L’ACCORDO AL VERTICE UE FA CORRERE LE BORSE - MILANO +2,67% (VOLANO LE BANCHE, +6% INTESA E NON FA PREZZO UNICREDIT) - LO SPREAD CALA A 366 - IL “TAGLIO DEI CAPELLI” AL DEBITO GRECO VALE 100 MLD - IL BISOGNO DI RICAPITALIZZAZIONE DELLE BANCHE COSTA 106 MLD (L’ITALIA 14,7) - LA DOPPIA FACCIA DI MEDIOBANCA SU BPM (NEGARE L’INTERESSE E PIAZZARE TRE FEDELISSIMI) - DON VERZÈ RINGRAZIA I CONSIGLIERI EMARGINATI - L’ENEL FA I CONTI (FULVIO) ALLA ROBIN TAX - IL SAMBA DI DIGITAL BROS…

1. BTP: IN APERTURA SPREAD CON BUND IN CALO A 366 PUNTI BASE
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
- Avvio di seduta in calo per lo spread tra Btp e Bund all'indomani del vertice Ue sulla crisi finanziaria dove il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha illustrato il piano per la crescita italiana. Il differenziale di rendimento tra Italia e Germania sulla scadenza decennale e' a 366 punti base, in flessione rispetto alla chiusura di ieri a 388 punti base.

2. BORSA: SPRINT EUROPA, +2,67% MILANO DOPO VERTICE UE...
Radiocor
- Avvio in vivace rialzo per le Borse europee dopo il vertice Ue. Il Ftse Mib sale del 2,67%, Parigi del 2,4% e Francoforte del 3,3%. Volano le azioni bancarie, nonostante la prospettiva di nuovi aumenti di capitale. Intesa Sanpaolo segna un rialzo del 6%. UniCredit non riesce a fare prezzo. Bene anche Fiat (+4%) nell'attesa dei conti.

3. AVVIO SPRINT IN EUROPA, FRANCOFORTE +3,5% E PARIGI +3,7% *
(TMNews)
- Avvio in deciso rialzo per le Borse europee dopo l'intesa sulle misure anticrisi nell'Ue. In apertura di seduta Francoforte guadagna il 3,49%, Parigi il 3,72% e Londra il 2,06%.

4. BORSA: ASIA CORRE CON BANCHE E MATERIE PRIME...
(ANSA)
- Seduta record che porta le borse asiatiche ai massimi delle ultime sette settimane dopo che l'Europa, in una vera e propria maratona salva-Euro, ha trovato un accordo su un pacchetto completo di misure anti-crisi. Non smettono di correre i prezzi delle materie prime con rame, zinco e nickel saliti di oltre il 2 per cento e con il petrolio in rialzo del 2,2 per cento. Tra i titoli finanziari, Mitsubishi Ufj Financial ha guadagnato il 4,8%, Sumitomo Mitsui Financial il 4,2 per cento. Bene anche i titoli dell'export con Mazda in rialzo del 3,1%, Sony del 3,5% a Tokyo, Esprit del 5,3%, Li&Fung del 2% a Hong Kong.

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. - Tokyo +2,04% - Hong Kong +2,23% (seduta in corso) - Shangahi +0,45% (seduta in corso) - Taiwan +0,39% - Seul +1,46% - Sidney +2,49% - Mumbai chiusa per festivit... - Singapore +2,35% - Bangkok +1,43% - Giakarta +1,33% (seduta in corso).

5. MORNING NOTE: L'AGENDA DI GIOVEDI' 27 OTTOBRE...
Radiocor
- CDA - Cir, Cofide, Eni, Fiat, Fiat Industrial, Indesit Company, Piaggio & C., Edf.

Milano: Milan Leadership Forum 2011 organizzato da London Business School. Partecipano, tra gli altri, Federico Ghizzoni , a.d. UniCredit; Vincenzo Boccia, vice presidente Confindustria; Fabio Sattin, presidente Private Equity partners; Lucrezia Reichlin, chair Economics Faculty London Business School.

Cernobbio (Co): si concludono i lavori dell'International Participants Meeting di Expo 2015.

New York: Cerimonia di consegna del premio Gei Award 2011. Partecipa, tra gli altri, Emma Marcegaglia, presidente Confindustria.

6. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- CRISI: Lettera del governo all'Ue. Licenziamenti piu' facili. Positivo il primo giudizio europeo sugli impegni (dai giornali). Tremonti prende le distanze: 'Quella lettera non e' mia'. E i ribelli Pdl meditano il blitz (La Repubblica, pagina 4). 'Tre attacchi ai lavoratori, e' ora di mobilitarsi con Cisl e Uil', parla Susanna Camusso, segretario generale della Cgil (La Repubblica, pagina 7). Il premier e Tremonti mai cosi' distanti tra accuse e richieste di dimissioni (Il Corriere della Sera, pagina 9).

'Non e' un tabu' ma questa proroga resta troppo vaga, sbagliano i sindacati a protestare', intervista a Pietro Ichino (La Stampa, pagina 9). L'ira di Tremonti: non potremo mantenere quelle promesse (La Stampa, pagina 12). 'Scelte politiche forti, cosi' usciremo dalla crisi', parla Vincenzo Boccia, vicepresidente di Confindustria (Il Resto del Carlino-Qn, pagina 28). Banche: pre-intesa a Bruxelles (Il Sole 24 Ore, pagina 1-8-9)

BARILLA: Asia e Brasile nel mirino, intervista a Paolo Barilla, vice presidente dell'omonimo gruppo (Il Sole 24 Ore, pagina 27)

BPM: completa le nomine, pieni poteri a Chiesa. Aumento di capitale, oggi board sul prezzo (Il Sole 24 Ore, pagina 37). Chiesa resta alla guida, ma non sara' ad (La Repubblica, pagina 30). Bpm gela Bankitalia, Chiesa resta (Il Corriere della Sera, pagina 35). Bpm avanti senza capoazienda (La Stampa, pagina 39)

LUXOTTICA: nuovo bond sul mercato Usa (Il Sole 24 Ore, pagina 37)

EDISON: vertice a Parigi, Edf e A2A sono piu' vicine (Il Sole 24 Ore, pagina 39). Edf fa un passo indietro sull'Opa (La Repubblica, pagina 31). Sul tavolo Edf-A2A anche una proroga (Il Corriere della Sera, pagina 36). A2A e Iren provano a compattarsi per trattare con Edf (Il Messaggero, pagina 25)

RETELIT: piccoli soci contro il Cda (Il Sole 24 Ore, pagina 40)

TLC: 'Oggi inizia la nuova Nokia'. Intervista al ceo Stephen Elop (Il Sole 24 Ore, pagina 43)

AMPLIFON: cresce la presenza sui mercati. Intervista all'ad Franco Moscetti (Il Giornale, pagina 22)

7. CRISI: ACCORDO CON LE BANCHE SU HAIRCUT DEL 50% SU DEBITO GRECO...
Radiocor
- Dopo ore e ore di trattativa i governi Eurozona hanno raggiunto l'accordo con le banche per un 'haircut' del 50% sul debito sovrano greco che lo alleggerira' di cento miliardi. Cio' ha permesso di sbloccare il negoziato tra i governi sul rafforzamento del Fondo salva-stati (Efsf), che sara' dotato di una capacita' di leva di circa mille miliardi e di dare il via libera politico all'avvio della trattativa con la Grecia per il secondo prestito di circa 100 miliardi da concludere entro l'anno.

8. BANCHE: BISOGNO DI RICAPITALIZZAZIONE 106 MLD,ITALIA 14,7 MLD...
Radiocor
- Il bisogno di ricapitalizzazione delle 30 banche europee sotto il tiro dei governi e delle autorita' di supervisione e' di 106,447 miliardi, di cui 14,771 riguardano cinque italiane: IntesaSanpaolo, Unicredit, Montepaschi, Banco Popolare e Ubi Banca. E' questa la stima preliminare dell'Eba. Le banche dovranno prevedere 'cuscinetti' temporanei contro le esposizioni al debito sovrano riflettendo gli attuali prezzi di mercato.

Intanto i capi di stato e di governo Eurozona hanno accolto con favore gli impegni assunti dal governo italiano per rilanciare la crescita e assicurare l'equilibrio di bilancio nel 2013 e chiedono adesso di attuarli. La Commissione Ue dovra' 'valutare in modo dettagliato le misure e vigilare sulla loro attuazione', e' scritto nel documento finale del vertice.

9. LA DOPPIA FACCIA DI MEDIOBANCA...
Giovanni Pons per "la Repubblica"
- Un mese fa Alberto Nagel negava qualsiasi interesse per Bpm. Solite fantasie dei giornalisti, diceva. Oggi si scopre che Mediobanca non solo ha mandato avanti Bonomi nel più classico dei portage ma è salita in cattedra piazzando tre suoi fedelissimi (Chiaruttini, Foti, De Conto) tra Cds e Cdg della banca milanese. Non solo: piazzetta Cuccia è l´advisor storico di piazza Meda e guida il consorzio di garanzia per l´aumento di capitale.

E dunque percepirà commissioni per questo doppio incarico. Se rimarrà dell´inoptato sui libri c´è da scommettere che se lo terrà stretto. Quando Bonomi passerà all´incasso troverà lei il compratore o lo sarà lei stessa. Piuttosto che vedersela soffiare sotto il naso dal vecchio rivale Matteo Arpe, Nagel non ha esitato ad allearsi con gli Amici e con una gestione a dir poco discutibile, assumendosi il rischio reputazionale. Una volta finito l´aumento Mediobanca & C. pensano di scaricare gli Amici e di gestire la Bpm in autonomia, dimenticando gli accordi sulle carriere pilotate. L´ambiguità in Italia e in finanza paga sempre.

10. DON VERZÈ RINGRAZIA I CONSIGLIERI USCENTI...
St.E. e An.Mi. per "Il Sole 24 Ore"
- La lettera è datata 25 ottobre 2011, reca la firma di don Luigi Maria Verzè ed è indirizzata ai due futuri nuovi proprietari della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, lo Ior e Vittorio Malacalza. In essa il tutt'ora presidente della Fondazione, afflitta da una situazione di sbilancio patrimoniale da 1,5 miliardi di euro e sotto la spada di Damocle della dichiarazione d'insolvenza, tiene a ringraziare Massimo Clementi e Maurizio Pini, i due membri del consiglio di amministrazione dimessisi il 21 ottobre scorso.

Le ragioni? «L'opera svolta» e il «fattivo contributo dato nella redazione e approvazione della proposta di concordato preventivo della Fondazione depositato il 10 ottobre presso il Tribunale di Milano». Una chiamata di corresponsabilità? Forse. Tuttavia il senso della memoria consegnata dai due ex consiglieri ai pm Luigi Orsi, Laura Pedio e Gaetano Ruta nella giornata di ieri è di contenuto opposto. Clementi e Pini, nella memoria depositata, hanno spiegato le dimissioni con la progressiva emarginazione delle loro figure e dei loro ruoli in seno al cda.

11. CONTI E RIBASSI DEL TITOLO ENEL...
L.Ser. per "Il Sole 24 Ore"
- La Robin tax proprio non va giù all'a.d. di Enel, Fulvio Conti, che ieri è tornato a puntare l'indice contro gli effetti di una tassa che rende «pericolosamente esposta un'azienda che poteva essere un vanto per il Paese» e che «poteva investire per lo sviluppo». Critiche sacrosante, visto che la Robin peserà sui conti Enel per 400 milioni l'anno costringendo la società a tagliare la cedola e a ridurre gli investimenti. Ma ieri Conti è andato giù pesante.

Per colpa della Robin tax il titolo Enel, ha spiegato il manager, ha avuto un effetto negativo di 8,4 miliardi, tra l'introduzione nel 2008 e l'implementazione nell'agosto scorso. Nei 5 giorni successivi al Dl anticrisi nel 2008 ha ceduto il 16,5% (-5 miliardi) e dopo il 16 agosto ha perso il 10% (-3,4 miliardi), è la tesi sostenuta da Conti. Tutto ciò è vero, ma si potrebbe anche obiettare che da maggio 2011, quando valeva 4,8 euro, al 16 agosto scorso il titolo Enel aveva già ceduto il 27 per cento trascinato al ribasso dai tracolli di Borsa legati alla crisi. Il valore perso dopo il 16, quando il titolo valeva 3,4 euro, è stato praticamente recuperato negli ultimi due mesi.

12. DIGITAL BROS IN VOLO SULLE NOTE DELLA SAMBA...
Fa.P. per "Il Sole 24 Ore"
- Miglior titolo dello Star con un volo verso l'alto del 16%. Ieri è stata senza dubbio la giornata di Digital Bros. E una volta tanto - in mezzo a molti rialzi inspiegabili dei piccoli titoli del listino - c'era qualcosa di concreto dietro il piccolo rally della società di videogiochi. L'accordo con Majesco Entertainment per l'edizione e la distribuzione di Zumba Fitness 2 e il lancio di 12 nuovi titoli, dovrebbe valere, secondo il management di Digital Bros, 30 milioni di ricavi aggiuntivi sull'intero esercizio 2011-2012.

Gli appassionati di samba e latino-americano via consolle avranno di che gioire, ma al mercato interessa di più quel numero. Trenta milioni in più di giro d'affari non sono pochi per un gruppo che ha chiuso il bilancio annuale a giugno 2011 con ricavi netti per 115 milioni in calo dell'11% sul 2010. E con una marginalità lorda scesa a 900mila euro dai 4 milioni dell'anno precedente. Lo Zumba, che gli analisti definiscono la killer application di Digital Bros, ha già seminato i primi frutti. Nel quarto trimestre la società è tornata in utile grazie ai prodigi del Samba da palestra. E per il 2012 le stime dei broker parlano di 150 milioni di ricavi e utili netti per almeno 4 milioni. Si vedrà. Intanto si festeggia ballando.

 

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