MILANO, NUOVO CALO A -1,1% - SPREAD SALE A 468 - MERKEL SFANCULA DRAGHI: “CONTRARIA FINO ALLA MORTE A METTERE I DEBITI IN COMUNE” - STOURNAS NUOVO MINISTRO DELLE FINANZE GRECHE - ZOMPANO I RENDIMENTI DEI BOND ITALIANI E SPAGNOLI - CROLLANO LE VENDITE AL DETTAGLIO - MURDOCH CONFERMA: SCORPORO EDITORIA DA INTRATTENIMENTO - MPS: OK A NUOVI TREMONTI BOND - VEGAS: PRESTO FUSIONE UNIPOL-FONSAI - BUDWEISER VUOLE CORONA - BATTAGLIA SU IMPREGILO - SOCGÉN E LE FURBATE CONTRO KERVIEL…

1 - MERKEL: CONTRARIA A MUTUALIZZAZIONE DEBITO FINCHÉ AVRÒ VITA
(LaPresse/AP) - Non ci sarà una piena mutualizzazione del debito "finché avrò vita". E' quanto avrebbe affermato il cancelliere tedesco, Angela Merkel, secondo quanto riportato all'Associated Press da un deputato della sua coalizione di governo, presente a una riunione tra Cdu e Liberal-Democratici. Secondo il deputato, che ha preferito rimanere anonimo per la natura riservata della riunione, i partecipanti "hanno reagito con un applauso sentendo che il cancelliere non vuole una responsabilità solidale del debito".

2 - BERLINO: INIZIARE DA DEBITO IN COMUNE PORTA A VICOLO CIECO
(LaPresse/AP) - "Iniziando dalla messa in comune del debito stiamo andando verso un vicolo cieco". Lo ha affermato dal Lussemburgo il vice ministro degli Esteri tedesco, Michael Link, ribadendo un concetto espresso in più circostanze dal cancelliere, Angela Merkel. Il commento è arrivato dopo la diffusione del rapporto Van Rompuy-Draghi-Juncker-Barroso, che parla di primi passi per una mutualizzazione del debito.

3 - PUNTO PER PUNTO LE PROPOSTE DEL 'QUARTETTO' PER RIFONDARE EUROZONA
Antonio Pollio Salimbeni per Radiocor - Supervisione bancaria a livello europeo con 'responsabilita' di ultima istanza' e poteri alla Bce; meccanismi comuni per gestire la 'risoluzione' delle banche e di garanzia dei depositi con l'intervento del Fondo anti-crisi Esm come 'ancora finanziaria'; politiche di bilancio Eurozona integrate con tetti di debito concordati; emissione di debito comune come 'elemento dell'unione di bilancio'. Sono queste le proposte fondamentali contenute nel documento del 'quartetto' europeo (Van Rompuy, Barroso, Juncker e Draghi) che sara' al centro del vertice di giovedi' e venerdi' a Bruxelles.


4 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO ANCORA IN CALO,CADONO BANCHE, GIÙ MPS
(LaPresse) - Ancora una giornata negativa per Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib che perde l'1,11% a 12.968,18 punti e con il Ftse All-Share che lascia invece l'1,03% a 13.920,53 punti. Mattinata nervosa per i listini in scia alle aste di debito di Italia e Spagna. Il Tesoro italiano ha collocato 2,991 miliardi di euro in Ctz con scadenza a maggio 2014, con un rendimento in rialzo al 4,712% rispetto al 4,04% dell'ultima analoga asta. Quello spagnolo ha invece accolto 3,1 miliardi di euro nell'asta di bond a tre e sei mesi, con rendimenti cresciuti rispettivamente al 2,36% (contro lo 0,85% dell'asta precedente del 22 maggio) e al 3,24% (dall'1,7%).

Inoltre è arrivato il declassamento di 28 banche del Paese da parte di Moody's, anticipato ieri della stampa spagnola. Oggi è stato diffuso il documento di Van Rompuy-Draghi-Juncker-Barroso sui punti per rafforzare l'Ue e integrarla dal punto di vista finanziario. Nel testo si parla di necessari primi passi verso una mutualizzazione del debito. Contestato subito dal vice ministro degli Esteri tedesco, Michael Link, che ha parlato di inizio che porta "verso un vicolo cieco". Inoltre, una delle proposte dei 4 presidenti Ue è quella di permettere a Bruxelles di riscrivere i bilanci degli Stati membri.

In questo contesto, chiusura mista per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra cala dello 0,07% a 5.446,96 punti, il Dax di Francoforte avanza dello 0,07% a 6.136,69 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,3% a 3.012,71 punti. A Madrid l'indice Ibex lascia l'1,44% a 6.528,4 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 sale dell'1,62% a 211,64 punti.

A Milano in netto calo le banche, con Bper (-4,43% a 3,664 euro), Popolare di Milano (-2,65% a 0,3378 euro), Banco Popolare (-3,5% a 0,91 euro), Ubi Banca (-3,33% a 2,38 euro) e Unicredit (-2,44% a 2,4 euro). Limitano i ribassi Intesa Sanpaolo (-0,77% a 0,962 euro) e Mediobanca (-0,76% a 3,14 euro). Affonda Monte dei Paschi di Siena (-5,27% a 0,1907 euro), dopo il via libera del Governo a un nuovo 'Tremonti bond' fino a 2 miliardi di euro.

Nel resto del paniere principale arretrano Stm (-5,22%), Impregilo (-5,05%), A2A (-4,78%), Ansaldo Sts (-3,62%), Finmeccanica (-3,21%) e Fiat (-2,89% a 3,626 euro). In positivo invece Telecom Italia (+0,42%), Luxottica (+0,26%) ed Enel (+0,34%). Fuori dal paniere principale cadono Fonsai (-4,96% a 0,9 euro), Premafin (-3,5% a 0,1956 euro), mentre sale Milano Assicurazioni (+1,43%). In netto calo Unipol (-5,95% a 17,85 euro).

5 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN RIALZO A 468 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiude in rialzo a 468 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, con il tasso dei decennali italiani al 6,18%. Il differenziale aveva terminato ieri gli scambi a 455 punti. Sale la pressione anche sul debito della Spagna. Lo spread tra Bonos e Bund chiude a 537 punti, con il rendimento dei decennali di Madrid al 6,87%.

6 - GRECIA: EX BANCHIERE YANNIS STOURNARAS NOMINATO MINISTRO FINANZE
Radiocor - l'ex banchiere Yannis Stournaras e' stato nominato nuovo ministro delle finanze al posto di Vassilis Rapanos che si e' dimesso nel corso d elle ultime ore dopo essere stato colto da un grave malore. La nomina di Stournaras e' stata confermata da fonti ufficiali del governo ellenico.

7 - STOURNARAS: POSSIAMO SUPERARE CRISI, ABBIAMO ENORME POTENZIALE
(LaPresse/AP) - "Credo davvero che siamo in grado di superare questo problema. Ma dobbiamo essere realistici: abbiamo una strada difficile davanti a noi, una strada in salita. Ma la Grecia è un Paese con un enorme potenziale". Lo ha detto in riferimento alla crisi in Grecia Yiannis Stournaras, ministro delle Finanze designato, durante la presentazione di un libro poco prima dell'annuncio della sua nomina. "Dobbiamo - ha affermato Stournaras - scontrarci con un muro, un muro di atteggiamenti radicati, e con chi non vuole sentire che la Grecia ha il potenziale. Ma saremo in grado di farlo". Il 55enne è attualmente a capo della Foundation for Economic and Industrial Research, un gruppo di esperti e ricercatori che fornisce consulenze al governo.

8 - CTZ: ASSEGNATI 2,99 MILIARDI, RENDIMENTO SALE AL 4,712%
Radiocor - Sale al 4,712% (+67 punti base) il rendimento dei CTz - scadenza 30-05-2014 - assegnati per 2,991 miliardi oggi dal Tesoro. Lo si legge in una nota i n cui si dice che la domanda, a fronte di un importo massimo offerto di 3 miliardi, e' stata pari a 4,939 miliardi. Il prezzo di aggiudicazione e' stato di 91,549. Assegnati anche due BTp indicizzati all'inflazione dell'Area Euro: il primo - scadenza 15/09/2016 - per 625 milioni (richiesto per circa 1,39 miliardi) con rendimento lorodo in crescita di 81 punti base al 5,20%; il secondo - scadenza 15/09/2026 - assegnato per 289 milioni (704 milioni la richiesta) con rendimento lordo del 5,29%.

9 - SPAGNA: COLLOCA TITOLI PER 3,077 MLD, RENDIMENTI IN FORTE AUMENTO
Radiocor - La Spagna ha collocato 3,077 miliardi di euro a tre e sei mesi, leggermente al di sopra della forchetta prevista, ma a tassi di interesse in forte rialzo. Il rendimento dei titoli con scadenza a sei mesi e' quasi triplicato, passando al 2,363% dallo 0,846% dell'ultima emissione il 22 maggio scorso, mentre il tasso sulla scadenza a sei mesi e' praticamente raddoppiato dall'1,7387% al 3,237%.

10 - NEWS CORP CONFERMA: CONSIDERIAMO SCORPORO INTRATTENIMENTO DA EDITORIA
(LaPresse/AP) - Il News Corp di Rupert Murdoch ha confermato che sta considerando l'idea di dividersi in due compagnie distinte, come già riportato oggi dal Wall Street Journal. Per il momento non ci sono indicazioni su quali società faranno parte dei due nuovi gruppi. L'unico dato attualmente a disposizione è quello divulgato dal Wsj, di proprietà del News Corp, secondo cui la divisione metterà in una compagnia diversa il ramo dell'intrattenimento, di cui fanno parte la 20th Century Fox e i network Fox, staccandolo dal settore editoriale.

Il ramo legato all'intrattenimento ha inciso per circa il 75% nelle entrate totali del News Corp nei primi tre mesi del 2012. In Borsa il titolo del gruppo di Murdoch ha guadagnato quasi l'8% nelle contrattazioni mattutine, toccando il livello massimo da 52 settimane a questa parte.

11 - COMMERCIO: ISTAT, CROLLANO VENDITE DETTAGLIO, -1,6% MARZO, -6,8% ANNUO
Radiocor - Vanno malissimo le vendite al dettaglio che ad aprile fanno registrare un calo dell'1,6% su base congiunturale e del 6,8% su base tendenziale. Lo comunica Istat. Rispetto a marzo le vendite diminuiscono dell'1,5% sia per i prodotti alimentari sia per quelli non alimentari.

Nel confronto con aprile 2011 le vendite di prodotti alimentari diminuiscono del 6,1%, quelle di prodotti non alimentari del 7,1%. Le vendite per forma distributiva mostrano, sempre su base annua, una marcata contrazione sia per la grande distribuzione (-4,3%), sia per le imprese operanti su piccole superfici (-8,6%). Nei primi quattro mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, l'indice grezzo diminuisce dell'1,6%. Le vendite di prodotti alimentari segnano una flessione dello 0,2% e quelle di prodotti non alimentari del 2,2%.

12 - SQUINZI: BENE ALCUNI PROVVEDIMENTI GOVERNO, MA NON PUÃ’ BASTARE
(LaPresse) - "Occorre promuovere strategie di aggregazione e di crescita ed è molto importante che le imprese siano supportate da una burocrazia amica e che abbiano la possibilità di finanziarsi. Alcuni provvedimenti del Governo vanno nella giusta direzione, ma non basta". Così Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, intervenendo all'assamblea dell'Unione Industriale Biellese. "Bisogna agire in fretta, insieme e in tutte le direzioni se non vogliamo perdere pezzi importanti della nostra industria. Biella - conclude Squinzi - è stata un pioniere dell'associazionismo, qui è nata una delle prime sedi di Confindustria, e sono certo che questo territorio darà un grande impulso alla crescita e al progresso della nostra associazione e del Paese".

13 - MPS: OK GOVERNO A NUOVI TREMONTI BOND FINO A UN MASSIMO DI 2MLD
Radiocor - Il nuovo sostegno pubblico al Monte dei Paschi arrivera' fino a 2 miliardi 'attraverso nuovi strumenti finanziari di patrimonializzazione assimilabili a obbligazioni speciali simili ai Tremonti Bond'. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri. Lo comunica Palazzo Chigi in una nota in cui spiega che sottoscrivera' nuovi strumenti finanziari emessi dalla banca fino a 3,9 miliardi e saranno contestualmente sostituiti i vecchi Tremonti Bond per 1,9mld. La Banca d'Italia, aggiunge la nota, ha comunicato che per raggiungere il target di 3,3miliardi di capitale richiesto dall'Eba entro il 30 giugno la banca senese stima un fabbisogno di capitale di 1,3-1,7 miliardi.

14 - VEGAS (CONSOB): FUSIONE UNIPOL-FONSAI PRESTO, SE TUTTO È IN REGOLA
(LaPresse) - Sulla fusione Unipol-Fonsai, la decisione della Consob "arriverà al più presto, ma non dipende solo da noi". Così il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, al termine di un'audizione in commissione Finanze al Senato. "Noi faremo tutto il possibile - prosegue Vegas - per far sì che l'aumento di capitale parta quando è stato programmato, ovviamente se tutto è in regola".

15 - BUDWEISER TRATTA IL 50% DI CORONA...
Dal "Corriere della Sera" - Budweiser è pronta a «bersi» l'intera Corona, con la quale potrà consolidare la propria leadership nel mondo. Il colosso della birra Anheuser-Busch InBev, a cui fa capo Budweiser (ai primi posti per la vendita di birra con una quota globale del 18,3%) è vicino a prendere il totale possesso del Grupo Modelo, il produttore della Corona di cui al momento detiene il 50%.

16 - CITY, DOPO MANCINI E BALOTELLI UN ALTRO ITALIANO. NEL BOARD...
F.D.R. per il "Corriere della Sera" - Da Modena a Manchester passando per Abu Dhabi. È il viaggio fortunato di Alberto Galassi, l'amministratore delegato della Piaggio Aero Industries neo consigliere d'amministrazione del Manchester City campione d'Inghilterra. L'avvocato modenese è stato nominato ieri nel board del blasonato club britannico dal presidente, l'emiro Khaldoon Al Mubarak, a cui il principe di Abu Dhabi, Sheikh Mansour Bin Zayed Al Nahyan, ha affidato la guida della squadra di sua proprietà.

Al Mubarak è anche vicepresidente di Piaggio Aero Industries, l'azienda di Piero Ferrari, il figlio del «Drake», in cui ha investito Mubadala, il fondo sovrano dell'emirato arabo. La nomina dunque è nata qui. A Genova, dove ha sede la società. E dove lavora Galassi, che diventa così il terzo italiano chiamato dall'emiro a Manchester, dopo il mister Roberto Mancini e l'attaccante Mario Balotelli.

17 - AMERICAN CHAMBER, NEL BOARD VERONICA SQUINZI E ANDREA BONOMI
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Vecchie conferme e nuove nomine oggi all'assemblea dell'American Chamber of Commerce in Italia, costola made in Italy della Confindustria di Washington. AmCham (come la chiamano al suo interno) mentre riconferma presidente Vittorio Terzi (senior director di McKinsey) e consigliere delegato Simone Crolla, nomina per il 2012-2014 un altro vice presidente, David Bevilacqua, amministratore delegato Cisco Systems Italy e apre il suo board a sei nuovi membri: Sergio Albarelli (Franklin Templeton Investments), Fabio Carniol (Tower Watson), Carlo d'Asaro Biondo (Google), Franco Moscetti (Amplifon) e «due interpreti protagonisti delle relazioni Italia-Usa» Veronica Squinzi, Business development director del gruppo Mapei e Andrea Bonomi, presidente di InvestIndustrial.

Fondata nel 1915, con l'obiettivo di «servire» le multinazionali americane presenti in Italia, AmCham si è via via sempre più occupata anche di sostenere le imprese italiane che vanno negli Stati Uniti. Da qui l'ingresso nel board anche di due rappresentanti dell'industria e della finanza tricolori: Veronica Squinzi in quanto responsabile dei mercati esteri della Mapei e per il focus che l'azienda di famiglia ha sul mercato americano (dove ha stabilimenti e continua a investire) e Andrea Bonomi che oltre ad avere la cittadinanza americana conosce bene la realtà d'Oltreoceano in quanto gran parte della raccolta per i suoi investimenti arriva da fondi Usa.

18 - LA BATTAGLIA SU IMPREGILO E LE REGOLE DEL BUY BACK...
F.D.R. per il "Corriere della Sera" - Ha lasciato passare il fine settimana. Ma, puntuale, alla riapertura della Borsa Pietro Salini ha fatto sapere ciò che pensa delle iniziative del consiglio d'amministrazione di Impregilo, che venerdì ha esaminato un'offerta del socio brasiliano Primav per il 19% di Ecorodovias e avviato lo studio per effettuare un buy back.

L'offerta, secondo il costruttore romano che con il 29% di Impregilo sta puntando a sfilare la società a Beniamino Gavio, «è opaca nelle genesi», «non coglie il premio di mercato che altri interessati potrebbero offrire» e potrebbe comportare per il general contractor «un minor introito fino a un massimo di 800 milioni di euro». Non va, insomma, per Salini, che nei suoi programmi punta a vendere l'intero 29% di Ecorodovias e quindi a uscire dal Brasile. Per cui poco ha gradito la vendita parziale e il patto di sindacato con Primav che a suo modo di vedere porta al «congelamento» della partecipazione fino al 2020.

Puntuale in serata è arrivata la replica di Impregilo, sollecitata dalla Consob che ha anche chiesto a Gavio integrazioni al prospetto per la raccolta deleghe. Il general contractor contesta la posizione di Salini (contro cui venerdì ha presentato un nuovo esposto alla Commissione) spiegando che nell'offerta brasiliana, la cui scadenza è il 31 luglio, il premio c'è ed è «dell'11%» e corrisponde a un prezzo di 690 milioni di euro con «una plusvalenza nell'ordine dei 530 milioni».

In quanto al congelamento della partecipazione residua, «scaduto il periodo iniziale di lock-up di due anni, Impregilo potrà liberamente vendere» le sue quote. Infine il buy back, che Impregilo farebbe attraverso un'Opa, secondo Salini «nasconde l'obiettivo del gruppo Gavio di superare il limite del 30% (e blindare Impregilo) senza Opa». Non è così, ha risposto il general contractor: il riacquisto avverrà solo con il voto favorevole della maggioranza dei soci di minoranza, come richiede il Regolamento Consob per ottenere l'esenzione dall'Opa.

19 - IL FUTURO DI VIVENDI PER TV E TLC SCISSIONE POSSIBILE...
Giampiero Martinotti per "la Repubblica" - In cinque anni il titolo Vivendi ha perso più del 56 per cento e se si risale al 2000 il paragone dei prezzi di Borsa è letteralmente deprimente: Vivendi, all'apogeo dell'epoca Messier, valeva 140 euro, oggi ondeggia fra i 13 e i 14. Gli azionisti sono scontenti e non lo mandano a dire, ma soprattutto tutti si chiedono quale sia la strategia di una holding presente nelle telecomunicazioni (Sfr, Telecom Marocco), nella televisione (Canal Plus) e nella disastrata produzione musicale (Universal). Vivendi galleggia, non sembra un gruppo in pericolo, ma secondo gli analisti manca di una strategia chiara.

E il seminario tenuto lo scorso fine settimana non ha fornito lumi: «Vivendi comunicherà a tempo debito sui suoi progetti e sulle necessarie evoluzioni del gruppo». Un po' poco per gli investitori, che ieri hanno nuovamente penalizzato il titolo, sceso di oltre il 3 per cento. I vertici del gruppo sarebbero divisi sul da farsi: Canal Plus, per esempio, rivendica l'autonomia e una scissione tra il polo tv e il polo telecom, un'idea che piace a molti analisti.

Il problema del gruppo, in questo momento, si chiama Sfr, secondo operatore transalpino di telefonia mobile. Il settore è nella tormenta dopo l'arrivo di Free, che ha lanciato una guerra dei prezzi senza precedenti e squassato tutti gli equilibri di mercato. Secondo il
Journal du Dimanche, i margini della società diminuiranno del 15 per cento e i dirigenti preparano una cura da cavallo: tagli dei costi per un miliardo di euro, riduzione degli organici di un migliaio di unità, chiusura di molti punti vendita. Notizie non ancora confermate, ma che danno un'idea dell'incertezza e dello smarrimento che regnano nel gruppo Vivendi.

20 - GLI GNORRI DELLA FINANZA...
Andrea Greco per "la Repubblica" - Anche in appello il processo tra Jerome Kerviel e Société Generale sembra una guerra di gnorri. La banca ha chiesto 4,9 miliardi di euro di danni al "trader infedele", che già nel 2010 ebbe cinque anni di reclusione per avere provocato perdite di pari entità maneggiando derivati. Kerviel dovrebbe lavorare 390mila anni al salario minimo francese per pagare (qualcuno meno se diventerà un famoso da Grande Fratello della finanza).

SocGen sa bene che non può accadere, ma intanto si è già dedotta fiscalmente un terzo della perdita (1,7 miliardi), sfruttando una legge francese. È giusto che una banca paghi meno tasse per un buco in cui è stata attrice comprimaria, come prova la multa da 4 milioni comminata dalla vigilanza per «carenze nei controlli interni»? Nella guerra tra gnorri il contribuente non gode.

 

 

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