE ACQUISIZIONE
(LaPresse) - La copertura finanziaria dell'investimento in Snam di Cassa Depositi e Prestiti sarà assicurata per circa 2 miliardi di euro dal corrispettivo della cessione sul mercato di circa il 3% di azioni Eni, eccedenti la soglia del 30% più 1 azione detenuta da Cdp congiuntamente al Mef (una volta ricevuto il via libera di quest'ultimo e una volta effettuato l'annullamento di azioni proprie Eni annunciato in data odierna) e il resto verrà coperto dai flussi di cassa derivanti dalla cessione di altri asset legati all'operazione e da dividendi. E' quanto si legge in un comunicato di Cdp.

L'operazione, spiega la nota, "è compatibile con la struttura patrimoniale, reddituale e finanziaria di Cdp e non sottrarrà risorse all'attività ordinaria di Cassa, che conferma i propri target di piano industriale triennale. L'acquisizione da parte di Cdp del ruolo di azionista di riferimento di Snam garantirà l'implementazione e l'ulteriore sviluppo dei piani di investimento del gruppo Snam in Italia e in Europa e la tutela delle caratteristiche di servizio di pubblica utilità delle attività svolte dal gruppo". "Con l'acquisto di Snam - conclude il comunicato - Cdp rafforza il suo ruolo di supporto alla crescita del Paese, che si realizza anche nel finanziamento dell'ammodernamento e dello sviluppo delle grandi reti infrastrutturali strategiche (come già attraverso la partecipazione in Terna per la rete elettrica e in Metroweb per la banda larga)".

7 - SNAM: SCARONI, GIA' GRANDE INTERESSE PER QUOTA RESIDUA
(ANSA) - L'Eni ha già ricevuto molte offerte "non sollecitate" per la quota residua di Snam che, dopo la cessione del 30% alla Cdp, il gruppo dovrà mettere sul mercato. Lo ha annunciato l'ad, Paolo Scaroni, nel corso di una conference call con gli analisti, spiegando per la vendita non ci sono limiti di tempo. "Abbiamo già ricevuto un numero di manifestazioni interesse non sollecitate per acquisire quote di Snam. C'é un grande interesse - ha detto - Snam è quasi un bond, si acquista per la solidità del dividendo".

8 - SCARONI, CONFERMATO DIVIDENDO 2012 ENI
(ANSA) - L'Eni conferma il dividendo per il 2012, alla luce dell'operazione di cessione del 30% di Snam a Cdp. Lo ha detto l'ad Paolo Scaroni nel corso della conference call.

9 - SNAM: OK DA AUTORITA' A DECRETO SCORPORO DA ENI
(ANSA)- Parere favorevole dell'Autorità per l'energia allo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sullo scorporo Eni-Snam. Il parere favorevole riguarda le modalità in cui si conforma Snam al modello "di separazione proprietaria della gestione della rete nazionale di trasporto del gas e assicurare la piena terzietà della medesima società nei confronti di imprese verticalmente integrate operanti nella produzione e nella fornitura di gas naturale e di energia elettrica".

10 - LIGRESTI: SINERGIA IMCO IN LIQUIDAZIONE,CALABI E SPINIELLO LIQUIDATORI
Radiocor - Le holding della famiglia Ligresti Sinergia e Imco sono state messe in liquidazione. Le societa', come risulta a Radiocor, hanno nom inato un collegio di liquidatori composto da Claudio Calabi e Salvatore Spiniello. Calabi era presidente di Imco e vice presidente di Sinergia mentre Spiniello e' un fiscalista apprezzato dalla famiglia Ligresti e consigliere di FonSai. Sulle due societa' pende una richiesta di fallimento del Tribunale di Milano: Sinergia e Imco hanno ottenuto tempo fino al 13 giugno per presentare un accordo di ristrutturazione del debito ai sensi dell'articolo 182 bis della legge fallimentare.

La liquidazione rientrerebbe nel piano di ristrutturazione, visto che a seguito del previsto passaggio degli attivi delle due societa' a un fondo immobiliare gestito da Hines, le finanziarie resterebbero sostanzialmente scatole vuote da liquidare. Secondo le stime del Tribunale le due societa', a fronte di attivi per circa 290 milioni, hanno debiti per quasi 400 milioni. A Sinergia e Imco fa capo anche il 20% di Premafin, in pegno alle banche creditrici, la holding del gruppo FonSai impegnata in un complesso piano di salvataggio attr averso la fusione con Unipol.

11 - MARCHIONNE: USCITA GRECIA È EVENTO PER NOI MOLTO DISTANTE
(LaPresse) - "Stiamo valutando le conseguenze di un'uscita della Grecia ma lo consideriamo un evento ancora molto distante. Speriamo che la situazione si risolva in modo positivo". Lo ha detto Sergio Marchionne nel corso di una conference call. "Naturalmente - ha proseguito Marchionne - abbiamo fatto analisi e studi per vedere come l'azienda reagirebbe dall'uscita della Grecia. Ma è come discutere sui risultati di un terremoto e preferisco non farlo".

12 - EMIRATES BALLA DA SOLA NELLA SUPER LOUNGE PER VIP
Da "il Giornale" - In dicembre sarà inaugurato a Malpensa il nuovo «satellite» interamente dedicato alle compagnie extra-Shengen. Tra queste avrà un ruolo di primo piano Emirates che, forte dei suoi tre collegamenti giornalieri per Dubai, non esclude di utilizzare a Milano l'Airbus 380 , l'aereo più grande del mondo, che potrà attraccare al nuovo impianto grazie a quattro finger.

Qui Emirates disporrà di una sala Vip da 1.200 metri quadrati, la più grande della sua rete in Europa, che la Sea consegnerà al grezzo e che la compagnia degli Emirati provvederà ad allestire; la posizione della lounge permetterà l'imbarco diretto sull'aereo. Anche la Sea, da parte sua, si doterà nel terzo satellite di una nuova sala altrettanto grande, dedicata agli associati al suo Club e alle sessanta compagnie partner. Non più a Emirates, dunque, che farà da sola.

13 - LA GIUNTA PISAPIA «DORME» E HYUNDAI SCEGLIE TORINO
Da "il Giornale" - Questa volta, per gli Europei di calcio, i milanesi dovranno fare a meno del maxi-schermo in piazza del Duomo, lo stesso che la casa automobilistica coreana Hyundai aveva installato due anni fa in occasione dei Mondiali in Sudafrica. Sembra che la giunta guidata da Giuliano Pisapia abbia troppo temporeggiato nel rilasciare le opportune autorizzazioni, costringendo la filiale italiana di Hyundai a guardarsi attorno.

Ad approfittarne è stata Torino che ha subito messo a disposizione per le serate «azzurre» la bella piazza Vittorio Veneto. Sembra che il sindaco Piero Fassino abbia fatto ponti d'oro ai coreani, senza però tenere conto che la presenza di Hyundai sotto la Mole possa infastidire la Fiat. La casa di Seul, infatti, è tra i concorrenti più diretti del Lingotto. E così, dopo la Giugiaro-Volkswagen, Sergio Marchionne si trova a due passi da casa un altro «nemico».

 

VITTORIO GRILLI ELSA FORNERO MARIO MONTI CORRADO PASSERA Johnn Elkann e la moglie Lavinia Borromeo EURO DOLLARO ben bernanke-mario draghi-tim geithner barroso MALACARNE PAOLO SCARONI CON SUSAN BLUMENTHAL ALLA CENA ALL AMBASCIATA ITALIANA A WASHINGTON SALVATORE LIGRESTI E MASSIMO PINI MarchionNe e David Thorne DUBAIPISAPIA E FASSINO

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