unione europea italia europa

IDEONA DELLA BCE – PER EVITARE LE CRISI BANCARIE E LE CORSE ALLO SPORTELLO A FRANCOFORTE PENSANO DI CONGELARE I DEPOSITI – ANCHE QUELLI SOTTO I 100 MILA EURO CHE, PER LEGGE (BAIL IN), NON DOVREBBERO PARTECIPARE AL SALVATAGGIO DEGLI ISTITUTI – PARE CHE LA FURBATA VENGA DALLA GERMANIA…

 

Antonio Grizzuti per La Verità

 

MERKEL MURALES DI FRONTE ALLA BCE FRANCOFORTE

C' è un documento, pubblico ma nascosto tra le pieghe della Rete, che potrebbe cambiare il volto del sistema bancario europeo e riservare cattive sorprese (tanto per cambiare) ai correntisti italiani. La vicenda parte a febbraio di quest' anno, quando il Consiglio dell' Unione europea e il Parlamento europeo chiedono alla Banca centrale europea un parere sulla modifica di alcune normative bancarie.

 

Tra queste vi è la Bank recovery and resolution directive (Brrd), la procedura che disciplina la gestione delle crisi bancarie, oggetto di revisione entro il prossimo anno. La Brrd prevede che in caso di dissesto o rischio di dissesto di un istituto l' autorità di risoluzione possa ricorrere al bail in (salvataggio interno). Una procedura che chiama, in ordine di proprietà, azionisti, obbligazionisti e correntisti della banca a rimetterci di tasca propria per coprire le perdite della banca stessa.

 

CODE SPORTELLO BANCARIO

Fino a oggi, la normativa ha messo al riparo i titolari di depositi inferiori ai 100.000 euro dal bail in e da qualsiasi altro tipo di intervento coatto. Una tutela sancita dalla stessa Brrd, che riconosce a questa tipologia di risparmi una funzione sociale ed economica. Proteggere questa classe di risparmi è «un dovere e una responsabilità degli organi sociali delle banche», ha affermato durante un convegno svoltosi lo scorso anno all' Università La Sapienza di Roma il direttore dell' Unità di risoluzione e gestione delle crisi di Banca d' Italia, Stefano De Polis.

 

«La crisi finanziaria ha confermato, inequivocabilmente, come carenze di governance possano tradursi in situazioni di crisi in grado di pregiudicare la stabilità», ha quindi puntualizzato il dirigente, mettendo il focus sulla necessità di una vigilanza improntata al «buon funzionamento del sistema bancario e finanziario a cui è strettamente funzionale la protezione del risparmio».

SIMBOLO EURO FRANCOFORTE BCE

 

Nella pratica però, quando si tratta di salvare il sistema, le belle parole di De Polis vanno a farsi benedire. Nel testo firmato dal governatore Mario Draghi e titolato Opinione della Bce sulle modifiche al quadro di gestione delle crisi bancarie dell' Unione, datato 8 novembre scorso e e scaricabile qui (https://goo.gl/reSxMh), si paventa infatti l' introduzione di una sorta di pre bail in, un periodo straordinario e limitato nel tempo (si parla di cinque giorni lavorativi) durante il quale tutti gli sforzi sono concentrati a «prevenire il grave deterioramento del bilancio di un istituto di credito».

 

Secondo la Bce la moratoria dovrebbe servire a dare tempo alle autorità competenti per definire la procedura di risoluzione e prendere delle decisioni formali. Durante questo periodo transitorio, al fine di massimizzare l' efficacia degli interventi, la Bce si attribuisce dei «super poteri», compreso quello di «autorizzare il prelievo di importi limitati ai titolari dei depositi garantiti».

 

SPORTELLO BANCARIO

Da questa morsa non si salverebbero dunque nemmeno i correntisti i cui risparmi versati in banca sono oggi protetti dalle leggi nazionali e comunitarie. Scorrendo il testo la Bce spiega come intende agire a livello normativo. Per prima cosa suggerisce di emendare l' articolo 2(1)(101) della Brrd introducendo espressamente la possibilità da parte dell' autorità competente di «esercitare il potere di sospendere taluni pagamenti». Successivamente, all' articolo 30a(3), Francoforte stralcia dall' elenco dei rapporti esclusi da tale sospensione proprio i depositi garantiti, cioè quelli inferiori ai 100.000 euro.

 

Nella parte riservata ai commenti, la Bce osserva che si potrebbe obiettare che un' eventuale «corsa agli sportelli da parte dei correntisti titolari dei depositi garantiti non dovrebbe provocare un danno alla banca perché essi risultano protetti dalla tutela». «Tuttavia», si legge nel documento, «in pratica è possibile che dal momento in cui il fallimento dell' istituto risulti imminente, un cospicuo numero di correntisti decidano di prelevare i propri fondi immediatamente, per evitare l' incorrere in possibili interruzioni nel servizio bancario o semplicemente perché hanno perso fiducia nel meccanismo di garanzia dei depositi».

 

SPORTELLO BANCARIO

Qualora si decidesse di escludere i depositi garantiti, gli interventi preventivi rischierebbero di risultare controproducenti. «Il tentativo di evitare una corsa agli sportelli produrrebbe al contrario proprio questo effetto», spiega la Bce, dal momento che l' attivazione della moratoria «metterebbe in guardia i depositanti tutelati circa la forte possibilità che la banca fallisca o sia in procinto di fallire». Una circostanza, che penalizzerebbe soprattutto gli istituti più grossi.

 

sabine lautenschlaeger

L' introduzione di una moratoria piace soprattutto alla Germania e non serve un grosso sforzo di fantasia per immaginare che dietro al testo della Bce si nascondano forti pressioni tedesche. Il consigliere esecutivo della Bce, Sabine Lautenschlaeger, ha guarda caso difeso proprio l' introduzione di questo strumento, dichiarandosi stupita «da quante persone ne sono così spaventate». L' esponente tedesca del direttorio ha concordato sull' opportunità di un tale provvedimento sui pagamenti con Elke Koenig, anch' essa tedesca e presidente del Single resolution board, che ha criticato le eccezioni applicate ai depositi quando si tratta di bloccare una fuga di capitali da una banca: «O si tratta di uno strumento con ampia copertura oppure non serve».

 

SPORTELLO BANCARIO

Secondo Marco Zanni, eurodeputato membro del gruppo Enl, «se non ci sarà opposizione da parte delle governo italiano e di Bankitalia, le norme sono destinate a diventare legge nel silenzio generale». Il tentativo da parte della Bce di stendere la sua longa manus sui depositi garantiti non può fare a meno di sollevare dubbi di legittimità su più fronti. Lampante la contraddizione con le norme in vigore che tutelano i depositi inferiori ai 100.000 euro e che rappresentano una conquista importante per i consumatori. Ma non si tratta solo di questo.

 

In gioco c' è anche la difesa della proprietà privata e del diritto di poter disporre dei propri soldi. Che fine farebbero infatti la «sana e prudente gestione» sbandierata dalla Banca d' Italia e la tutela del risparmio sancita dalla Costituzione?

Ultimi Dagoreport

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…