GLI ARABI SE NE FREGANO DEI LEGHISTI DEL VARESOTTO: ADDIO MALPENSA, L’ALITALIA CON-TURBANTE PUNTERÀ SU LINATE - MARONI: “SARÀ GUERRA” (SAI CHE PAURA)

Antonella Baccaro per il "Corriere della Sera"

«Nessuno si sogni di chiudere Malpensa!». Cosa avrà mai saputo il governatore lombardo, Roberto Maroni, da indurlo oggi a scendere precipitosamente a Roma per difendere lo scalo varesino, caro alla Lega e futura base di lancio dell'Expo 2015? È mai possibile - come ha detto il presidente leghista - che la compagnia emiratina Etihad, una volta acquistata Alitalia, possa «chiudere Malpensa?».

Tecnicamente è impossibile, ma qualcosa di vero c'è: l'ipotesi che avanza però non è che lo scalo inaugurato nel 1998 possa essere messo in liquidazione dagli arabi. Ma piuttosto che venga marginalizzato dal rilancio del suo vero competitore: Linate. Carte non ce ne sono, lo diciamo subito. Ma fatti sì. Vediamo tutti i punti che poi congiungeremo in un disegno.

Primo: nel nuovo piano di cui Alitalia sta discutendo con Etihad la prima correzione che verrà eseguita è una riduzione drastica dei voli sulla rotta Milano-Roma. Nella sfida tra treno e aereo, il primo si è mostrato più competitivo: inutile insistere. A Linate dunque si liberano alcuni preziosissimi slot (fasce orarie) a disposizione di Alitalia.

Secondo: Etihad ha già fatto shopping in Europa, ad esempio ha acquisito il 29% della tedesca Air Berlin e il 33% della svizzera Darwin Airlines, ribattezzata Etihad Regional. Focalizziamoci su queste.

Terzo: Lufthansa, la compagnia tedesca, lunedì scorso ha minacciato di ricorrere all'Antitrust contro Alitalia perché l'ingresso di Etihad configurerebbe un aiuto di Stato. La prospettiva che il ricorso venga esperito con successo è risicata perché l'Antitrust europeo non può intervenire se l'acquirente è extraUe.

Ma il nervosismo di Lufthansa è motivato da due circostanze: Etihad le ha dichiarato guerra in casa acquisendo due compagnie che operano nell'area di riferimento tedesca. L'intento è quello di drenare il ricco traffico di quel bacino che adesso fa capo agli hub di Lufthansa e portarlo verso quello di Abu Dhabi per farlo volare verso est. Ma non basta: Lufthansa finora ha raccolto il traffico del Nord Italia verso i propri hub attraverso lo scalo di Linate e se ne è servito per alimentare i propri intercontinentali.

Adesso proviamo a unire i punti. Etihad acquisisce Alitalia e sicuramente conferisce un ruolo a Fiumicino (di cui l'amministratore delegato James Hogan ha negato di voler acquisire una quota, e in effetti altre acquisizioni di scali non ne risultano).

Roma al centro di una rete che dovrebbe essere composta da una dose costante rispetto all'attuale di voli sul territorio italiano che alimenteranno il nostro hub (caleranno quelli su Milano); una buona dose di voli internazionali, cioè di medio raggio, con cui sarà data battaglia ai voli delle compagnie low cost, cui si andranno a contendere i ricchi contributi che gli scali oggi offrono loro in esclusiva. Una parte dei voli infine dovrebbe essere intercontinentale: in particolare saranno prevedibilmente rafforzati quelli che vanno oltre l'Atlantico e verso l'Africa.

Fin qui Fiumicino. Ma Linate? Etihad non vuole rinunciare al ricco traffico del Nord Italia per farlo confluire a Abu Dhabi e portarlo a est. Ma finora lo scalo più amato dai milanesi (e non solo) era ingolfato per la prevalenza della Milano-Roma e dominato dai francesi e dai tedeschi che lo hanno utilizzato per riempire i propri hub e alimentare i propri intercontinentali.

Il pensiero di puntare su Malpensa non sembrerebbe sfiorare gli arabi, almeno non quelli di Etihad (mentre quelli di Emirates, che hanno una strategia diversa, lì sono riusciti a ottenere la deroga per volare direttamente negli Usa). Così ora a guadagnarci potrebbe essere Linate, grazie alla possibilità di riutilizzare alcuni slot.

E, se non bastasse, si dice che Etihad avrebbe chiesto di togliere il tetto ai voli e liberalizzare le destinazioni. Se la mossa riuscisse, Lufthansa verrebbe colpita per la seconda volta ma a perderci sarebbe anche Malpensa.

Che futuro si preparerebbe per questo scalo alla vigilia dell'Expo 2015, sapendo che il piano di Etihad comincerà a essere applicato proprio l'anno prossimo? A essere spiazzata è la Sea, la società che gestisce sia Linate che Malpensa. Ma la materia è incandescente anche per il governo che dovrà riuscire a salvare Alitalia senza dare l'impressione di affossare Malpensa.

Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ieri ha assicurato che «il piano di sviluppo di Alitalia non potrà trascurare e non potrà che dare benefici a tutto il sistema Paese, anche al Nord, e a Malpensa». Ma non ha detto come.

 

 

james hogan james hogan Roberto Maroni e Umberto Bossi a Pontida ROBERTO MARONI AEROPORTO MILANO MALPENSA EDOARDO BARALDI - LETTA ETIHADMario Mauro e Maurizio Lupi AEROPORTO DI LINATElufthansa aerei

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