CINEMA SOTTO UN TRENO - L’ACCORDO TRA NTV E MEDUSA PER I FILM IN PRIMA VISIONE NELLE CARROZZE SMONTEZEMOLATE MANDA SU TUTTE LE FURIE I GESTORI DELLE SALE - “VENUTO AL MONDO” DI CASTELLITTO E’ USCITO IN CONTEMPORANEA NEI CINEMA E NEI VAGONI - SI TEME LA FUGA DAI CINEMA E UN BUON BUSINESS PER LA PIRATERIA - MA PER GLI ESPERTI DEL WEB E’ VERO IL CONTRARIO: MEGLIO AMPLIARE I CANALI DI DISTIBUZIONE “REGOLARI”…

Alessandro Longo per Repubblica.it

Il nuovo film di Sergio Castellitto, Venuto al Mondo, si è guadagnato un curioso record: è al tempo stesso protagonista di un esperimento online e di una polemica mai vista prima. Questa vede contrapposte le sale cinematografiche, la Medusa Film e Ntv, la nuova azienda di trasporto ferroviario che gestisce i treni Italo.

Venuto al Mondo, il film con Penelope Cruz, è infatti - dall'8 novembre - il primo a essere disponibile sulle carrozze Italo, via internet, in contemporanea con l'uscita nelle sale. I passeggeri possono vederlo nelle carrozze Smart, su tv lcd a 19 pollici, tramite la connessione banda larga presente sul treno. E non è finita: dal 15 ci sarà anche la prima visione di Il Sole Dentro di Paolo Bianchini; dal 29 dicembre arriverà Una Famiglia Perfetta di Paolo Genovese.

Sono il risultato di un accordo tra Ntv e Medusa, facendo infuriare le sale cinematografiche. Le associazioni dell'esercizio cinematografico, Anec, Fice e Acec hanno chiesto "l'immediata sospensione dell'iniziativa", scrivono in una nota, giudicandola "inappropriata e fonte di grave turbativa del mercato". Che cosa temono, le sale? Molte cose. Che quest'anteprima rubi spettatori nelle sale e, persino, che favorisca la pirateria.

Le sale sono sempre state durissime contro le violazioni delle "finestre temporali", quei rigidi intervalli di tempo che, secondo gli accordi di settore, devono passare tra l'uscita di un film al cinema e la distribuzione del dvd. Nel 2005 sono scese sul piede di guerra per l'anteprima del film The Interpreter (con Nicole Kidman), sui cellulari di 3 Italia, e per protesta l'hanno boicottato nelle sale. È inverosimile che allora temessero di perdere qualche spettatore per colpa dei cellulari (tanto più considerata la bassa qualità degli schermi, all'epoca). Così come adesso non sono spaventate tanto dalle anteprime sui treni, ma piuttosto temono che questa novità costituisca un precedente verso la scomparsa delle finestre temporali. Verso un futuro, insomma, in cui su internet - e non solo nei treni - i film saranno disponibili sempre in contemporanea con le sale.

D'altro canto, l'Italia sconta un ritardo: la videoteca di film online è scarna, rispetto ai Paesi anglosassoni. Sono circa 1.400 quelli disponibili sulle varie piattaforme per comprare o noleggiare il file del film via internet: Cubovision, ChiliTv, Film is Now, Net-Movie (di Mediaworld), tra gli altri. Contro le decine di migliaia di Netflix e Amazon On Demand, accessibili però solo agli utenti americani.

Così si arriva al paradosso che alcuni classici italiani anni '50 sono disponibili solo negli Usa e non da noi sui siti legali: per esempio Riso Amaro o la Donna del Fiume. La colpa è di «accordi di esclusiva richiesti dai distributori italiani e che solo ora cominciano a decadere», dice a Repubblica.it Riccardo Tozzi, presidente di Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali): "Da un lato le nuove forme di utilizzazione, via internet, vanno sperimentate. E' il futuro inevitabile. Dall'altro, però, vanno concordate con le associazioni e con gli esercenti".

Ma gli esperti non condividono tanta prudenza. "La colpa della crisi dell'industria cinematografica è proprio nella miopia delle finestre temporali. Nella incapacità di guardare al futuro e nella mancanza di coraggio nello sperimentare nuovi modelli di distribuzione e di business", accusa l'avvocato esperto di diritto online Guido Scorza, sui blog dell'Espresso . È d'accordo l'esperto di internet Stefano Quintarelli: "L'industria del cinema in Italia è saldamente aggrappato al secolo scorso", dice, criticando la polemica delle sale contro Ntv.

La tesi di Scorza e di Quintarelli è che non solo è inutile frenare le nuove piattaforme distributive su internet, ma è persino dannoso per lo stesso cinema. Il solo effetto è favorire la pirateria: l'utente che non ha tempo di vedere un certo film in sala, se non può comprarlo su internet lo scaricherà illegalmente. Per poi vederlo, magari, sul treno con il proprio computer portatile. L'alternativa che si pone l'utente, così, non è tra andare in sala e vedere il film sul treno. Ma tra usare una copia legale o una illegale. Allora tanto vale andare incontro alle sue esigenze, facendogli trovare un'offerta legale di film dove gli serve averla.

 

Giampaolo Letta Giampaolo Letta LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO MONTEZEMOLO E IL TRENO ITALO RICCARDO TOZZI EMILE HIRSCH IN VENUTO AL MONDO DI CASTELLITTO

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