sergio marchionne

ANCHE MARPIONNE SI RINCOGLIONISCE CON LA PRIMAVERA - 'CONVOCARE L'ASSEMBLEA VENERDÌ SANTO? SCUSATE, È STATA UNA SVISTA'. VISTO CHE NESSUNO VUOLE FARE ALLEANZE CON LUI, IL CAPO DI FCA DICE CHE ORA È LUI A NON VOLERLE FARE. MA ENTRO L'ANNO ANNUNCERÀ UN 'ACCORDO TECNOLOGICO' CON QUALCHE AZIENDA DELLA SILICON VALLEY. E AVVERTE: 'IL PRIMO TRIMESTRE È DEBOLE'

Pierluigi Bonora per 'il Giornale'

 

MARY  BARRA SERGIO MARCHIONNEMARY BARRA SERGIO MARCHIONNE

Convocare le assemblee degli azionisti di Cnh I, Fca e Ferrari il Venerdì santo «è stata una svista», si è scusato Sergio Marchionne con uno degli investitori che, ieri, a Schiphol-Rijk, alle porte di Amsterdam, ha partecipato alla maratona di assisi della galassia Agnelli. Il prossimo 30 maggio, a coronare l' intero trasferimento delle sedi fuori dall' Italia, sarà la volta della controllante Exor, alla sua prima assemblea Oltreconfine.

 

Approvati i conti 2016 delle tre società con dividendi per i soci Ferrari (0,635 euro per azione, per un monte di circa 120 milioni) e Cnh I (0,11 euro per azione, per complessivi 150 milioni), e con quelli di Fca ancora a bocca asciutta («si può analizzare la dividend policy nel 2018 e pagarlo nel 2019; vogliano azzerare il debito», ha spiegato l' ad), la parte più succosa della giornata è arrivata con il primo punto sul 2017, l' analisi dei problemi e le prospettive del Lingotto.

 

TRUMP MARCHIONNETRUMP MARCHIONNE

Marchionne, intanto, ha cominciato a preparare il terreno in vista dei conti del primo trimestre 2017 che il cda di Fca approverà il 26 aprile. In proposito, l' ad del Lingotto ha definito «debole» il risultato dei primi tre mesi, anche se questo, ha aggiunto, «non tocca gli obiettivi di quest' anno e del prossimo».

 

A pesare è il mercato Usa, quello più importante per Fca che, negli ultimi mesi, ha inanellato una serie di dati con il segno meno a causa dell' andamento del mercato delle flotte e dell' uscita di produzione della Chrysler 200.

 

«In ballo c' è il riequilibrio delle vendite», ha spiegato Marchionne. In un report recente, però, Exane Bnp Paribas ha lanciato alcuni allarmi sugli Usa: la minore disponibilità di credito potrebbe incidere sul potere d' acquisto dei consumatori, soprattutto per i Suv e pick-up, i veicoli più richiesti e più cari; la riduzione degli incentivi, sempre per i Suv; le incognite sul fatto che un aumento della produzione, come vuole la Casa Bianca, possa portare a una maggiore domanda. «Il mercato americano - il punto di vista espresso da Marchionne - sta a 17 milioni di vetture, ed già un miracolo perché è il quarto anno consecutivo Il tema delle alleanze, ora.

sergio marchionne (5)sergio marchionne (5)

 

Come capita spesso, anche in questo caso Marchionne, con la complicità del presidente John Elkann, ha mescolato abilmente le carte. E se fino a pochi mesi fa il big deal veniva considerato una priorità nella strategia di Fca, ora cambia tutto. O quasi. «Un big deal di per sé non ha alcuna interesse - ha precisato Elkann - anche se concettualmente la tesi del consolidamento è valida e nemmeno la poniamo in discussione. Siamo aperti a fare delle cose solo se rafforzano la nostra organizzazione. Sì, dunque, a eventuali alleanze, ma solo per essere più forti. La priorità è portare avanti il piano ambizioso di Fca, e ogni mese che passa ci avviciniamo agli obiettivi».

 

VOLKSWAGENVOLKSWAGEN

E rispondendo a una domanda su Volkswagen, Marchionne ha chiarito «Abbiamo avuto uno scambio, e questi scambi sono emersi a livello di media. Con i tedeschi non si è mai parlato di alleanza o consolidamento». L' ad di Fca ha tuttavia lamentato l' occasione mancata con Gm: «Persi due anni, come 10 miliardi di valore di capitale andati bruciati...».

 

C' è quindi da attendersi, per il futuro, possibili nuove intese industriali, mentre restano un dato di fatto le grandi difficoltà che il gruppo ha finora incontrato a trovare un partner.

Bocciata anche l' ipotesi di unirsi a Tesla, da pochi giorni prima società dell' auto per capitalizzazione negli Usa. Dopo Google, che sta sperimentando la guida autonoma su 100 Chrysler Pacifica, in vista per Fca c' è un altra collaborazione all' interno della Silicon Valley.

elon muskelon musk

 

«Abbiamo fatto una proposta simile ad Apple», ha indicato Marchionne. L' annuncio di un accordo tecnologico è atteso nell' anno. E l' inchiesta sul «dieselgate» negli Usa? Anche qui Marchionne ha parlato di «svista», in quanto «non ci sono stati tentativi di eludere le legg: il nostro caso è diverso da quello riferito a Volkswagen».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…