MILANO CHIUDE IN RIALZO (+0,4%) - NUOVE BORDATE DELLA BUNDESBANK ALLA BCE - MEDIASET PREMIUM STUDIA UN’ALLEANZA CON TISCALI PER LA TV VIA WEB - BANKITALIA, RIDOTTI I COMPENSI AL DIRETTORIO: CIRCA 50MILA LORDI IN MENO - PIL USA IN CRESCITA AL +3,9%, MEGLIO DELLE ATTESE

1.BORSA, MILANO CHIUDE IN RIALZO: TENGONO BANCHE, PIATTA TELECOM

(LaPresse/Finanza.com) - Piazza Affari ha chiuso in rialzo diminuendo i guadagni dopo la fiducia dei consumatori Usa, scesa a sorpresa in novembre a 88,7 punti. Il dato ha deluso le attese, che indicavano 96,6 punti, e a Milano l'indice Ftse Mib ha chiuso con un +0,42% a 20.009 punti. Il paniere principale aveva toccato un massimo intraday a 20.195 punti dopo il Pil Usa del terzo trimestre, che nella seconda lettura ha evidenziato un progresso del 3,9%. Un dato migliore della prima lettura (+3,5%) e delle previsioni del mercato (ferme a +3,3%).

Mario Draghi Mario Draghi

 

In mattinata era arrivata una nuova bordata della Bundesbank alla politica monetaria della Bce: la vicepresidente Claudia Buch ha sottolineato che un periodo prolungato di bassi tassi d'interesse può aumentare i pericoli di squilibri sul mercato. Il braccio di ferro Buba-Bce non ha impattato sul secondario, dove il rendimento del Btp a dieci anni ha aggiornato il nuovo minimo storico al 2,14 per cento.

 

Positivi i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato l'1,41% a 10,77 euro, Popolare dell'Emilia Romagna il 2,27% a 5,615 euro, Intesa SanPaolo l'1,75% a 2,43 euro, Ubi Banca l'1,91% a 6,135 euro, Unicredit lo 0,25% a 5,82 euro. In controtendenza Mps che ha lasciato sul parterre lo 0,59% a 0,669 euro. WDF (-1,32% a 7,475 euro) ha tirato il freno dopo aver sfruttato ieri le voci di stampa del fine settimana sulla ricerca di un partner internazionale. Secondo i rumors, attraverso la holding Edizione la famiglia Benetton potrebbe ridurre la sua quota fino a scendere ad un ruolo di azionista di minoranza.

tim brasil tim brasil

 

In particolare i contatti sarebbero con le coreane Lotte e Shilla. Gli acquisti hanno invece premiato l'altro titolo della galassia Benetton: Autogrill ha infatti mostrato un progresso del 2,61% a 5,885 euro. Telecom Italia (-0,05% a 0,883 euro) è rimasta sotto i riflettori con l'a.d. Marco Patuano che ha fatto sapere che la società non ha allo studio nessun aumento di capitale né per l'Italia né per il Brasile. Ieri il mercato aveva punito pesantemente il titolo in scia ai timori su una possibile ricapitalizzazione per finanziarie un'eventuale integrazione con Oi in Brasile.

 

mauro moretti emma marcegagliamauro moretti emma marcegaglia

Da segnalare Finmeccanica (+0,13% a 7,545 euro) con l'a.d. Mauro Moretti che ha fatto sapere che il nuovo piano industriale del colosso pubblico verrà presentato al consiglio di amministrazione del 20 gennaio. Negativa Saipem (-0,30% a 13,04 euro) dopo essersi aggiudicata attraverso la controllata Ersai Caspian Contractor un nuovo contratto nel segmento "Engineering & Construction" nella regione del Caspio. Il contratto assegnato a Ersai, in consorzio con Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering, ha un valore di circa 1 miliardo di dollari.

 

2.LUCCHINI: VIA LIBERA DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA ALLA CESSIONE A CEVITAL

Radiocor - Il Comitato di Sorveglianza di Lucchini ha espresso parere favorevole alla cessione degli asse t di Lucchini e Lucchini Servizi a Piombino al gruppo algerino Cevital. Lo rende noto il gruppo di Piombino in un comunicato.

 

3.DDL LAVORO: VIA LIBERA DELLA CAMERA AL JOBS ACT, TORNA AL SENATO

VOTAZIONE ALLA CAMERA PER IL JOBS ACTVOTAZIONE ALLA CAMERA PER IL JOBS ACT

Radiocor - Via libera della Camera, con 316 voti favorevoli e sei contrari, al Ddl delega sul lavoro (il cosiddett o Jobs act). Il provvedimento torna ora all'esame del Senato. Nel passaggio alla Camera sono stati precisati i termini delle tutele previste per i casi di licenziamenti per motivazioni economiche o disciplinari. Innovazioni, rispetto a quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori, che riguardano le nuove assunzioni a tempo indeterminato, 'a tutele crescenti' e che dovranno essere declinate nei decreti attuativi che, secondo gli impegni assunti dal Governo, dovranno entrare in vigore con l'inizio del 2015.

 

contro il jobs actcontro il jobs act

E' stata cosi' esclusa 'per i licenziamenti economici la possibilita' di reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro, prevedendo un indennizzo economico certo e crescente con l'anzianita' di servizio' e limitato 'il diritto di reintegrazione ai licenziamenti nulli e discriminatori e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato'.

 

4.MEDIASET: PREMIUM STUDIA LA RETE TISCALI, IPOTESI ALLEANZA SU PAY-TV

Renato Soru Renato Soru

Radiocor - Non solo Telecom Italia. Mediaset sonda altri operatori della telefonia per un'alleanza sui contenuti a pagamento di Premium. Allo studio da parte di Cologno Monzese - secondo quanto risulta a Radiocor - c'e' anche Tiscali, la compagnia telefonica sarda fondata da Renato Soru in questi giorni protagonista di un sorprendente rally borsistico (+35% in due sedute). Secondo fonti finanziarie, Mediaset ha avviato una valutazione sull'infrastruttura di rete per valutarne le potenzialita' in funzione dell'offerta dei contenuti Premium in Iptv. Questa analisi, in caso di esito soddisfacente, potrebbe condurre alla costituzione di un asse 'soft' tra Premium e il gruppo sardo di carattere esclusivamente commerciale.

PIERSILVIO BERLUSCONIPIERSILVIO BERLUSCONI

 

Secondo altri rumors invece, l'esame del dossier Tiscali sarebbe propedeutico a un'alleanza ben piu' consistente. In questo secondo scenario, che gli esperti del settore ritengono di non facile realizzazione, Media set potrebbe sperimentare proprio con Tiscali la convergenza tra contenuti televisivi e reti tlc dando vita a una integrazione tra Premium e la societa' sarda che, al 30 settembre, conta su una base clienti di 480mila unita'. Tale ipotesi 'hard' dovrebbe peraltro fare i conti con il delicato percorso di ristrutturazione dell'indebitamento da quasi 200 milioni che Tiscali sta compiendo con gli istituti finanziatori. Andrea Fontana

 

5.BANKITALIA: IL CONSIGLIO SUPERIORE RIDUCE COMPENSI AL DIRETTORIO

Radiocor - Il Consiglio Superiore della Banca d'Italia ha ridotto i compensi per i membri del Direttorio di via Nazionale e gli attuali membri, a partire dal Governatore Ignazio Visco, hanno deciso, autonomamente, di adeguarsi ai nuovi importi stabiliti dal Consiglio per i futuri membri del Direttorio. La novita' emerge da un documento inserito, senza evidenza, nel sito istituzionale della Banca e riferito alla decisione presa dal Consiglio Superiore di fine ottobre.

ignazio visco ignazio visco

 

La riduzione decisa in autonomia per 'condividere lo sforzo di contenimento in atto nel Paese delle remunerazioni di chi ha incombenze pubbliche' prevede ora che al Governatore andra' una remunerazione (onnicomprensiva lorda) di 450mila euro (da 495mila), al Direttore generale di 400mila euro (da 450mila) e ai tre Vicedirettori generali di 315mila (invariato). La Banca d'Italia, per il principio di indipendenza finanziaria, non e' vincolata a rispettare il tetto de i 240mila euro imposto alle altre amministrazioni pubbliche.

 

salvatore rossisalvatore rossi

Per stabilire i nuovi emolumenti del Direttorio, Il Consiglio Superiore della Banca d'Italia ha cercato di fare un confronto con le altre banche centrali dell'Eurosistema. Confronto 'reso difficile anche dalla riservatezza di queste ultime in materia' si legge nel documento pubblicato. Tuttavia qualcosa e' emerso dallo sforzo di ricerca del Consiglio Superiore: gli stipendi base per il board della Bce. Quello del Presidente Mario Draghi e' di 378.240 euro cui vanno aggiunte, indica l'organismo della Banca d'Italia, 'indennita' di residenza e rappresentanza' di cui viene fornito, a Francoforte, solo il totale per i sei membri del board pari a 527mila euro.

 

E' cura del Consiglio Superiore dividerlo per sei: circa 90mila euro a testa. In tal modo il totale per Draghi salirebbe a 468mila euro, quindi circa 18mila euro piu' del Governatore della Banca d'Italia che fino al 2012 ne prendeva ancora 758mila l'anno (poi ridott i a 550 mila dal gennaio 2013, cifra decurtata di un ulteriore 10% per ispirarsi ai principi stabiliti nel decreto legge 78 del 31 maggio 2010). Draghi tuttavia, fa capire il documento, gode di 'speciali assegni e indennita' di cui non e' noto l'ammontare' oltre, ovviamente, a un trattamento fiscale che in Italia ci sogniamo.

 

Antonio Patuelli Antonio Patuelli

6.BANCHE: ABI, DA SINDACATI ANACRONISTICA INDISPONIBILITA' A TRATTARE

Radiocor - 'Nel corso della riunione odierna sul rinnovo del contratto dei bancari, ABI ha ripercorso i cambi amenti strutturali che il settore sta attraversando e ha ribadito la volonta' di discutere di salvaguardia del potere d'acquisto e trovare soluzioni innovative che diano prospettive di sostenibilita' alle banche ed ai lavoratori. L'anacronistica indisponibilita' dei sindacati a valutare positivamente tali aperture ha portato all'attuale situazione di stallo'. Cosi' l'associazione delle banche italiane in risposta alla rottura delle trattative da parte dei sindacati.

 

'In particolare - sottolinea un comunicato - il ciclo economico con la prolungata contrazione del PIL, i profondi cambiamenti normativi e di supervisione, le significative variazioni dei comportamenti dei clienti e l'evoluzione della componente tecnologica pongono le banche di fronte ad un cambiamento strutturale che caratterizzera' il breve, il medio e il lungo periodo riflettendosi sui modelli organizzativi e di business. Un contesto che segnera' la capacita' futura delle banche italiane di continuare ad essere competitive e misurarsi sui mercati, continuando a garantire il sostegno alle imprese ed alle famiglie. ABI, quindi, ha confermato la volonta' di continuare a confrontarsi a tutto campo con i sindacati senza alcun intento strumentale ma con l'esigenza di adeguare il settore a scenari nuovi e profondamente diversi'.

 

7.FOCUS: PIL USA 3T RIVISTO AL RIALZO

Trend Online – Il Bureau of Economic Analysis del Dipartimento del Commercio Usa ha comunicato oggi di aver rivisto al rialzo le stime preliminari sul PIL del terzo trimestre dal +3,5% a/a al +3,9% a/a. Il dato ha superato le attese del consensus fissate per un incremento del 3,3% a/a. Il trimestre precedente il PIL aveva registrato un incremento del 4,6% su base annuale.

JACOB LEW E BARACK OBAMA JACOB LEW E BARACK OBAMA

 

Negli ultimi 14 trimestri solamente un trimestre ha evidenziato un PIL negativo (il primo trimestre 2014 appesantito dalle terribili condizioni atmosferiche che avevano colpito le regioni del nord est statunitense).

 

L’economia americana si conferma forte e soprattutto in salute per quanto concerne la spesa per i consumi salita del 2,2% a/a. Il buon dato del suddetto trimestre potrebbe preludere a cifre ancora superiori per i consumi del quarto trimestre che dipenderanno notevolmente dalla stagione natalizia (in partenza il prossimo weekend con gli sconti prmossi dai grandi retailer per il Black Friday, il giorno successivo alla celebrazione del Thanksgiving Day). Crediamo che il lungo weekend prossimo (fino al Cyber Monday di lunedì) sia fondamentale per capire l’andamento dei consumi del quarto trimestre e, di conseguenza, del PIL (la spesa per consumi rappresenta all’incirca 2/3 del PIL).

Altra componente che ha spinto al rialzo il PIL del terzo trimestre è stata la spesa governativa per il settore della difesa salita del 16% su base annuale (livelli record degli ultimi anni). Deludono invece le esportazioni che rallentano notevolmente rispetto al trimestre precedente (+11,1% a/a nel 2T, +4.9% nel 3T).

 

DOLLAR INDEX

EURO DOLLARO EURO DOLLARO

Nonostante il positivo dato sul PIL il dollaro si è deprezzato sui mercati valutari. La causa della discesa del dollar index (paniere del valore del dollaro rispetto alle principali valute mondiali) è legata, in prevalenza, alle pessime cifre sulla fiducia dei consumatori del mese di novembre. Il Conference Board ha, infatti, comunicato che l’indice sulla fiducia è sceso da 94,5 punti di ottobre (massimo degli ultimi 7 anni) a 88,7 (ben inferiore alle aspettative del consensus fissate su un indice pari a 97). Gli esperti del Conference Board hanno illustrato come il calo della fiducia sia legato a un forte peggioramento delle aspettative dei consumatori sull’outlook di breve termine del mondo del lavoro.

 

EURUSD

Il cambio euro/dollaro alla pubblicazione del dato sul PIL era sceso fino quasi a testare il supporto psicologico di 1,24. Nelle ultime ore, anche grazie al deludente dato sulla fiducia dei consumatori USA, il cambio ha mostrato uno spike rialzista importante superando la resistenza di breve situata a 1,2445 e arrivando a toccare un massimo intraday a 1,2487. Concreti segnali di ripresa giungeranno solamente con una vittoria delle resistenze posizionate a 1,2510 e 1,2560. Discorso diverso in caso di cedimento di 1,24, preludio a un possibile test del supporto strategico di lungo periodo a 1,2358.

 

A cura di Filippo A. Diodovich

Strategist IG Italia

 

 

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