GRECIA E GERMANIA AMMAZZANO LE BORSE: MILANO -2,7%, FRANCOFORTE -1,9%, ATENE -4,3% - LO SPREAD CHIUDE A 424, GIÙ LE BANCHE - AD ATENE L’INCONTRO (SENZA TSIPRAS) PER UN GOVERNO DI COALIZIONE - MERKEL: PER LA GRECIA È MEGLIO RESTARE NELL’EURO - FITCH: L’USCITA DISORDINATA DANNEGGEREBBE ITALIA E SPAGNA - PINI (FONSAI): “IL PATTO RCS È ORMAI UN CADAVERE” - CUCCHIANI: “INTESA NON LAVORA CON SATOR E PALLADIO SU FONSAI” - PASSERA: FIDUCIA A ORSI? SEGUIREMO LE INDAGINI - FASTWEB PERDE PEZZI - A2A, 9 BANCHE PER EDIPOWER…

1 - BORSA, LA GIORNATA: GERMANIA A GRECIA AFFONDANO MERCATI
(LaPresse) - Stavolta è la virtuosa Germania a far tremare i mercati finanziari. Il voto amministrativo in Nordreno-Westfalia ha sancito la sconfitta della Cdu della cancelliera, Angela Merkel, bocciando di fatto la sua linea di austerity e promuovendo i socialdemocratici. La Borsa di Milano reagisce aprendo la settimana con una seduta in deciso ribasso, con l'indice Ftse Mib che perde il 2,74% a 13.660,87 punti e il Ftse All-Share mostra un calo del 2,64% a 14.699,22 punti.

Pesa tuttavia ancora la Grecia, dove non si scioglie il nodo sul futuro politico del Paese. Il presidente della Repubblica, Karolos Papoulias, in contrerà stasera i vertici dei principali partiti politici per tenatare un'ultima disperata mediazione per un governo di unità nazionale che consenta ad Atene di ricevere gli aiuti concordati con Ue e il Fmi, scongiurando il rischio di un'uscita dall'eurozona. In questo contesto, chiusura negativa per le principali Borse europee.

L'indice Ftse 100 di Londra perde l'1,97% a 5.465,52 punti, il Dax di Francoforte lascia l'1,94% a 6.451,97 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo del 2,29% a 3.057,99 punti. A Madrid, l'indice Ibex cede il 2,66% a 6.809,4 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 registra un tonfo del 4,27% a 221,78 punti. Tensione anche sul mercato obbligazionario, con lo spread Btp-Bund a 10 anni schizzato poco sotto 430 punti base e quello Bonos-Bund in area 480 punti.

A Milano tra le banche rimane sopra la parità soltanto Mps (+1,33% a 0,2432 euro), mentre cadono Banco Popolare (-2,5% a 0,975 euro), Bper (-2,89% a 4,026 euro), Popolare di Milano (-3,67% a 0,3416 euro), Intesa Sanpaolo (-3,55% a 1,033 euro), Mediobanca (-2,16% a 3,164 euro), Ubi Banca (-2,72% a 2,432 euro) e Unicredit (-4,91% a 2,674 euro).

Tra gli altri titoli del listino principaae, pesanti Mediolanum (-6,96% a 2,888 euro), Prysmian (-4,43% a 11,21 euro), Telecom Italia (-4,68% a 0,7945 euro), Fiat (-4,21% a 2,776 euro), Finmeccanica (-4,21 a 2,776 euro) e Autogrill (-3,98% a 7,485 euro). Tonfo anche per Enel Green Power (-5,15% a 1,271 euro). Vola invece A2A (+4,5% a 0,5455 euro). L'utility lombarda ha comunicato oggi che un sindacato di 9 banche si è impegnato a sottoscrivere con la sua controllata Delmi un contratto di finanziamento di 1.250 milioni di euro, finalizzato all'esecuzione da parte di Delmi dell'operazione di acquisizione di Edipower e del rimborso del prestito soci attualmente in capo alla stessa Edipower.

Fuori dal paniere principale, affonda Fonsai (-6,76%) e contiene le perdite Unipol (-0,14%). Nel giorno dei conti al primo trimestre, Mondadori cede il 2,09% a 1,077 euro. La casa editrice paga l'utile in calo del 52% a 2,4 milioni di euro.

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 424 PUNTI
(ANSA) - Lo spread Btp-Bund chiude a 424 punti base - dopo aver superato quota 430 - con il rendimento del 10 anni italiano al 5,70%. Il differenziale la carta decennale spagnola e tedesca termina a 476,9 punti base (rendimento dei Bonos al 6,23%) e quello della Francia a 137,2.

3 - GRECIA, LEADER PARTITI ARRIVATI A INCONTRO CON PRESIDENTE
(LaPresse/AP) - I leader dei principali partiti greci sono arrivati all'incontro con il presidente della Repubblica Karolos Papoulias. Il vertice è stato convocato per cercare di formare un governo di coalizione.

Partecipano ai colloqui i leader di Nuova democrazia, Pasok e Sinistra democratica. Il partito conservatore Nuova democrazia ha vinto le elezioni del 6 maggio, ma non ha ottenuto abbastanza voti per poter governare da solo. Il partito di sinistra radicale Syriza, arrivato secondo, si è rifiutato di far parte di una coalizione e ha chiesto di cancellare o rinegoziare i termini dell'accordo di salvataggio internazionale. Nuova democrazia e il partito socialista Pasok potrebbero formare un governo senza Syriza, ma il piccolo partito Sinistra democratica, necessario per ottenere la maggioranza, insiste che una simile coalizione sarebbe ingestibile. Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, ha rifiutato di partecipare ai colloqui di oggi

4 - GRECIA: SCHAUEBLE,PIU' TEMPO AD ATENE? NON VEDO COSA SIA CAMBIATO
Radiocor - 'Non vedo che cosa sia cambiato dalle elezioni' nella situazione dell'economia greca. E' stata questa la risposta del ministro delle f inanze tedesche Wolfgang Schaueble ai giornalisti che gli hanno chiesto se fosse possibile dare piu' tempo ad Atene per realizzare le riforme e il consolidamento del bilancio. Cio' al fine di permettere la formazione di un governo con una sicura maggioranza in Parlamento.

5 - GERMANIA: MERKEL, POLITICA EUROPEA NON CAMBIA PER SCONFITTA
Radiocor - La politica europea tedesca non cambiera' per effetto della pesante sconfitta subita dalla Cdu, il partico cristiano-democratico di Angela Merkel, alle elezioni regionali nel Land della Renania del Nord-Vestfalia. Lo ha assicurato il cancelliere tedesco, Angela Merkel: 'Non ci saranno conseguenze sul lavoro in Europa', ha detto Merkel durante una conferenza stampa, ribadendo che 'non ci sono contraddizioni tra una politica di bilancio solida e la crescita'.

Il Cancelliere ha, tuttavia, aggiunto di voler andare incontro all'opposizione per quanto riguarda il 'fiscal compact' e ha detto di essere 'molto rilassata' circa le elezioni politiche in programma nel 2013, ammettendo, tuttavia, che il risultato delle elezioni nel Land e' stato 'una sconfitta dolorosa e amara'.

6 - MERKEL, PER ATENE MEGLIO RIMANERE IN EUROZONA
(ANSA) - "Credo che per la Grecia sia meglio restare nell'eurozona". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, parlando oggi davanti agli studenti di una scuola di Berlino. La cancelliera si è detta preoccupata per la situazione.

7 - MIN.ESTERI BELGIO, ATENE FUORI DA EURO UNA CATASTROFE
(ANSA) - Una "catastrofe" per la Grecia che esporrà l'Eurozona al "rischio contagio": questa la valutazione del ministro degli Esteri belga ed ex ministro delle Finanze Didier Reynders sull'ipotesi di uscita di Atene dall'euro. Piuttosto, per Raynders, per aiutare la Grecia bisogna procedere alla concessione di prestiti a lungo termine e a tassi ridotti, sull'esempio di quanto fatto dal Fmi con la Turchia. "Ci vorranno 15-20 anni prima che il Paese riesca a rimettere in piedi la sua economia. I programmi a due-tre anni non bastano". Anche per Raynders comunque "sta ai greci decidere del loro destino".

8 - GRECIA, FITCH: CON USCITA DA EURO DANNI AD AZIENDE ITALIA E SPAGNA
(LaPresse) - Un'uscita "disordinata" della Grecia dall'eurozona potrebbe "danneggiare" le imprese di tutta Europa, in particolare in Spagna, Portogallo e Italia. Lo scrive in una nota l'agenzia di rating Fitch, che parla di possibili downgrade sul merito di credito delle aziende europee. Secondo Fitch, tuttavia, "un'uscita ordinata, con misure politiche efficaci, avrebbe una ricaduta limitata e confinata alla periferia" dell'area della moneta unica.

9 - RCS: PINI, IL PATTO ORMAI E' UN CADAVERE
Radiocor - 'Il patto di sindacato ormai e' un cadavere'. Cosi' Massimo Pini, rappresentante di Fonsai nel patto Rcs, a margine della relazione annuale della Consob. A chi gli chiedeva se Fonsai intende lasciare il patto, Pini ha risposto: 'noi fra un po' non ci saremo piu', saranno i bolognesi a prendere decisioni'.

10 - FONSAI: VEGAS, RISPOSTA A QUESITO UNIPOL POTREBBE SLITTARE
Radiocor - 'Non so se ce la facciamo domani, potrebbe slittare'. Cosi' il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, a margine della Relazione annuale dell'autorita', replicando a chi gli chiedeva se la risposta al quesito di Unipol sull'esenzione dall'opa per la galassia Ligresti potesse arrivare gia' domani.

11 - FONSAI, CUCCHIANI: NOI CON SATOR-PALLADIO? ASSOLUTAMENTE NO
(LaPresse) - "No, assolutamente". Lo ha detto il ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, a un giornalista che gli chiedeva se l'istituto di credito intende appoggiare l'offerta dei fondi Sator e Palladio per il riassetto di Fonsai. "Ci sono alcune operazioni - ha aggiunto - a cui partecipano alcune banche che hanno un ruolo".

12 - CONSOB: NAPOLITANO, RELAZIONE CATASTROFISTICA? NON MI E' PARSO
Radiocor - 'Non mi e' parso'. Ha risposto cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a chi gli chiedeva se la relazione del presidente d ella Consob, Giuseppe Vegas, non fosse stata troppo catastrofista. La dittatura dello spread? 'E' un modo di dire', ha sottolineato il Capo dello Stato.

13 - PASSERA: CESSIONE ANSALDO BREDA? FAVOREVOLE A SUO SVILUPPO
(LaPresse) - "Sono favorevole allo sviluppo di quell'azienda". Così il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ai giornalisti che gli chiedevano se è favorevole o contrario alla cessione di Ansaldo Breda, parlando a margine di un convegno a Montecitorio.

14 - FINMECCANICA, PASSERA: FIDUCIA AD ORSI? SEGUIREMO RISULTANZE INDAGINI
(LaPresse) - "Seguiremo molto attentamente le risultanze delle indagini". Così il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ai giornalisti che gli chiedevano se è confermata la fiducia nei confronti dell'amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, indagato dalla procura di Napoli per corruzione internazionale e riciclaggio in relazione a presunte tangenti pagate nel 2011 al gruppo dell'azienda, Agusta Westland, di cui Orsi era a.d., per la vendita di 12 elicotteri Aw-101 all'India. "Abbiamo già detto - ha aggiunto Passera a margine di un convegno a Montecitorio - che non si può mettere in difficoltà l'azienda".

15 - PASSERA: DECRETO SEPARAZIONE ENI-SNAM? CHIUDIAMO VELOCEMENTE
(LaPresse) - "Chiudiamo velocemente, quello è sicuro". Così il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ai giornalisti che gli chiedevano se il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri per la separazione di Eni da Snam approderà questa settimana in Cdm.

16 - FASTWEB: ACCORDO COI SINDACATI PER CESSIONI RAMI A HUAWEI E VISIANT
Radiocor - Fastweb ha concluso l'accordo coi sindacati per la cessione di tre rami d'azienda a Huawei Technologies e a Visiant Next, controllata da Visiant Contact, con decorrenza dal primo luglio. Lo ha annunciato a Radiocor Giorgio Serao della segreteria nazionale Fistel Cisl. La dismissione coinvolge circa 700 lavoratori. I sindacati di categoria (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni) hanno concordato il percorso con l'azienda, dopo una lunghissima trattativa, nella notte fra sabato e domenica scorsa.

I due rami destinati al gruppo cinese delle telecomunicazioni Huawei, con circa 100 lavoratori, sono 'Field network & creations & operations' e 'Network integration'. E' coinvolto personale di Bari, Bologna, Catania, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Sesto Fiorentino, Torino. Al gruppo italiano Visiant, e' destinato invece il ramo d'azienda Customer Care & Customer Base management, che impiega circa 600 dipendenti a Bologna, Catania, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino.

17 - IREN: SOCI PUBBLICI SPACCATI SU CEDOLA, PER DELRIO 'COLPA DI GENOVA'
Radiocor - La compagine azionaria pubblica di Iren si spacca in assemblea sul dividendo con i Comuni di Reggio Emilia, Piacenza e Parma (circa il 19% del capitale) che vota contro la proposta del cda, comunque approvata grazie al voto favorevole di Fsu, la holding di Torino e Genova cui fa capo il 36% del capitale. 'Dare un dividendo cosi' (16 milioni in tutto, ndr) non ha senso: o non si dava per nulla oppure bisognava aumentarlo - sottolinea a margine dell'assemblea Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e presidente dell'Anci - Siamo delusi, bisognava dare un segnale ai piccoli azionisti. Torino era d'accordo con noi, ma Fsu ha votato in questo modo per l'intransigenza di Genova'.

'Abbiamo perso un'occasione', ha aggiunto Delrio con riferimento anche alla mozione, non votata da Fsu, per abbassare gli emolumenti dei manager. Riguardo le indiscrezioni su una possibile fusione con Acegas-Aps (l'utility di Trieste e Padova), il sindaco di Reggio Emilia ha precisato: 'Iren e' una s ocieta' sana, abbiamo contatti con altre aziende e anche con loro. Io e Piero Fassino abbiamo abbiamo visto piu' volte, per questo, i sindaci di Trieste e Padova, ora pero' dobbiamo guardare ai numeri'.

18 - EDISON, A2A: COSTITUITO SINDACATO BANCHE SU FINANZIAMENTO PER EDIPOWER
(LaPresse) - A2A comunica che un sindacato di 9 banche si è impegnato a sottoscrivere con la sua controllata Delmi un contratto di finanziamento di 1.250 milioni di euro, finalizzato all'esecuzione da parte di Delmi dell'operazione di acquisizione di Edipower e del rimborso del prestito soci attualmente in capo alla stessa Edipower. E' quanto si legge in una nota dell'utility lombarda, che sottolinea che "la somma degli impegni complessivamente assicurati dalle banche del sindacato ha superato di gran lunga l'ammontare richiesto". Il closing del finanziamento è atteso entro la fine del mese corrente.

19 - OPEL, CEO STRACKE ANNUNCIA PIANI PER RISOLLEVARE L'AZIENDA
(LaPresse/AP) - L'amministratore delegato della casa automobilistica tedesca Opel, Karl-Friedrich Stracke, ha presentato oggi un piano per rimettere in sesto la compagnia. Il progetto prevede nuove esportazioni in Australia, Nord Africa, Sud America, Medioriente e l'avvio di operazioni in Cina, Russia e Turchia. La compagnia, che fa parte della General Motors, mira anche a spostare parte della produzione Chevrolet in Germania, per approfittare della capacità degli stabilimenti, problematica fra le principali per la Opel.

Stracke ha poi spiegato che la nuova versione della Astra verrà prodotta in due stabilimenti su turni di 24 ore al giorno. Al momento, viene realizzata in tre impianti in due soli turni. L'ad ha poi dichiarato la disponibilità di Opel ad aprire nuove alleanze come quella che ha recentemente stretto con il gruppo Peugeot Citroen. È stato infine annunciato che la compagnia tedesca si atterrà agli accordi presi in precedenza, che prevede di non chiudere alcuno stabilimento almeno fino alla fine del 2014.

 

angela_merkelIL PRESIDENTE PAPOULIAS ACCOGLIE SAMARAS TSIPRAS E SAMARAS VENIZELOS E SAMARAS Wolfgang SchaeublePAPADEMOS E ANGELA MERKEL MASSIMO PINIGIUSEPPE VEGASCUCCHIANICORRADO PASSERA GIUSEPPE ORSIFASTWEBEDISON GetContentANGELA MERKEL CON OPERAI OPEL

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