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I RISPARMIATORI NON RISPARMIANO VISCO: PROTESTA DAVANTI A BANKITALIA DI UN GRUPPO DI TRUFFATI DALLE BANCHE DEL CRAC: ''PAGHI CHI HA SBAGLIATO? ALLORA PAGHI BANKITALIA!'' - TRA I MANIFESTANTI APPARE IL GRILLINO DI BATTISTA: ''UN'ISTITUZIONE CHE NON PUÒ VIGILARE, VISTO CHE È PROPRIETÀ DELLE BANCHE''

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Clarida Salvatori per www.corriere.it

 

È iniziata poco dopo le 10 la protesta del Comitato vittime del salvabanche, contro il Governo e Bankitalia, per i danni provocati ai risparmiatori dal provvedimento. Circa 200 le persone che si sono radunate in via Nazionale, a Roma, davanti al Palazzo delle Esposizioni. Con l’intento di spostarsi davanti a palazzo Koch, sede della Banca d’Italia. «Ci sentiamo raggirati e truffati», dicono. E chiedono i rimborsi integrali dei risparmi e le dimissioni del governatore Ignazio Visco, per il mancato controllo.

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GLI SLOGAN

I manifestanti sono arrivi «armati» solo dei loro slogan: «Siamo truffati e non falliti»; «I pesci piccoli vanno in galera, quelli grandi vanno in crociera»; «Per mano violenta dello Stato è morta la fiducia nel risparmio; e ancora «Il risparmio ucciso dal terrorismo finanziario»; «Ladri, bancarottieri e truffatori hanno i loro santi protettori»; «La mia vita=zero»; «I nostri soldi presi dalle banche sono scomparsi nei paradisi fiscali».

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LE ACCUSE

Il comitato delle vittime, affiancato da Adusbef e Federconsumatori, punta il dito contro via Nazionale, accusata di non aver vigilato adeguatamente nei confronti della «truffa» e chiede l’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quale garante della Costituzione, a tutela del risparmio. Il comitato si rivolge anche a Papa Francesco. Intanto le associazioni dei consumatori hanno annunciato che presenteranno un’interrogazione parlamentare.

 

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LA LETTERA AL PONTEFICE

«Confidiamo in Lei, caro Papa Francesco, per aiutarci a far comprendere a governanti sordi e ciechi, a tecnocrati, cleptocrati europei di Troika e Bce che stanno portando il mondo verso la catastrofe,che non può essere il paradigma dell’arbitrato affidato a foglie di fico a restituirci la dignità, ma il risarcimento integrale dei nostri beni espropriati». Recita così la lettera inviata al Papa dal Comitato vittime salvabanche. «Un risarcimento integrale - spiegano ancora nella missiva - per riconquistare la fiducia tradita da un sistema bancario avido, per poter continuare a confidare nella funzione di una politica nobile».

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Nella lettera il Comitato e i consumatori ricordano il «tragico suicidio di Luigino», il pensionato di Civitavecchia che si è tolto la vita dopo aver perso i suoi risparmi nel fallimento di banca Etruria, e chiedono udienza al Papa «per rappresentare le nostre sofferenze dopo che sono stati cancellati, con un colpo di penna, sacrifici di intere generazioni a 130.000 famiglie di Banca Marche, Popolare Etruria, CariChieti, CariFerrara».

 

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DI BATTISTA TRA I MANIFESTANTI

L’esponente del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, ha incontrato i manifestanti davanti la sede della Banca d’Italia, a Roma, dove si sta svolgendo un sit-in di protesta di alcuni risparmiatori danneggiati. «La Banca d’Italia - ha detto il pentastellato - deve vigilare ma non può farlo perché è controllata dalle banche. Insomma, è in conflitto di interessi come la famiglia Boschi. Per quanto riguarda invece il ministro Padoan - ha continuato Di Battista -, ultimamente ha detto tante menzogne, una fra tutte quella sul Fondo interbancario: abbiamo un documento che dimostra che il Fondo proponeva di intervenire su Banca Etruria».

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