fabio barchiesi dario scannapieco claudio costamagna cristiana procopio federico vecchioni giovanbattista fazzolari

CHI COMANDA IN CDP? - NELLA TORNATA DI NOMINE IN ARRIVO NELLA CDP A TRAZIONE FAZZOLARI, UN RUOLO PARTICOLARE SEMBRA AVERLO UNA “FILIERA” CHE PARTE DAL DUPLEX COLDIRETTI-BONIFICHE FERRARESI E FINISCE A SCANNAPIECO, CEO DI CDP - PER IL FONDO DI INVESTIMENTO ITALIANO È IN POLE POSITION CRISTIANA PROCOPIO, MANAGER DI UNA SOCIETÀ FINANZIARIA DI CLAUDIO COSTAMAGNA, CHE PUÒ CONTARE SUL VICE DI SCANNAPIEGO, FABIO BARCHESI, E SU FEDERICO VECCHIONI, AD DEL COLOSSO AGRICOLO BONIFICHE FERRARESI, LEGATO A COLDIRETTI E CARO A PALAZZO CHIGI, CHE POSSIEDE IL 25% DEL QUOTIDIANO "LA VERITA'"...

DARIO SCANNAPIECO

Carlo Di Foggia per “il Fatto quotidiano”

 

Chi comanda nella Cassa depositi e prestiti? Un indizio ce lo dà la tornata di nomine in arrivo.

 

Oggi una riunione in tandem con Palazzo Chigi avvierà l’iter per la spartizione dei vertici di alcune controllate del braccio statale nell’economia.

 

In teoria sono state ingaggiate società specializzate nel vagliare i curriculum. In pratica, tutto si decide in un groviglio di rapporti in cui la Coldiretti conta più dei cacciatori di teste.

CDP EQUITY

 

La prima curiosità è che nessuno ne parla, eppure nella lista c’è Cdp Equity, la controllata che gestisce gli investimenti nelle partecipazioni azionarie – da Ansaldo a Fincantieri, a Webuild – e che a sua volta controlla le Sgr, le società che gestiscono i fondi in cui Cdp investe centinaia di milioni pubblici, tra cui il Fondo italiano di investimento (FII) e Cdp Ventures capital. Insomma, un pezzo di potere reale.

 

CLAUDIO COSTAMAGNA

Lato Cdp, la partita pare affidata al neo-vicedirettore generale Fabio Barchiesi, il terminale per queste faccende grazie alle deleghe di peso affidategli dall’ad Dario Scannapieco: risorse umane, comunicazione (quindi la pubblicità), e soprattutto l’“equity”, cioè gli investimenti.

 

Protagonista di una scalata fulminea partita dall’istituto di medicina dello Sport, grazie ai buoni uffici del boss del Coni, Giovanni Malagò, Scannapieco l’ha chiamato nello staff su indicazione di Mario Draghi. Barchiesi l’ha ricambiato garantendogli la riconferma con Meloni grazie ai rapporti con il braccio destro della premier, Giovanbattista Fazzolari.

 

Cristiana Procopio

La seconda curiosità è che nessuno vuol spiegare i criteri usati.

 

In Cdp Equity potrebbe essere riconfermato Francesco Mele.

 

Per il Fondo di Investimento Italiano, invece, è data in pole position Cristiana Procopio, gradita a Barchiesi.

 

Procopio è manager di Cc&soci, piccola boutique finanziaria che nel 2024 ha fatturato 3 milioni. Ora viene scelta per guidare un fondo pubblico che gestisce asset per 4 miliardi. Com’è possibile?

 

 

Perché Cc&soci non è una società qualsiasi: è di Claudio Costamagna, ex presidente operativo di Cdp, banchiere amico di Prodi e Renzi (che lo nominò alla Cassa), uomo di grandi relazioni e un curriculum sterminato. E in buoni rapporti con Barchiesi.

 

bonifiche ferraresi in valdichiana

Costamagna caldeggia l’arrivo di Procopio (che ha conosciuto in Cdp, dove si occupava di equity) e dovrebbe ottenerlo grazie ai buoni uffici di Federico Vecchioni, ad di Bonifiche Ferraresi (BF), colosso agricolo e salottino finanziario legatissimo a Coldiretti con cui Cdp ha una certa consuetudine.

 

Nel 2017 fu Costamagna a portare la Cassa nell’azionariato di Bonifiche, perché – era la vulgata – l’agricoltura è un settore “strategico”.

 

Talmente strategico che nel 2022 (con Scannapieco) la quota viene ceduta. Cdp però non rescinde il legame anzi, proprio tramite il Fondo di Investimento, si affretta a investire decine di milioni in un nuovo fondo “Agri & Food” con BF, che si fa aiutare per la raccolta da Procopio e dalla Cc&soci.

 

federico vecchioni

Per dare l’idea dell’intreccio, Costamagna è azionista della Arum, la società di Vecchioni che è il secondo azionista di Bonifiche ferraresi, cioè la società dove Costamagna aveva spinto Cdp a investire poco prima e con cui fa affari ora.

 

E infatti in cosa investe oggi Cdp Equity? Sempre nella galassia BF.

 

A inizio maggio ha rilevato, insieme al fondo Trilantic, la Diagram, polo agritech fondato da Bonifiche Ferraresi, che ne deteneva ancora il 20%.

 

È una delle poche operazioni fatte da Cdp nel 2025 (valore complessivo: 400 milioni).

ettore prandini vincenzo gesmundo

 

Perché farlo? Perché è “strategica”, ovviamente. “Diagram è destinata a diventare un attore chiave del Piano Mattei, la strategia del governo per gli investimenti in Africa”, ha spiegato Scannapieco.

 

In effetti BF ha già ottenuto un pezzo del Piano Mattei, per la gioia di Coldiretti, che oggi di fatto esprime il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, il quale al tavolo nomine sponsorizza Procopio per conto di FDI...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni - foto lapressefrancesco lollobrigida ettore prandinifabio barchiesimaurizio belpietro la verita

federico vecchioni DARIO SCANNAPIECOclaudio costamagna di cdp

Ultimi Dagoreport

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)