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MANCO LA STASI – CONSEGUENZE DEL CASO-GUIDI: LOBBISTI SCHEDATI ALLO SVILUPPO ECONOMICO – CALENDA METTE SUL WEB CHI VEDE AL MINISTERO, E CHI INCONTRA FUORI? – TETTO (TUTTO DA RIDERE) AGLI STIPENDI DEI COMMISSARI STRAORDINARI: MASSIMO 3,2 MILIONI

Luisa Grion per “La Repubblica

 

La parola d' ordine è trasparenza: sulle lobby che frequentano il ministero dello Sviluppo economico e sulle nomine e i compensi assegnati ai commissari straordinari chiamati a gestire le aziende in crisi.

CARLO CALENDA VINCENZO BOCCIACARLO CALENDA VINCENZO BOCCIA

 Ci sarà un registro - pubblicato on line al quale, da settembre, chi varcherà il portone d' ingresso di via Veneto, sede del dicastero, dovrà iscriversi.
 

E ci saranno nuove regole per decidere chi chiamare a salvare il salvabile e quanto pagarlo. Scelte oggi legate alla discrezionalità pressoché assoluta del ministro - nel primo caso - e a un decreto ministeriale del 2012 che lascia ampi varchi d' azione, nel secondo. Tanto che i commissari straordinari formano oggi una casta compensata fino a decine di milioni di euro: con le nuove regole, da settembre, anche per i casi più difficili, risolti nei tempi più stretti, non si potrà andare oltre i 3,2 milioni.
 

CARLO CALENDA A CAPALBIO - foto Enzo RussoCARLO CALENDA A CAPALBIO - foto Enzo Russo

Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico, vuol cambiare marcia: da settembre sarà in vigore un nuovo regolamento interno che «renderà l' amministrazione libera da ogni possibile sospetto di conflitto d' interesse». «Si saprà chi viene a parlare con noi, per quale motivo lo fa e di quali interessi è portatore. La trasparenza aumenterà l' autorevolezza delle scelte che faremo» spiega.

 

Quanto alle nomine e ai compensi dei commissari «non voglio fare del pauperismo: un lavoro fatto bene e nei tempi giusti deve essere ben pagato e incentivato. La politica decide autonomamente e ne risponde, ma i meccanismi che determinano le sue scelte devono essere certi e conosciuti».
 

federica guidi carlo calendafederica guidi carlo calenda

Due sono i campi d' azione del «progetto trasparenza». La prima riguarda l' istituzione di un Registro, ispirato a quello utilizzato dalla Commissione Europea e consultabile attraverso un sito web, al quale dovranno iscriversi - dopo aver firmato un codice di condotta - le aziende, i lobbisti, gli interlocutori del ministro, dei viceministri e dei sottosegretari. Informazioni ed elenco degli incontri saranno resi pubblici (l' avvio del sito è previsto per il 6 settembre).


Quanto alla nomina e ai compensi dei commissari straordinari si passa da un regime di incarichi discrezionali, mandati vitalizi, compensi determinati in base a quelli assegnati ai curatori fallimentari (ma con enormi margini di autonomia), doppi e tripli incarichi a un sistema di procedure dettagliate.

 

piero gnudipiero gnudi

La nomina, ora di discrezione pressoché totale del ministro, dovrà essere da lui effettuata da una rosa di tre candidati selezionati da una Commissione ad hoc. Ma la vera svolta sta nei tetti ai compensi, che saranno determinati tenendo conto della difficoltà della procedura e dei tempi di realizzo.
 

Tre le «fasce» di complessità: alta, media e bassa in base all' attivo recupero, al passivo e al fatturato dell' azienda. Tre anche le fasce di tempo ammesso: breve (2 anni e 3 mesi che «chiudere il tutto») medio (6 anni) lungo (over 6 anni). S' incrociano i dati e si applica un sistema di incentivi e di sanzioni.

ENRICO BONDI ENRICO BONDI

 

Più la situazione è complessa e il tempo di soluzione rapido e più il commissario straordinario guadagna: nel migliore dei casi non si supereranno i 3,2 milioni. Il risparmio medio garantito è del 20 per cento, ma si può arrivare a punte del 50. E per i membri del comitato di sorveglianza il tetto massimo di compenso passa dai 50 mila di 27 mila euro l' anno.

 

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