PARMALAT SPOLPATA DA FRANCESI E MEDIOSBANCA: IL TRIBUNALE INCHIODA NEGO-NAGEL E LACTALIS
(Ansa) - Mediobanca non aveva i requisiti per essere advisor di Parmalat nell'acquisto di Lactalis American Group (Lag) in quanto "non poteva reputarsi indipendente" rispetto al venditore Lactalis. L'istituto guidato da Alberto Nagel, afferma il Tribunale nell'ordinanza di cui la Consob ha chiesto a Parmalat la pubblicazione, era "plausibilmente condizionato dalla prospettiva di riscuotere" 94 milioni di euro da Lactalis, "parte" dei 420 milioni prestati per l'opa su Parmalat, ed aveva inoltre in essere due derivati con Bsa, holding dei Besnier, del valore nozionale di 100 milioni di euro.
Mediobanca, la cui nomina da parte del comitato parti correlate di Parmalat è stata giudicata "una grave irregolarità ", rilasciò la fairness opinion su Lag il 22 maggio 2012. All'inizio di luglio, dopo aver incassato da Parmalat 904 milioni di dollari, Lactalis rimborsò alle banche creditrici alle banche 700 milioni di euro, "prima parte" di quella 'facility A' da 1,5 miliardi di euro che andava rimborsata entro metà mese e che includeva anche i 94 milioni di Mediobanca.
La stessa Mediobanca, nella fairness opinion rilasciata nell'ottobre del 2011 sul contratto di cash pooling tra Parmalat e Lactalis avvertiva che i francesi, ricorda il Tribunale, non sarebbero riusciti a rimborsare il finanziamento per l'Opa "se non mediante operazioni straordinarie, quali la cessione di asset".


