
SPROFONDO TEDESCO – IN GERMANIA AD AGOSTO LA PRODUZIONE INDUSTRIALE È CALATA DEL 4,3% RISPETTO AL MESE PROCEDENTE E HA RAGGIUNTO IL LIVELLO PIU’ BASSO DAL 2005 – A PESARE È SOPRATTUTTO IL TRACOLLO DEL SETTORE AUTOMOTIVE (-18,5%). PER QUESTO IL CANCELLIERE MERZ VUOLE FAR SLITTARE LO STOP AI MOTORI A COMBUSTIONE IMPOSTO DALL’UE DAL 2035, PER AIUTARE LA RIPRESA DEI COLOSSI AUTOMOBILISTICI COME VOLKSWAGEN…
Estratto dell’articolo di Isabella Bufacchi per “Il Sole 24 Ore”
La produzione in Germania nel 2025 sta andando peggio delle attese ma per il governo Merz la crescita del Pil nel 2026 e nel 2027 sarà migliore del previsto. È in chiaroscuro il quadro dell’economia tedesca, che dopo due anni di recessione nel 2023 e nel 2024 non riesce a prendere slancio [...]
Ieri Destatis, l’ufficio federale di statistica, ha registrato ad agosto un calo del 4,3% della produzione di industria, edilizia e fornitori di energia rispetto al mese precedente, segnando la peggiore contrazione dal marzo 2022 dopo lo scoppio della guerra ingiustificata della Russia in Ucraina: un cedimento dovuto principalmente all’automotive (-18,5%) che è il settore che pesa di più sulla produzione industriale e che sarà al centro di una riunione oggi tra governo e imprese.
PRODUZIONE INDUSTRIALE IN GERMANIA
Il Financial Times ha rincarato la dose negativa di queste statistiche, depurando i dati dai crolli della produzione industriale registrati ai tempi della grande crisi finanziaria nel 2008 e del picco della pandemia nel 2020: al netto di queste due crisi, la produzione tedesca è caduta in agosto a un livello che non si vedeva dal 2005.
Ieri, intanto, il governo federale ha rivisto all’insù le previsioni per il 2026 portando il rialzo del Pil a +1,3% nel 2026 contro l’1% dei pronostici primaverili del precedente governo provvisorio.
Questo miglioramento non è trainato dalla domanda interna o dalle esportazioni (in lievissimo aumento) ma dalla crescita degli investimenti, tra i quali quelli in attrezzature, ovvero macchinari e veicoli, che dovrebbero crescere del 6,5% l’anno prossimo e del 5,5% l’anno successivo.
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Il dato sulla produzione industriale di agosto, che è andato molto peggio di quanto gli economisti interpellati da Reuters prevedevano (-4,3% contro -1% e dopo il +1,3% di luglio), sottolinea le difficoltà nelle quali si trova l’economia tedesca, che attende non soltanto stimoli fiscali ma anche un’accelerazione sulle riforme strutturali.
friedrich merz e donald trump alla casa bianca foto lapresse 3
La ripresa economica da un lato è frenata dall’avvio lentissimo della nuova coalizione del governo federale, formato da due partiti in seria difficoltà nei sondaggi, e dall’altro lato è proiettata verso il turbo del maxi-stimolo fiscale pluriennale, da 1.000 miliardi, da spendersi in infrastrutture, difesa, clima.
Quel meno 18,5% della produzione dell’industria dell’auto in agosto su luglio peserà oggi come un macigno al vertice tra il cancelliere, membri del governo e i rappresentanti dell’industria sotto la regia dell’associazione Vda.
PRODUZIONE INDUSTRIALE IN GERMANIA
Le sfide aperte per il settore di punta dell’industria manifatturiera in Germania sono numerose e di queste si discuterà: trasformazione verso i veicoli elettrici, alto costo dell’energia, turbolenze geopoliche accentuate dall’amministrazione Trump e concorrenza cinese. Il governo Merz, che non vorrebbe ricorrere in maniera massiccia a nuovi sussidi, deve definire la linea da portare a Bruxelles su se e come ammorbidire i requisiti Co2 e la scadenza del 2035 per le auto a combustione, e il futuro di auto ibride e e-fuel.