giorgia meloni inflazione

L’INFLAZIONE CALA MA NON ABBASTANZA (E COMUNQUE, VA IN CULO AI POVERI) – A SETTEMBRE I PREZZI CRESCONO DEL 5,3%, IN CALO DAL 5,4% DI AGOSTO – A FARNE MAGGIORMENTE LE SPESE SONO, COME SEMPRE, LE FAMIGLIE CON I REDDITI MEDIO BASSI, PER CUI LE VOCI DI SPESA SU ENERGIA E BENI DI PRIMA NECESSITÀ HANNO UN PESO MAGGIORE – IN CALO I PREZZI DEGLI ALIMENTARI, MA C’È AUMENTA LA TENSIONE SUI PREZZI DEI  BENI ENERGETICI…

Estratto dell’articolo di Cinzia Arena per www.avvenire.it

 

inflazione

L'inflazione rallenta nel mese di settembre, fermandosi al 5,3% annuo, con l'Istat che conferma le stime preliminari. La crescita dei prezzi negli ultimi due anni ha avuto effetti maggiori sulle famiglie con redditi medio-bassi per le quali il costo dell'energia e dei beni di prima necessità, alimentari e non, rappresenta una voce di spesa in percentuale maggiore rispetto alle altre. A confermare questa dinamica è ancora una volta l'istituto di statistica che segnala però per il terzo trimestre una riduzione del differenziale dell'impatto dell'inflazione in base al reddito.

 

"Nel terzo trimestre 2023 l'impatto dell'inflazione […] è più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa rispetto a quelle con livelli di spesa più elevati: con percentuali del 6,7% per le prime e del 5,6% per le seconde" sottolinea l'Istat che spiega comunque che rispetto al trimestre precedente, il rallentamento dell'inflazione è più marcato per il primo dei due gruppi.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti

 "L'ulteriore rallentamento dell'inflazione generale nel terzo trimestre del 2023 (dal 7,8% del secondo trimestre al 5,8%) - sottolinea l'istituto di statistica - è determinato dalla dinamica dei prezzi dei beni, in particolare dei Beni energetici e riguarda tutti i gruppi di famiglie. Anche i prezzi dei servizi rallentano rispetto al trimestre precedente, anche se in misura più contenuta rispetto ai beni.

 

Poiché i beni incidono in misura maggiore sulle spese delle famiglie meno abbienti e viceversa i servizi pesano maggiormente sul bilancio di quelle più agiate, il rallentamento dell'inflazione risulta più ampio per le famiglie del primo gruppo rispetto a quelle del quinto gruppo".

 

[…]

 

carrello tricolore vignetta by rolli per il giornalone la stampa

I dati di settembre: i beni energetici tornano a salire.

 

A settembre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha fatto registrare un aumento dello 0,2% su base mensile e del 5,3% su base annua, dal 5,4% del mese precedente, confermando la stima preliminare. Frena il cosiddetto carrello della spesa. Rallentano in termini tendenziali a settembre i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +9,4% a +8,1%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +6,9% a +6,6% La nuova discesa del tasso di inflazione, speiga l'Istat, risente dell'andamento dei prezzi dei beni alimentari, la cui crescita si riduce sensibilmente, pur restando su valori relativamente marcati (+8,4%).

 

Per contro, un freno al rientro dell'inflazione si deve al riaccendersi di tensioni sui prezzi dei Beni energetici - in particolare nel settore non regolamentato, che riporta la dinamica tendenziale del comparto su valori positivi - ma anche all'accelerazione dei prezzi dei Servizi di trasporto.L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l'indice generale e a +5,2% per la componente di fondo.

il castello errante di howl vignetta by emiliano carli il giornalone la stampa

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...