LA FRANCIA STRACCIA IL CONTRATTO DEI BENETTON E GENTILONI VOLA A PARIGI PER DIFENDERE I LORO AFFARI - CARIGE NON PAGA GLI INTERESSI DEL BOND. HA FACOLTÀ DI FARLO, MA È UN SEGNALE DI DIFFICOLTÀ

1.SUSSURRI & GRIDA

Dal “Corriere della Sera

 

GENTILONI A PARIGI AL CASELLO DI ECOMOUV

Paolo Gentiloni Paolo Gentiloni

Parigi e Roma vanno d'amore e d'accordo, soprattutto nella comune spinta per un'Europa più attenta alla crescita e agli investimenti. Come hanno ribadito ieri i due ministri degli Esteri Laurent Fabius e Paolo Gentiloni. Ma sul tavolo del loro primo incontro c'era anche un dossier ben più spinoso, che invece divide i due Governi e si sta trasformando in un vero e proprio caso diplomatico: quello del contratto con la società Ecomouv', detenuta al 70% da Autostrade, che la Francia ha semplicemente deciso di stracciare.

 

Cercando, in malafede, di ribaltare colpe e responsabilità. Gentiloni assicura di aver affrontato la questione con fermezza, sottolineando che «c'è un contratto, c'è un accordo, c'è un quadro giuridico chiaro e l'Italia si aspetta che vengano rispettati». A maggior ragione da «un Paese amico». Purtroppo, come dice il proverbio, a volte è proprio dagli amici che bisogna guardarsi. (m.mou.)

 

GILBERTO BENETTON GILBERTO BENETTON

MOSSI&GHISOLFI CEDE ALLE LUSINGHE DI TPG

Doveva quotarsi ad Honk Kong ma poi le condizioni dei mercati avevano consigliato prudenza. E ora M&G Chemicals, la controllata della chimica del colosso piemontese Mossi&Ghisolfi, ha scelto la strada dell'alleanza azionaria con uno dei giganti del private equity, cioè Tpg, l'ex-Texas Pacific Group.

 

Quest'ultimo metterà sul piatto circa 300 milioni di dollari per il 25% di M&G Chemicals, uno dei leader di mercato nella produzione di resina Pet, di cui è terzo produttore al mondo, utilizzata per bottiglie delle bibite e imballaggi: operazione, finalizzata sotto la supervisione dell'advisor Rothschild, che segna un importante investimento per il fondo e che fornirà all'azienda piemontese ulteriori risorse per lo sviluppo internazionale. Più o meno quanto M&G Chemicals doveva raccogliere con l'Ipo a Hong Kong. (C.Fe.)

 

2.PARTERRE

Da “Il Sole 24 Ore”

 

BANCA CARIGE BANCA CARIGE

MEDIOBANCA «RISTRUTTURA» L'ASSETTO DI FERROVIAL

Non sempre il passaporto conta. Giocando fuori casa, Mediobanca è riuscita a mandare a segno una complessa operazione su Ferrovial, blue chip del listino madrileno, che ha richiesto oltre tre mesi di lavoro. Si trattava in sostanza di trovare il modo di consentire un riassetto delle quote della famiglia Del Pino che controlla il 40,7% del gruppo infrastrutturale, liberando azioni che non erano disponibili.

 

La soluzione è stata trovata ricorrendo a una struttura derivata che ha permesso a Rafael Del Pino di cedere sul mercato il 3,11% di Ferrovial, detenuto indirettamente tramite un'altra scatola familiare diversa dalla holding di controllo. Con un collocamento-lampo, chiuso nel giro di tre ore in joint con Morgan Stanley, Mediobanca ha venduto il pacchetto per 346 milioni (sconto del 5,2%), consentendo a Rafael di rilevare la quota del fratello nella holding di controllo. (A.Ol.)

 

GIUNTI ALLARGA LA RETE E PREPARA LO SBARCO IN SPAGNA

Papa BergoglioPapa Bergoglio

( giu.fer. ) Chi ha detto che i libri di carta sono in crisi e il loro destino è segnato? Giunti non solo prevede di chiudere l’anno con ricavi in crescita del 3%, ma continua ad aprire nuove librerie: 12 quest’anno (2 entro fine mese), 15 l’anno prossimo. Per un numero totale (a fine 2014) di 175 librerie, in tutta Italiane, soprattutto in provincia, e a gestione diretta. L’obiettivo? Lanciare un nuovo modello per integrare lettura tradizionale e digitale, grazie all’accordo ufficializzato ieri con Amazon per distribuire in esclusiva nel canale librerie (con l’eccezione di Hoepli a Milano) l’e-reader Kindle e Kindle Paperwhite.

 

Inoltre le librerie Giunti realizzeranno, con il supporto tecnologico di Amazon, un negozio online dove i lettori avranno accesso ai prodotti venduti su Amazon.it, oltre che a libri e Cd e Ddv. Il vantaggio? Guadagnare punti Giunti da spendere poi nelle librerie fisiche. Ma la strategia di sviluppo passa anche attraverso l’internazionalizzazione: «Da tempo cerchiamo di fare acquisizioni sul mercato inglese e spagnolo, e ora siamo in trattativa con una casa editrice in Spagna», anticipa il ceo di Giunti Martino Montanarini.

 

CARIGE SALTA IL BOND

mediobanca nagelmediobanca nagel

( s. rig. ) Si moltiplicano i segnali di difficoltà in casa della Carige, una delle due banche italiane bocciate nei recenti esami della Bce. Carige – presieduta da Cesare Castelbarco ( foto ) e attesa da un sostanzioso aumento di capitale stimato in circa 500 milioni – ha deciso di non pagare la cedola di interessi di un bond da complessivi 160 milioni, in scadenza il 4 dicembre.

 

La decisione, prevista nel regolamento del prestito e quindi perfettamente legittima, evidenzia una difficoltà della banca genovese non sanata né dalle prospettive dell’arrivo di un Cavaliere Bianco (si è tornato a parlare di Andrea Bonomi e della sua Investindustrial), né dall’accordo con il fondo Apollo per la cessione delle due compagnie assicurative. L’obbligazione (8,338% perpetual subordinated fixed/floating rate , con codice Isin Xs0400411681) è stata emessa nel 2008, ed è diffusa tra i risparmiatori che sono destinati a rimanere a bocca asciutta.

 

OSPEDALE MIULLI, VIA AL CONCORDATO

ferrovie dello statoferrovie dello stato

( m. ger. ) I creditori hanno dato il via libera al salvataggio del Miulli di Acquaviva delle Fonti, uno dei più antichi ospedali italiani che fa capo al Vaticano. La struttura, da sempre gestita senza fini di lucro dalle autorità religiose, ha rischiato il crac per 200 milioni di debiti. Con i debiti «congelati» la gestione ha rimesso in carreggiata l’ospedale, tornato in equilibrio economico.

 

Ora l’accordo con i creditori: il 90% ha dato l’ok al concordato. Saranno rimborsati al 35% del loro credito, aumentabile in base alle future performance economiche dell’ente. L’ultimo passaggio atteso è l’omologa da parte del giudice fallimentare. All’inizio, quando il fallimento era più che un’eventualità, i vertici dell’ospedale chiesero in una lettera indirizzata a Papa Francesco «licenza di presentare al Tribunale di Bari un piano di concordato e proposta di pagamento ai creditori». Le origini del Miulli risalgono al 1158. Oggi è il quarto istituto regionale con 600 posti letto, 21 sale operatorie, 1.250 dipendenti.

 

 

3.FALSE ASSUNZIONI ALLE FS PAGANDO OTTOCENTO EURO”

ferrovie dello stato 1ferrovie dello stato 1

Da “La Stampa - Attenzione: sono false le informazioni apparse sul web per pubblicizzare una presunta selezione in vista di 800 assunzioni del gruppo Fs, previo versamento di denaro. Lo denunciano in una nota le stesse Ferrovie: «Si tratta di una truffa perpetrata ai danni del gruppo Fs e degli utenti della rete». La truffa è particolarmente odiosa perché mira a spremere denaro ai disoccupati.

 

«In nessun caso il gruppo Fs ha mai chiesto denaro per l’accsso a selezioni e a candidature per posti di lavoro» dice la nota. Per presentare candidature in modo da essere considerati dal gruppo Fs in caso di esigenze di personale, è necessario compilare il modulo online su www.fsitaliane.it, sezione «Lavora con noi-Invia il tuo CV», senza il versamento di alcuna somma di danaro. [r. e.]

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?