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PER ORA, L’UNICA DISCESA IN CAMPO DI “PIER DUDI” È IN GERMANIA – CON IL RILANCIO DELL’OFFERTA SU PROSIEBENSAT, SI AVVICINA LA CONQUISTA, DA PARTE DI MEDIASET, DEL COLOSSO TELEVISIVO TEDESCO: SE ANDASSE A BUON FINE, MFE POTREBBE SALIRE ALMENO FINO AL 45%, AVENDO IL CONTROLLO IN ASSEMBLEA, E PROCEDERE CON LA NASCITA DI UN POLO EUROPEO INSIEME ALLE TV CONTROLLATE IN SPAGNA, AMPLIANDO L’OFFERTA MA RISPARMIANDO SUI COSTI. LA COLLABORAZIONE TRA LE DUE AZIENDE FRUTTERÀ FINO A 419 MILIONI DI EURO DI UTILI OPERATIVI…

Estratto dell’articolo di Sara Tirrito per “la Stampa”

 

PIER SILVIO BERLUSCONI - PRESENTAZIONE PALINSESTI MEDIASET

Pier Silvio Berlusconi alza il tiro e si avvicina alla conquista di ProSiebenSat, il secondo polo radiotelevisivo europeo. Ieri mattina con una mossa a sorpresa, poco prima dell'apertura dei mercati, la sua MediaforEurope (Mfe), holding di Mediaset, ha incrementato l'offerta pubblica di acquisto volontaria (Opa) sulla società bavarese, mantenendo invariata la componente cash a 4,48 euro ma triplicando quella azionaria da 0,4 a 1,3 azioni Mfe di categoria A per ogni titolo ProSieben.

 

L'obiettivo, ribadito ieri dall'ad, è costruire un polo radiotelevisivo europeo e creare una piattaforma unica in grado di canalizzare gli investimenti pubblicitari nei diversi Paesi dell'area.

 

prosiebensat

«Serve una spinta per costruire ciò che ancora manca – ha spiegato Pier Silvio Berlusconi subito dopo l'annuncio con una nota –. Creare un gruppo europeo forte, con radici locali e una scala adeguata per competere a livello globale. Capace di unire mercati, rafforzare l'offerta editoriale e generare nuovo valore sia per i telespettatori sia per gli investitori».

 

Il management di ProSiebenSat, guidato dal ceo Bert Habets, ha accolto favorevolmente il rilancio, e lo ha definito «una dimostrazione dell'impegno a lungo termine di Mfe». Il nuovo corrispettivo complessivo raggiunge ora 8,62 euro per azione, una cifra superiore all'offerta rivale lanciata da Ppf, il gruppo della miliardaria ceca Renata Kellnerovà.

 

Renata Kellnerova

Oggi Ppf detiene il 15% di ProSieben contro una quota di maggioranza di poco superiore al 30% posseduta da Berlusconi.

 

L'Opa è stata lanciata il 26 marzo con un termine per aderire che rimane fissato al 13 agosto 2025. Se andasse a buon fine, Mfe potrebbe salire almeno fino al 45%, avendo il controllo in assemblea, quindi voce in capitolo sulla scelta del management della società tedesca.

 

«Abbiamo deciso di alzare la nostra offerta su ProSiebenSat non perché la proposta iniziale fosse inadeguata, ma perché crediamo nel progetto industriale che sosteniamo da anni», spiega Berlusconi.

 

prosiebensat

Concretamente, ora gli azionisti ProSieben che avevano già aderito all'offerta Ppf potranno rivedere la loro adesione e aderire alla proposta più vantaggiosa di Mfe. Il titolo dell'emittente bavarese è salito fin dai primi scambi di oltre il 9% per poi chiudere con un rialzo dell'11,7% a 7,8 euro. […]

 

Se l'operazione andasse a buon fine si potrebbe replicare in Germania quello che Mediaset ha già fatto con Infinity in Spagna: ampliare l'offerta risparmiando sui costi di piattaforma.

 

Mfe stima che la collaborazione tra le due aziende frutterà fino a 419 milioni di euro di utili operativi (Ebit) all'anno entro quattro anni, principalmente derivanti da ottimizzazioni nei settori pubblicitario, tecnologico e dei dati. […]

 

telecinco

Oggi il gruppo è presente in Italia e Spagna con quote di mercato simili e ha circa il 30% del mercato in Germania. Gli investimenti iniziali e i costi straordinari sono quantificati in 145 milioni.

 

Per gli azionisti Mfe, l'operazione promette una crescita dell'utile per azione superiore al 50%, che potrebbe raggiungere l'80% in caso di adesione totale all'offerta. «La nostra è una proposta industriale, non finanziaria. Non miriamo al controllo totale, ma a una flessibilità che ci consenta di dare una direzione chiara basata su una visione comune», dice Berlusconi.

 

prosiebensat

L'operazione, avviata con BonelliErede come advisor legale, ha incassato intanto l'approvazione di JpMorgan: «Abbiamo suggerito che il 2025 sarebbe stato l'anno del consolidamento della tv europea – scrive Daniel Kerven, head of European Media and Internet Equity Research della banca –. Mfe sta lavorando per trasformare questo obiettivo in realtà». Giovedì sono previsti i risultati finanziari del gruppo bavarese, e forse questo inciderà sugli acquisti in Borsa.

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