LIBERO “SVAPO” IN LIBERO STATO: PER LE SIGARETTE ELETTRONICHE DIVIETO SOLO A SCUOLA

Margherita De Bac per "Il Corriere della Sera"

Molti adolescenti cominciano così, col vapore nella convinzione che non si tratti di fumo. Il rischio è che, attraverso la gestualità e l'abitudine di portare qualcosa alla bocca, l'e-cig soprattutto se contiene nicotina (90% dei casi) diventi l'anticamera del tabacco.

Ecco perché si pensa di vietare le elettroniche nelle scuole, compagna ormai abituale degli studenti nelle ore dell'intervallo. L'indicazione è contenuta nel parere trasmesso ieri dal Consiglio superiore di Sanità al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Le cinque pagine di testo si basano su evidenze scientifiche e sull'analisi di documenti già emanati da altri organismi all'estero.

In particolar modo l'ultimo, quello di una commissione francese che ha convinto il governo a bandire il fumo elettronico dai luoghi pubblici, scelta annunciata da Marisol Touraine. Da noi l'unico limite è il divieto di acquisto ai minorenni elevato dai 16 ai 18 anni il 2 aprile scorso con un'ordinanza dell'ex ministro Renato Balduzzi. I «saggi» italiani hanno scelto la linea morbida, specie in confronto con due precedenti documenti di Aifa (Agenzia del farmaco) e Istituto superiore di Sanità (Iss). Niente giro di vite clamoroso.

Per ora ci si limita a una serie di raccomandazioni «all'acqua di rose» tra le quali la Lorenzin dovrà pescare quelle ritenute più appropriate: «Per noi l'obiettivo principale è la tutela della salute dei cittadini. Bisogna bilanciare la necessità di disciplinare i prodotti con nicotina nel rispetto della libertà delle persone».

Gli unici luoghi da proteggere indicati dal Consiglio superiore sono appunto le scuole. Si propone il divieto, è scritto, «per non esporre la popolazione scolastica a comportamenti che evocano il tabagismo».

L'indagine Doxa presentata la scorsa settimana dall'Istituto superiore di Sanità ha disegnato con i numeri un fenomeno emergente. La prevalenza di «svapatori», come vengono chiamati in gergo i consumatori del fumo «alternativo», è doppia rispetto ai consumatori di sigarette tradizionali nella fascia d'età tra 15 e 24 anni.

Tra le altre raccomandazioni, il divieto alle donne in gravidanza e allattamento. Si sottolinea poi l'importanza di informare sul contenuto dei liquidi di cartucce e ricariche attraverso etichettature esplicite. Per i liquidi con nicotina vanno chiarite avvertenze sul fatto che possono «dare intolleranza o dipendenza anche per piccole quantità, se ingeriti o a contatto con la pelle possono essere tossici o nocivi, la dose letale per ingestione è stimata tra 30 e 60 mg per l'adulto e 10 mg per i bambini, le dosi di nicotina assunte possono anche superare quelle delle sigarette tradizionali».

Per quanto riguarda azioni più rigorose sull'esempio della Francia si è deciso di aspettare le conclusioni dell'Ue in modo da procedere in sintonia con il resto d'Europa e si rimanda di nuovo alla creazione di un tavolo permanente che raccolga dati e fornisca un aggiornamento periodico.

Luca Pani, direttore di Aifa, è favorevole alla linea dura, sul modello francese: «In effetti rispetto alle sigarette di carta queste non contengono altri cancerogeni, ma i dati dimostrano che serve poco quando si cerca di smettere col tabacco. La nicotina è un principio attivo dunque questi prodotti dovrebbero rientrare sotto l'uso medico come i farmaci nell'ambito di programmi di dissuefazione, l'unica strada che può portare a risultati concreti a differenza del fai da te».

 

 

sigaretta pd color bak SIGARETTA ELETTRONICA UN RADUNO DI SVAPATORI LE SIGARETTE ELETTRONICHE COOL SIGARETTA ELETTRONICA KATHERINE HEIGL FUMA LA SIGARETTA ELETTRONICA DA DAVID LETTERMAN jpegSIGARETTA ELETTRONICA sigaretta elettronica SIGARETTA ELETTRONICA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO