FITCH DECLASSA LA SPAGNA: “SERVIRANNO 100 MLD” - MILANO (+0,9%) IN SCIA AGLI UTILI DI PRADA - SPREAD 433 - LA FED PRONTA A INIETTARE DOLLARI - S&P DÀ IL BENVENUTO A GRECO: PER GENERALI CREDIT WATCH NEGATIVO - BPM, BONOMI E MONTANI: “VECCHIA GESTIONE MIOPE E INSIPIENTE” (PONZELLINI RESTA AI DOMICILIARI) - RCS, PRESTO LA CESSIONE FLAMMARION - FARO ANTITRUST SU ALITALIA-WINDJET - MOSCIA RACCOLTA PER I BTP ITALIA - CONCORDIA, 15 MLN DI COSTI DIRETTI PER COSTA - IL FISCO RIBADISCE IL DEBITO DI MARADONA - FUGA DI CAPITALI IN SVIZZERA…

1 - SPAGNA: FITCH TAGLIA RATING DA A A BBB, OUTLOOK NEGATIVO
Radiocor - Fitch ha abbassato di 3 livelli il rating sovrano della Spagna, portandolo da 'A' a 'BBB' con outlook negativo. La decisione - spiega una nota - e' stata presa a fronte di una serie di fattori a cominciare dal probabile costo per il bilancio pubblico derivante dalla ristrutturazione e ricapitalizzazione del sistema bancario spagnolo, costo stimato ora da Fitch a circa 60 miliardi di euro, pari al 6% del Pil (contro i 30 miliardi previsti inizialmente), ma che potrebbe salire a 100 miliardi di euro, pari al 9% del Pil, se lo scenario si aggravasse rispetto alle previsioni.

Il riassetto delle banche dovrebbe inoltre far salire il rapporto debito/pil fino al 95% nel 2015. L'agenzia prevede inoltre che la Spagna resti in recessione oltre che nel 2012, anche nel 2013, mentre in precedenza si attendeva per il prossimo anno una ripresa.

2 - SPAGNA: JUNCKER, SE CHIEDERA' AIUTO PER LE BANCHE LO AVRA'
Radiocor - 'La Spagna finora non ha avanzato alcuna richiesta di aiuto finanziario ma se cio' avverra' sara' evidentemente fatto'. Cosi' si e' espresso il presidente dell'eurogruppo Jean Claude Juncker rispondendo alle domande dei giornalisti. Juncker ha aggiunto che 'non e' il momento ne' di avanzare ne' speculare sulle cifre' relative alle necessita' di capitale delle banche spagnole.

3 - MERKEL: CI VORRANNO ALCUNI ANNI PER RISOLVERE SITUAZIONE
(LaPresse/AP) - "Ci vorranno alcuni anni per rimettere le cose a posto". Così il cancelliere tedesco Angela Merkel nella conferenza congiunta da Berlino con il premier britannico David Cameron. Mentre molti colleghi chiedono di prendere misure immediate per risolvere la crisi dell'euro, Merkel ha invitato l'Europa a intraprendere un percorso graduale verso l'unione politica e ha notato che una crisi sviluppata nei dieci anni di esistenza dell'euro non può essere risolta dall'oggi al domani. Non sarà il solo vertice del 28 giugno tra i leader europei, ha aggiunto, a risolvere i problemi del continente.

4 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 433 PUNTI, CALA PRESSIONE SU SPAGNA
(LaPresse) - Chiude sui livelli di ieri a 433 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, con il rendimento dei decennali italiani al 5,7%. Cala invece fino a 477 punti dai 495 di ieri il differenziale tra Bonos e Bund a 10 anni con il tasso dei decennali di Madrid al 6,08%.

5 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO POSITIVA, STRAPPA RCS, FRENA GENERALI
(LaPresse) - A portare in alto la Borsa di Milano nel pomeriggio di scambi ci ha pensato la Cina che ha deciso di tagliare i tassi dopo quattro anni. E ad allontanarla dai massimi sono state le parole del presidente della Fed, Ben Bernanke, che ha lanciato un allarme: la crisi europea porta gravi rischi anche per gli Usa. Alla fine Piazza Affari chiude lontana dai massimi intraday (Mib a 13.702,66) ma comunque in rialzo, con l'indice Ftse Mib che guadagna lo 0,88% a 13.545,32 punti e il Ftse All-Share che sale dello 0,93% a 14.501,32 punti.

La Banca centrale cinese ha abbassato il costo del denaro di un quarto di punto per contenere gli effetti di un rallentamento della sua economia. Bernanke ha invece denunciato i rischi che possono arrivare dall'Europa, sostenendo che la Fed è comunque pronta a intervenire se l'attività economica statunitense si indebolisce. Sul mercato obbligazionario del debito dell'eurozona positivi i risultati delle aste di Francia e Spagna, con quest'ultima che è riuscita a pagare tassi sui decennali al 6%, sotto il valore dei suoi Bonos sul mercato secondario.

Dal bilaterale tra il premier britannico, David Cameron, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, è uscita un'esortazione ai partner europei ad agire presto contro la crisi usando gli strumenti disponibili. In questo contesto, chiusura sopra la parità per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra sale dell'1,18% a 5.447,79 punti, il Dax di Francoforte avanza dello 0,82% a 6.144,22 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dello 0,42% a 3.071,16 punti. A Madrid, l'indice Ibex sale dello 0,3% a 6.438,1 punti e ad Atene il Ftse Athex 20 rimbalza del 3,73% a 177,54 punti.

A Milano misto l'andamento dei bancari. Sulla parità a 2,79 euro rimane Unicredit. Salgono Intesa Sanpaolo (+0,53% a 1,132 euro), Ubi Banca (+1,93% a 2,536 euro), Banco Popolare (+0,7% a 1,007 euro), Bper (+2,12% a 3,85 euro) e Popolare Milano (+1,93% a 0,3548 euro). Debole invece Banca Montepaschi (-0,18% a 0,2241 euro). Dopo la sfiducia a Giovanni Perissinotto come ceo, frena per la prima volta Generali (-1,12% a 9,25 euro). Il primo azionista Mediobanca mostra invece ancora una crescita del 3,05% a 3,308 euro.

Tra gli altri titoli del Mib in leggero calo Impregilo (-0,06% a 3,498 euro) dopo l'annuncio delle dimissioni del vicepresidente Carlo Buora e del consigliere Antonio Talarico. Buona la vena di Telecom Italia (+1,57%), Ferragamo (+4,6%), Prysmian (+3,19%), Saipem (+4,41%), Exor (+2,13%), Fiat (+1,05%), Fiat Industrial (+2,5%) e Finmeccanica (+2,18%). Fuori dal paniere principale nella scuderia Ligresti chiude sulla parità Fonsai (0,9975 euro), sale leggermente Premafin (+0,28%) e brilla Milano Assicurazioni (+8,42% a 0,282 euro). Tonico anche Unipol (+1,72% a 18,95 euro). Vola Rcs Mediagroup che nel pomeriggio ha confermato dopo le indiscrezioni di stampa che per la vendita di Flammarion al gruppo Gallimard le negoziazioni in esclusiva sono "in fase avanzata"

6 - FED: BERNANKE, PRONTI AD AGIRE SE CRISI EURO PEGGIORA
Radiocor - La Federal Reserve resta pronta ad agire per proteggere l'economia Usa se la crisi dell'euro peggiorera'. Lo ha dichiarato il presidente della banca centrale statunitense, Ben Bernanke, in una testimonianza di fronte alla commissione economia congiunta del Congresso. Le tensioni in Europa, ha aggiunto, pesano sulle esportazioni americane, sulle imprese e sulla fiducia dei consumatori.

7 - GENERALI: S&P, CREDITWATCH NEGATIVO PER INCERTEZZA DOPO CAMBIO A.D.
Radiocor - Standard and Poor's ha messo in creditwtch con implicazioni negative il rating di Generali a causa dell'incertezza causata dal cambio d i ceo che avviene 'in un contesto difficile'. In una nota l'agenzia indica che la rimozione di Giovanni Perissinotto dalla carica e la proposta di nominare come successore Mario Greco e' 'un evento che ha provocato incertezza sulla futura direzione strategica di Generali e potrebbe impedire alla compagnia di reagire rapidamente alle sfide strategiche'.

8 - PRADA: VOLA L'UTILE A 121MLN (+110%) NEL I TRIM, +47,9% RICAVI
Radiocor - Ricavi e margini in gran crescita e oltre le attese per il gruppo Prada nei primi mesi del 2012. Nel primo trimestre 2012, terminato per la societa' lo scorso 30 aprile, i ricavi consolidati sono migliorati del 47,9% (+41,5% a cambi costanti) a 686,7 milioni di euro e l'ebitda del 77,2% a 200,1 milioni (con un'incidenza sul fatturato del 29,1%). L'utile netto e' volato del 110,9% a 121,7 milioni. La generazione di cassa ha consentito di finanziare gli investimenti del periodo, pari a 55,3 milioni, e di migliorare la posizione finanziaria netta a 122,4 milioni.

9 - BPM: BONOMI E MONTANI, VECCHIA GESTIONE MIOPE E INSIPIENTE
ANSA) - Un nuovo piano industriale "entro metà luglio" e una tornata di "promozioni interne sulla base di criteri esclusivamente meritocratici" per chiudere definitivamente con la gestione "miope e insipiente" di Massimo Ponzellini, l'ex presidente di Bpm agli arresti domiciliari dallo scorso 29 maggio. Sono gli strumenti annunciati dal presidente del Cdg di Piazza Meda Andrea Bonomi, azionista con l'8,6% della banca, e dal consigliere delegato Piero Luigi Montani in una lettera inviata ai dipendenti a 8 mesi dalla chiusura dell'era Ponzellini. Proprio oggi il Gip di Milano ha confermato i domiciliari per il manager accusato di associazione a delinquere e corruzione per finanziamenti sospetti con un giro di presunte mazzette da 5,7 milioni di euro.

Nell'inchiesta è indagato anche l'ex direttore generale Enzo Chiesa. Bonomi e Montani si sono rivolti ai dipendenti sottolineando la "netta discontinuità" del nuovo vertice rispetto ad un recente passato fatto di "condotte" che "stanno avendo ricadute estremamente negative sul nostro istituto, soprattutto dal punto di vista reputazionale". Nella lettera i due capi azienda sottolineano "il durissimo lavoro che è stato fatto fino a questo momento", ma indicano nel contempo che "Bpm presenta ancora rilevanti problematiche anche di natura consociativa e clientelare, con cui la nuova gestione è costretta a scontrarsi spesso".

Dopo le prime nomine, che hanno interessato la direzione risorse umane, affidata all'ex Banco Popolare Giovanni Rossi e la direzione mercato, in mano all'ex McKinsey Iacopo De Francisco, "altri nuovi manager - almeno tre - faranno presto il proprio ingresso nella nostra squadra", spiegano Bonomi e Montani, precisando però che si tratta di ingressi "non finalizzati a colonizzare" la banca ma al contrario per "contribuire nell'adeguata valorizzazione delle ottime professionalità presenti in azienda".

Dunque, proseguono i due, "contestualmente alla presentazione del piano industriale, che avverrà entro il 15 luglio - vogliamo dare il via a una serie di promozioni interne che avverranno naturalmente sulla base di criteri esclusivamente meritocratici". Quanto al piano, invece, sarà "rivoluzionario" ed avrà "grandi obiettivi di crescita, ma soprattutto punterà a un'importante inversione di rotta". Infine un occhio alla reputazione stessa dell'istituto, con l'avvio, in contemporanea con il piano e con le promozioni, di una "importante campagna di comunicazione".

10 - ALITALIA:ISTRUTTORIA ANTITRUST SU ACQUISIZIONE WINDJET
(ANSA) - L'Antitrust ha avviato un'istruttoria per verificare se l'acquisizione di WindJet da parte di Alitalia "sia in grado di eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza".Per il Garante l'operazione determina, tra l'altro, una sovrapposizione fra le attività delle compagnie compagnie su 9 rotte nazionali.

11 - BTP ITALIA: TASSO ANNUO REALE RESTA AL 3,55%, SOTTOSCRITTO PER 1,74MLD
radiocor - Nessuna limatura al rialzo da parte del Tesoro per il tasso annuo reale del BTp Italia c he e' rimasto al 3,55%, quello minimo garantito annunciato lo scorso 1 giugno. Lo comunica il ministero dell'Economia al termine del collocamento del titolo che ha visto sottoscrizioni per quasi 1,74 miliardi, frutto di 44.688 contratti. Per il titolo a 4 anni indicizzato all'indice FOI (Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati) al netto dei tabacchi, che ha godimento 11 giugno 2012 e scadenza 11 giugno 2016, gli interessi saranno pagati in due cedole semestrali. Il regolamento dell'operazione e' fissato lo stesso giorno del godimento del titolo. Domani il Tesoro, conclude la nota, fornira' indicazioni qualitative circa le caratteristiche della domanda.

12 - COSTA CROCIERE:15MLN COSTI DIRETTI DISASTRO GIGLIO PER LA COMPAGNIA
Radiocor - L'incidente navale piu' costoso mai accaduto. Cosi' viene definito nel corso dell'assemblea degli azionisti del 26 marzo scorso dal presidente Pier Luigi Foschi il naufragio della Costa Concordia, secondo il verbale della riunione consultato da Radiocor. L'incidente, avvenuto il 13 gennaio scorso al largo del Giglio, ha provocato 32 vittime. E in termini di costi diretti o indiretti, non coperti dall'assicurazione, verra' a costare alla societa' circa 15 milioni di euro. Una cifra considerevole, ma comunque inferiore ai 19 milioni di euro che peseranno sul bilancio 2012 della societa' dall'incidente della Costa Allegra, avvenuto a fine febbraio al largo dell'oceano Indiano.

L'incidente alla Costa Concordia, si legge sul verbale dell'assemblea, 'sara' considerato probabilmente come l'incidente navale piu' costoso mai successo al mondo (tra il valore della nave stessa, coperto dagli assicuratori, corpo e macchine e d il P&I (Protection & indemnity insurance, ndr) che copre la respo nsabilita' civile e conto terzi. Gli assicuratori dovrebbero pagare tutti i danni', inclusa la perdita totale della nave (constructive total loss) 'in quanto l'ammontare dei danni eccede il valore assicurato della nave'. Nell'esercizio chiuso a novembre 2011, che non incorpora gli effetti dell'incidente, Costa Crociere ha registrato un utile d'esercizio di pertinenza di gruppo di 431,98 milioni di euro, in calo del di circa il 17% dai 504 milioni dell'anno precedente.

13 - AGENZIA DELLE ENTRATE: MARADONA DEVE AL FISCO 37,423 MILIONI
Radiocor - Il debito di Diego Armando Maradona nei confronti del fisco italiano e' di 37.423.399,31 euro. Lo rende noto l'Agenzia delle Entrate, che, con proprio comunicato diramato in data odierna, interviene nel contenzioso col 'Pibe de Oro' con alcune precisazioni.

'La Commissione Tributaria Provinciale di Napoli con la sentenza 321/17/12 - si legge nel comunicato con riferimento alle notizie emerse ieri - ha confermato in pieno la legittimita' della pretesa tributaria dell'Agenzia delle Entrate e dell'operato dell'Agente della riscossione Equitalia Sud, per quanto riguarda gli avvisi di accertamenti emessi per gli anni dal 1985 al 1990 nei confronti di Diego Armando Maradona. Tale debito e' stato integralmente riconosciuto come dovuto per l'importo di 37.423.399,31 euro e cioe' per l'importo maturato alla data di presentazione del ricorso.

L'importo, quindi, non ha subito alcuna riduzione o annullamento parziale. I residui debiti contestati dal sig. Maradona riguardavano, invece, quattro cartelle per un totale di 3.148,53 euro, relative a imposte di registro per atti giudiziari e tre bolli auto'.

14 - SVIZZERA, RISERVE IN VALUTA STRANIERA BALZATE DEL 28% A MAGGIO
(LaPresse/AP) - Le riserve in valuta estera della Svizzera sono cresciute di più di un qurto rispetto al mese scorso per i tentativi della Banca centrale di contrastare l'apprezzamento del franco svizzero. Alla fine di maggio l'istituto centrale elvetico ha calcolato 303,8 miliardi di franchi (252,9 miliardi di euro) in valuta straniera, il 28% in più rispetto ai 237,6 miliardi di franchi del mese precedente. Gli acquisti della Banca centrale svizzera servono a mantenere il tasso minimo di cambio verso l'euro. La Svizzera ha avviato un programma per mantenere l'euro a 1,20 franchi.

 

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