big cairo bazoli

CORRIERE DELLE MIE TRAME – NAGEL SCENDE IN CAMPO CONTRO IL TRIO MESSINA-BAZOLI-CAIRO? NEGLI AMBIENTI FINANZIARI MILANESI CIRCOLA CON MAGGIORE INSISTENZA L'IDEA CHE IL DOSSIER RCS SIA NUOVAMENTE SUL TAVOLO DI ANDREA BONOMI

alberto nagel carlo messinaalberto nagel carlo messina

Laura Galvagni per il Sole 24 Ore

 

È l' ennesimo fuoco di paglia o questa volta c'è qualcosa di più concreto? È presto per dirlo ma negli ultimi giorni negli ambienti finanziari milanesi circola con maggiore insistenza e altrettanta convinzione l' idea che il dossier Rcs sia nuovamente sul tavolo di Andrea Bonomi. Non è stato possibile ottenere conferme ufficiali, tuttavia, a quanto si apprende, l' imprenditore avrebbe iniziato a studiare la fattibilità di un' operazione sul capitale del gruppo che edita Il Corriere della Sera.

ANDREA BONOMI ANDREA BONOMI


I contorni dell' offerta sarebbero ancora tutti da definire ma appare chiaro che, se Bonomi decidesse davvero di muoversi, lo potrebbe fare solo attraverso un' Opa entrando come socio forte in Rcs per assumere poi la gestione della società. Ipoteticamente potrebbe essere sufficiente raccogliere una quota abbastanza rotonda, non per forza di maggioranza assoluta.


Quel che basta, insomma, per poter prendere in mano il timone dell' azienda. Non risulta in ogni caso che un prezzo sia già stato individuato ma è plausibile pensare che non sarebbe molto distante dalle quotazioni espresse oggi dal mercato: venerdì il titolo ha chiuso attorno a 0,6 euro ad azione. Valore comunque superiore di circa l' 11% a quanto messo sul piatto da Urbano Cairo, unica offerta concreta al momento, con l' Ops che propone azioni Cairo Communication a fronte di titoli Rcs.


E non potrebbe essere altrimenti considerato che la maggior parte dei soci, pur apprezzando il profilo industriale della proposta di Cairo ha spesso sottolineato che l' Ops sottovalutava il gruppo.

monica maggioni  urbano cairo fedele confalonierimonica maggioni urbano cairo fedele confalonieri


In questo caso, peraltro, l' offerta sarebbe tutta in contanti. Aspetto che potrebbe risultare più gradito a Piazza Affari. Anche se, va detto, non è escluso che alcuni dei soci già presenti nell' azionariato, se convinti della bontà del progetto, non possano decidere di restare nella compagine per supportare il rilancio e magari valorizzare poi successivamente al meglio la partecipazione nel Corriere. Si vedrà. Di certo, l' operazione appare in questo momento in fase troppo embrionale per poter coglierne le conseguenze.

mara carfagna  urbano cairomara carfagna urbano cairo


Tanto più che, sebbene diverse fonti finanziarie confermino il ritrovato interesse di Bonomi per Rcs, non va dimenticato che poco tempo fa a precisa domanda l' imprenditore aveva risposto di non aver valutato in alcun modo l' operazione. Nelle prossime ore, però, non è escluso che possa tenersi qualche incontro che definisca se e quando far partire l' eventuale contro-offerta.


Che cosa avrebbe fatto cambiare idea all' imprenditore? Uno degli aspetti che fino a oggi ha tenuto lontani gli investitori rispetto a un possibile ingresso in forze nella compagnia è la mole di debiti che grava sul gruppo e soprattutto i nodi rispetto a una potenziale ristrutturazione. Il primo trimestre del 2016 si è chiuso con 22 milioni di perdita e con un indebitamento finanziario netto di 411 milioni considerando gli effetti della cessione dell' Area Libri.


Lanciare un' Opa significava quindi, oltre che mettere sul piatto i denari sufficienti ad assumere il controllo della società, accollarsi anche l' esposizione. Sulla quale peraltro era in corso una complessa trattativa con le banche per definirne la rimodulazione. Ora il cda della società ha raggiunto una nuova intesa con i creditori e il term sheet, già approvato da due istituti, dovrebbe essere vagliato dai consigli delle altre banche entro maggio.

marisela federici  giovanni bazolimarisela federici giovanni bazoli

 

Per giunta, da un primo sondaggio informale fatto da Cairo, le banche si sarebbero dette disponibili a sedersi al tavolo con lui per discutere le condizioni del debito nel caso in cui l' imprenditore dovesse assumere il controllo di Rcs. Questo fa dunque immaginare che stesso trattamento e stesse garanzie verrebbero riservate anche ad altri potenziali offerenti.

giovanni bazoli premiato da romana liuzzo e gianni lettagiovanni bazoli premiato da romana liuzzo e gianni letta


Da capire, a questo punto, se Cairo sarebbe disposto a valutare possibili contromosse. L' imprenditore ha una certa cassa a disposizione e forse potrebbe anche considerare di fare un' offerta mista tra carta e cash, anche se fino ad oggi ha sempre garantito di non voler mettere mano ai termini economici dell' Ops.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?