1- MONTI, MONTEZEMOLO, PROFUMO: OGNI GIORNO CHE PASSA SI ALLUNGA L’ELENCO DEI PERSONAGGI ESTRANEI ALLA POLITICA CHE SMANIANO PER SALVARE IL BELPAESE 2- SARÀ DIVERTENTE ASSISTERE AL BRACCIO DI FERRO TRA LA “RISERVA INDIANA” DEI BANCHIERI E DEGLI IMPRENDITORI E I CASCAMI DELLA VECCHIA POLITICA POLITICANTE 3- BASTA VEDERE IL MODO IRONICO CON CUI PIERFURBY HA ACCOLTO L’APPASSIONATO PRONUNCIAMENTO DEL BANCHIERE. “PROFUMO HA UN SACCO DI SOLDI, HA LAVORATO BENE. È UNO DEGLI UOMINI PIÙ INTELLIGENTI DEL PAESE”. POI HA AGGIUNTO CHE NON LO VEDE COME UOMO DELLA PROVVIDENZA O PAPA STRANIERO, MA COME MINISTRO DELL’ECONOMIA 4- LA SCINTILLA CHE HA RISVEGLIATO LA VOGLIA DELLA POLITICA È STATA LA NOMINA DI PISAPIA A SINDACO DI MILANO E DE MAGISTRIS A NAPOLI, UN EVENTO CHE È STATO INTERPRETATO DA MOLTI PERSONAGGI DELLA “RISERVA INDIANA” COME IL SEGNALE DI FUMO DI UNA NUOVA POLITICA DI "ELETTI" IN BARBA AI POLITICANTI DELLA PARTITOCRAZIA

Ogni giorno che passa si allunga l'elenco dei personaggi estranei alla politica che scalpitano dal desiderio di immolarsi per il bene del Paese.

Tra di loro ci sono imprenditori, banchieri, economisti che mostrano una voglia disperata di darsi da fare per colmare il vuoto di leadership e per buttare sul piatto il peso della competenza e della fama acquisite dopo molti anni di carriere strepitose.

In questa riserva indiana i capi tribù che finora sono venuti allo scoperto sono Luchino di Montezemolo con il suo ultimo pronunciamento davanti alle damazze di Cortina, e Mario Monti, il superbocconiano che ha passato gli ultimi mesi a smantellare la politica del governo.

Altri capi tribù preferiscono rimanere ancora dentro le tende, ma non è un mistero che per uomini come Corradino Passera e Luigino Abete la corda della politica vibra in maniera forte. Per il banchiere comasco di IntesaSanPaolo si è parlato addirittura della possibilità che Berlusconi volesse reclutarlo per mandare a casa l'ex-tributarista di Sondrio, e questa mattina quando è entrato a Villa d'Este per il Workshop di Cernobbio i giornalisti hanno cercato di strappargli parole meno formali.

In realtà Corradino, che con la nascita del secondo figlio dalla seconda moglie Giovanna Salsa sta vivendo una stagione di euforia, ha la testa concentrata sui problemi della banca che non sono indifferenti. Non più tardi di ieri Intesa è stata cancellata insieme a Unicredit dall'elenco dei 50 maggiori titoli europei e le ultime vicende dello scandalo Penati che vedono coinvolto un top manager dell'Istituto rischiano di colpire l'immagine della prima banca italiana.

Da parte sua Luigino Abete continua a sudare perché vorrebbe aggiungere alla collezione delle cariche anche il titolo di ministro o almeno di sindaco di Roma quando Alemanno dovrà alzare le scarpe ortopediche dal suo ufficio in Campidoglio. (Ma i poteri forti della città di Totti puntano su Rana Ranucci, visto che Nicola Zingaretti è stato "precettato" per il dopo-Bersani).

La riserva indiana si è arricchita ieri di un nuovo capo tribù: Alessandro Profumo, che alla festa nazionale del partito di Rutelli ha dichiarato di essere pronto a dare il suo contributo e di metterci tutta la passione. Prima di questo endorsement l'ex-amministratore di Unicredit ha usato l'accetta nei confronti di Giulietto e di un governo incapace di uscire dalla mentalità dei tagli lineari, poi ha aggiunto "balliamo sull'orlo del baratro", parole che avrebbero fatto crollare la Borsa quando Alessandro il Grande lavorava a piazza Cordusio.

Qualcuno sostiene che a spingere il banchiere sia stata soprattutto la moglie Sabina Ratti che ai tempi delle primarie del PD si candidò nella lista di Rosy Bindi.

Pare che durante il mese di agosto la coppia abbia passato le vacanze in campeggio viaggiando a bordo di quella Ducati rossa che la sera del 21 settembre 2010 portò via il dimissionario marito dalle stanze di Unicredit dopo aver negoziato la liquidazione di 40 milioni.

La passione per la politica non è mai stata accantonata dall'uomo che a 53 anni ha lasciato la banca dopo aver costruito un impero che andava da Tripoli all'Est d'Europa. In questi mesi Profumo ha accettato soltanto la proposta di entrare nel consiglio di amministrazione dell'Eni e della banca russa Sberbank, e tanto per non perdere il gusto della finanza ha tirato fuori 90mila euro per creare insieme ad alcuni manager milanesi una piccola società di consulenza dal nome accattivante "Appeal strategy & finance".

La scintilla che ha risvegliato la voglia della politica è stata la nomina di Pisapia a sindaco di Milano, un evento che insieme all'elezione di De Magistris a Napoli, è stato interpretato da molti personaggi della "riserva indiana" come il segnale di fumo di una nuova politica in barba ai politicanti.

Qualcuno potrebbe obiettare che il pronunciamento di ieri davanti a personaggi come Pierfurby Casini e Bruno Tabacci non è il massimo della novità perché si tratta di gente che arriva dalle terre lontane della Prima Repubblica e ha poco da spartire con i politici emergenti scelti a furor di popolo.

E per capire come questi eredi della partitocrazia siano diffidenti nei confronti della nuova "riserva indiana" basta vedere il modo ironico con cui il leader dell'Ucd ha accolto l'appassionato pronunciamento del banchiere ex-McKinsey. Ha detto infatti Casini: "Profumo ha un sacco di soldi, ha lavorato bene. È uno degli uomini più intelligenti del Paese", poi ha aggiunto che non lo vede come uomo della Provvidenza o Papa Straniero, ma come ministro dell'Economia.

A buon intenditor poche parole e molte promesse. Quando arriverà il momento della svolta sarà divertente assistere al braccio di ferro tra i cascami della vecchia politica e la "riserva indiana" dei banchieri e degli imprenditori che tra i 50 e i 60 anni si sentono investiti di una missione salvifica. Costoro (sia che si chiamino Monti, Montezemolo, Passera, Abete, Profumo) dovranno darsi un gran da fare per scegliere il loro capo tribù.

Altrimenti ritorneranno agli antichi mestieri.

 

Mieli Montezemolo alle EolieLuigi Abete Emma Marcegaglia Mario Monti Sarah Varetto Desiree Petrini Mieli Della Valle e Montezemolo all'anema e core di capriGiuliano Amato Yves Leterme Mario Monti Sarah Varetto Corrado Passera, Giovanna Salza, Luca MontezemoloAlessandro Profumo su _La Stampa_ProfumoAlessandro Profumo con la moglie foto di MarinoPaoloni

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