PIAZZA AFFARI CHIUDE IN CALO (-0,4%) - TRONDOLI (METROWEB): “L’UNIONE CON TELECOM HA SENSO, MA SERVE LA VOLONTÀ DEI SOCI” - MORETTI PRESENTA LA NUOVA ORGANIZZAZIONE AI MANAGER

 

1.BORSA: MILANO TERMINA IN CALO DELLO 0,4%, PREVALE VOLATILITA'

MEDIOBANCAMEDIOBANCA

Radiocor - Seduta all'insegna della volatilita' per le Borse europee, complice il nervosismo che ha caratterizzato anche l'andamento di Wall Street. Milano, dopo piu' cambi di passo, alla fine ha terminato le contrattazioni in calo dello 0,4%, facendo peggio del resto d'Europa A Piazza Affari sono andate male le azioni delle societa' industriali come Fiat (-0,6%), Pirelli (-0,47%) e Prysmian (-1,13%). Telecom Italia ha lasciato sul parterre l'1,5%, mentre il mercato continua a interrogarsi sulle mosse dell'azienda in Sud America, nonche' sugli sviluppi nell'azionariato.

 

Non si sono arrestate le vendite su Wdf (-2,3%), dopo il tonfo del 10% accusato venerdi' scorso. I titoli pagano la minore redditivta' che registrera' l'azienda in Spagna. Male anche Unipolsai (-2%) ed Eni (-0,95%), quest'ultima sull'onda della bocciatura da parte di Mediobanca che ha rivisto la raccomandazione da 'buy' a 'neutral'. Sul fronte dei cambi l'euro rimane sotto la soglia di 1,26 dollari, ossia a 1,2576 anche se in recupero dai livelli di venerdi' di 1,2514. La moneta unica vale inoltre 137,26 yen (137,33), mentre il dollaro-yen e' pari a 109,16 (109,75). Il petrolio (wti) perde lo 0,37% attestandosi a 89,42 dollari al barile.

 

2.CLUB MED: IL CDA RACCOMANDA L'OPA LANCIATA DALLA CINESE FOSUN

club medclub med

Radiocor - Il consiglio di amministrazione del Club Med ha raccomandato 'all'unanimita'' l'Opa proposta da Gaillon II, il consorzio guidato dalla cinese Fosun con alcuni partner e sostenuta dal top management del Club. Il consiglio, in cui oggi non hanno votato gli amministratori associati all'operazione, 'ha constato che questo progetto e' il migliore dal punto di vista finanziario, associa l'interesse degli azionisti, della societa' dando sostegno alla sua strategia e dei dipendenti. Gli amministratori - indica una nota - hanno tutti l'intenzione di apportare i loro titoli all'offerta'. La proposta di Gaillon II a 22 euro per azione ha rilanciato la posta rispetto a quella a 21 euro lanciata dal consorzio Global Resorts guidato da Andrea Bonomi.

fosunfosun

 

3.METROWEB: TRONDOLI, OPERAZIONE TELECOM HA SENSO MA SERVE VOLONTA' SOCI

Il Sole 24 Ore Radiocor - 'L'unione Telecom Italia-Metroweb avrebbe un grande senso industriale. Tuttavia dipende molto dalla volonta' dei soci e non mi risulta che ci sia una precisa volonta' di F2i a vendere'. Cosi' Alberto Trondoli, ad di Metroweb, commenta a margine di un evento a Milano le recenti indiscrezioni su un possibile acquisto da parte di Telecom Italia del 53% di Metroweb in mano a F2i. 'L'operazione permetterebbe di sfruttare le competenze e le risorse finanziarie di Metroweb per sviluppare un'infrastruttura interamente in fibra ottica che al Paese manca - aggiunge il manager - Telecom potrebbe entrare in Metroweb, che resterebbe indipendente, e la farebbe diventare la sua societa' della fibra ottica. Ovviamente, ribadisco, ci vuole la volonta'' del socio F2i a vendere la propria quota, volonta' che al momento non mi risulta'.

ALBERTO TRONDOLI CAPO DI METROWEB ALBERTO TRONDOLI CAPO DI METROWEB

 

In caso di aumenti di capitale necessari per sostenere gli investimenti, secondo Trondoli, Telecom potrebbe contribuire conferendo asset, ma non la rete in rame, e clienti. Infine, dal punto dal punto di vista delle tempistiche, 'bisognera'' aspettare le imminenti nomine dei vertici di F2i, ma se ci fosse la volonta' dei soci potrebbero anche essere brevi. Questa operazione e' piu' semplice rispetto allo scorporo della rete ipotizzato l'anno scorso'. Trondoli ha concluso sottolineando che, sul tema, con Cdp ci sono contatti quotidiani in quanto azionista indiretto di Metroweb attraverso F2i e diretto con Fsi.

metroweb logo metroweb logo

 

4.FINMECCANICA: MORETTI PRESENTA IL RIASSETTO, SOCCODATO AMPLIA RESPONSABILITA'

Radiocor - Trasformazione delle societa' interamente controllate in divisioni nel 2015; ulteriore riassetto delle prime linee di vertice; indicazione forte e chiara che il gruppo deve cambiare e che un'epoca si e' definitivamente chiusa. Sono questi, come apprende Radiocor, alcuni dei messaggi consegnati dall'amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica, Mauro Moretti, al top management del gruppo e delle controllate, a cui e' stato presentato oggi il piano di riorganizzazione del gruppo.

 

mauro moretti
mauro moretti

Nella riunione, che si e' svolta in un clima che viene descritto da diverse fonti piuttosto teso, Moretti ha innanzitutto confermato l'accentramento dei poteri in capo alla holding con il processo che portera' nel 2015 le principali societa' operative dell'aerospazio e della difesa - interamente sotto il controllo di Finmeccanica - a non esistere piu' con la loro trasformazione in divisioni di business. Novita', poi, per quello che riguardo la prima linea di manager della holding con l'ampliamento delle responsabilita' di Giovanni Soccodato. Al direttore delle strategie, dello sviluppo del business e dell'innovazione vanno anche le funzioni attualmente definite di 'coordinamento mercati' ora in capo a Massimo Pugnali.

 

5.MARAMOTTI: LA CASSAFORTE COFIMAR SVALUTA AZIONI UNICREDIT E CHIUDE IN ROSSO

Radiocor - Conti in rosso nel 2013 per Cofimar, holding della famiglia Maramotti. L'esercizio si e' chiuso con una perdita di 5,77 milioni di euro contro l'utile di 10 milioni del 2012, dopo una svalutazione di 14,4 milioni su titoli Unicredit. La perdita - indicano i documenti consultati da Radiocor - 'e' stata determinata da rettifiche di valore di una partecipazione in enti creditizi quotati' che 'si e' resa necessaria per tenere conto della riduzione del valore di patrimonio netto della partecipata conseguente a svalutazioni straordinarie su avviamenti e crediti'.

L Maramotti e N Gerber L Maramotti e N Gerber

 

A Cofimar fanno capo direttamente 6,6 milioni di titoli Unicredit stando ai verbali assembleari della banca di maggio. Il valore della partecipazione per Cofimar e' sceso a 57 milioni da 71 milioni nel 2012, a fronte di un valore di mercato di 31,8 milioni sulla media degli ultimi sei mesi. Il valore unitario in bilancio risulta di 8,6 euro. Attualmente in Borsa i l titolo Unicredit quota 6,15 euro.

 

piromallo03 ignazio luigi maramottipiromallo03 ignazio luigi maramotti

A Cofimar, che ha sede a Torino, fa capo pero' anche una partecipazione nella lussemburghese Ibef (42,5%), che a sua volta detiene 11,7 milioni di titoli Unicredit. In questo caso pero' le azioni non sono state svalutate. Il bilancio 2013 della holding - chiuso con un utile di 1,3 milioni - sottolinea che la quota nella banca e' 'strategica', la quotazione si e' nettamente ripresa rispetto al 2012 e le previsioni del piano strategico 2015-2015 sono positive.

 

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