PIAZZA AFFARI DEBOLE (-0,44%) CON PIRELLI E CAMPARI - UNICREDIT RADDOPPIA L’UTILE NEL TRIMESTRE (361 MLN)

1. BORSA MILANO CHIUDE DEBOLE, GIÙ UTILITY, PIRELLI, CORRE CAMPARI
(Reuters) -
Piazza Affari chiude negativa, in linea con le altre borse europee, in un mercato vacanziero con buona parte degli investitori assenti, penalizzata dall'andamento debole di Wall Street. Sfumate, almeno per ora, le preoccupazioni per la stabilità del governo, dopo la condanna definitiva di Silvio Berlusconi per frode fiscale.
L'indice FTSE Mib chiude in calo dello 0,44%, l'Allshare dello 0,59%. L'indice paneuropeo Ftseurofirst300 cede lo 0,39%.

Volumi contenuti intorno a 1,8 miliardi di euro nel finale.
* Fra i bancari bene MPS (+1,74%), dopo le notizie di stampa che parlano di opposizione da parte del governo italiano e di Bankitalia alla bocciatura del piano di ristrutturazione della banca da parte dell'Unione europea.
* UNICREDIT sale del 2,16% sulla scia della trimestrale migliore del consensus. Trascurata INTESA SANPAOLO con un calo dello 0,71% in trend discendente dopo i conti diffusi venerdì.
* PIRELLI chiude in netto ribasso e lascia sul terreno il 5,14% dopo aver annunciato risultati in linea con le attese e aver abbassato le stime sul 2013 nella parte bassa del range previsto nel piano industriale, aggiornato a fine 2012. "Si tratta di prese di beneficio", osserva un trader.

* Ancora acquisti su MEDIASET, che sale dell'1,51%, sulle attese per una prosecuzione dell'attuale governo e per una ripresa del mercato pubblicitario.
* Ancora giù TELECOM (-1,88%) dopo il calo di ieri sul taglio di Fitch a 'BBB-', che fa temere altre azioni da parte delle agenzie di rating principali.
* Vendute le utility, a partire da ENEL che cede l'1,68%, A2A perde l'1,51%. Indice settoriale europeo in contrazione dell'1,3% penalizzato dai forti ribassi delle utility tedesche Eon e Rwe sulla scia di alcuni downgrade.

* ATLANTIA cede il 2,65% vittima di realizzi.
* Bene CAMPARI balza oltre 4% dopo i dati.
* Infine, fra i minori secondo giorno di forte salita per VALSOIA (+12,35%) con forti volumi sulla scia della semestrale che ha visto triplicare gli utili. Il rally del titolo ha conciso ieri con la notizia proveniente dalla Nuova Zelanda dove Fonterra, primo esportatore mondiale di derivati del latte, ha ammesso di aver rilevato in alcuni prodotti la presenza di un batterio che potrebbe causare il botulismo.

2. BTP CHIUDONO IN RIALZO, SPREAD TOCCA 252 PB, CHIUDE A 254
(Reuters)
- Il secondario dei Btp archivia in rialzo una seduta in cui il differenziale fra i tassi dei decennali benchmark italiano e tedesco è sceso fino a 252 punti base, minimo dal 22 maggio scorso, quando aveva toccato i 251 punti base.
A sollecitare il movimento i dati macro migliori delle attese provenienti da Italia e Germania che hanno penalizzato i titoli 'core', asset rifugio per eccellenza.

Secondo i dati preliminari di Istat, nel secondo trimestre del 2013 il Pil corretto per gli effetti del calendario è sceso dello 0,2% in termini congiunturali dal -0,6% del trimestre precedente. Su base annua il calo è del 2,0% dal -2,3% del primo trimestre 2013 (rivisto da -2,4%).
Nel mese di giugno l'indice destagionalizzato della produzione industriale è salito dello 0,3% sul mese precedente. A maggio l'indice era salito dello 0,1%.

La Germania ha pubblicato i dati sugli ordini all'industria di giugno, risultati in rialzo congiunturale di 3,8% rispetto ad attese per un rialzo limitato a 1%. Dopo il dato il futures sul Bund ha infatti toccato il minimo di seduta a 141,86, con un calo di 34 tick.
Il Tesoro annuncia domani i quantitativi dei Bot in asta il 12 agosto. Lo scorso 23 luglio è stata annunciata la cancellazione delle aste a medio-lungo termine di metà agosto.

3. ITALIA: ECONOMIA STA RIEMERGENDO DA RECESSIONE GRAZIE A TRAINO DOMANDA ESTERA (ANALISTI)
Finanza.com -
Riscontri oltre le attese oggi dalla prima lettura del Pil italiano relativo al secondo trimestre 2013. I dati Istat evidenziano un calo dello 0,2% t/t, meno marcato rispetto al -0,6% del trimestre precedente e al -0,4% delle stime di consensus. "Sono dati coerenti con la nostra opinione che l'economia italiana stia uscendo dalla sua grave recessione guidata dalla domanda estera e da una stabilizzazione nella contrazione della domanda interna", commenta Fabio Fois, economica di Barclays .

La banca britannica continua a prevedere un ritorno alla crescita nel quarto trimestre di quest'anno (+0,2% t/t) dopo un andamento piatto nel trimestre in corso. "Nel complesso - aggiunge Fois - continuiamo a prevedere un Pil in calo dell'1,7% quest'anno, ma ora vediamo il potenziale per un andamento migliore. Detto questo, rimangono in gioco anche i rischi al ribasso derivanti principalmente da forti vincoli di liquidità a livello aziendale e dall'instabilità politica che può rallentare l'azione di governo e ritardare gli investimenti e (forse) le decisioni di consumo".

4. GERMANIA: FMI, FONDAMENTALI SOLIDI, MA ORA ALLENTARE POLITICA FISCALE
Radiocor -
La Germania e' solida a livello di fondamentali e questo conferma il suo ruolo di ancora della stabilita' europea, ma le incert ezze sollevate dalle prospettive e le politiche dell'Eurozona, piu' che del Paese in se', 'pesano significativamente sull'attivita' economica'. E' quanto si legge nel rapporto del Fondo monetario internazionale a conclusione della missione di monitoraggio Articolo IV a Berlino, in cui si sottolinea che 'la rivitalizzazione della crescita e' collegata alla riduzione dell'incertezza'.

Come sottolinea il Fmi, se non si riuscisse a farlo e a promuovere una graduale ripresa 'la crescita tedesca resterebbe al di sotto del potenziale per un periodo piu' lungo'. Inoltre, precisa il Fondo, un aumento dello stress finanziario nell'Eurozona 'potrebbe interagire con una domanda regionale gia' debole', appunto provocando effetti indesiderati. 'Le prospettive deboli dell'economia globale' e 'un prolungato periodo di crescita lenta' potranno amplificare questi rischi e ridurre il potenziale dell'economia. In questo contesto, il Fmi ritiene che 'un allentamento della politica fiscale sia appropriato' e raccomanda di 'mantenere lo slancio delle riforme finanziarie, sia a livello locale che di Eurozona' per ridurre i rischi di battuta d'arresto.

5. UNICREDIT RADDOPPIA UTILE IN SECONDO TRIMESTRE, RIMBORSA 2 MILIARDI LTRO
(Reuters) -
UniCredit ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 361 milioni, in crescita del 113,8% rispetto a un anno prima, e vede in Italia "i primi segnali positivi di un'inversione di tendenza".

Il trimestre è stato caratterizzato da ricavi in crescita su base trimestrale del 5,5% con costi in calo del 2,3% e un margine operativo lordo in significativo aumento (+18,3%), spiega una nota.

A luglio la banca ha rimborsato 2 miliardi dei fondi ottenuti con l'operazione Ltro della Bce e "valuterà l'opportunità di procedere a ulteriori rimborsi anticipati" anche in base alle condizioni di mercato.

Gli accantonamenti su crediti sono cresciuti del 35,4% a 1,7 miliardi, in linea con la guidance, ma i flussi netti di crediti deteriorati sono diminuiti per il terzo trimestre consecutivo a 1,5 miliardi (-23,7%).

A livello di gruppo la copertura dei crediti deteriorati si attestava a fine giugno al 44,1% (42,1% per l'Italia). Per ciò che riguarda le sofferenze, in Italia la copertura era del 54,6%.
Il Core Tier 1 a fine giugno si attestava all'11,41%, mentre il Common equity ratio calcolato secondo Basilea 3 è al 9,72%.

6. UNICREDIT: GHIZZONI, GUARDIAMO CON FIDUCIA A PROSSIMI MESI
Radiocor -
'La performance del Gruppo UniCredit nel primo semestre 2013, i coefficienti p atrimoniali e i risultati significativi delle nostre iniziative manageriali consentono a UniCredit di guardare con fiducia ai mesi a venire'. Lo ha dichiarato Federico Ghizzoni, amministratore delegato del gruppo bancario, nella nota di accompagnamento dei risultati del primo semestre della banca. 'L'erogazione dei nuovi prestiti a imprese e famiglie aumenta - ha continuato - e, per il terzo trimestre consecutivo, i nuovi flussi netti verso i crediti deteriorati rallentano'.

7. GERMANIA: +3,8% ORDINI INDUSTRIA MANIFATTURIERA GIUGNO, +3,4% ANNUO
Radiocor -
Gli ordini all'industria manifatturiera tedesca hanno segnato in giugno un balzo del 3,8% (dato destagionalizzato) rispetto a maggio, col tendenziale non destagionalizzato che si porta al +3,4 per cento. Il dato mensile e' di molto superiore alle attese che davano un progresso dello 0,9% rispetto a maggio. Gli ordini dall'estero hanno segnato un rialzo del 4,2% rispetto a maggio, quelli interni hanno registrato un progresso del 3,3 per cento mensile. Il dato congiunturale rivisto di maggio, diffuso oggi insieme coi risultati di giugno, e' pari a -0,5% da -1,3 per cento.

8. PIL: ISTAT STIMA -0,2% NEL SECONDO TRIMESTRE, -2,0% SU ANNO
Radiocor -
Nel secondo trimestre 2013 il Pil e' diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,0% nei confronti del secondo trimestre del 2012. Si tratta dell'ottavo trimestre consecutivo in calo, mentre la variazione acquisita per il 2013 e' pari a -1,7 per cento.

Sono le stime preliminari dell'Istat espresse in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corrette per gli effetti di calendario e destagionalizzate (il seconto trimestre ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate rispetto al secondo trimestre 2012). Il calo congiunturale, spiega l'Istat, e' la sintesi di diminuzioni del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attivita' economica: agricoltura, industria e servizi.

9. BRICS IN CALO: IL PRIMO DA 4 ANNI
Rossana Prezioso | Trend Online -
Secondo i dati Hsbc Emerging Markets Index che registrano un 49,4 nel mese di luglio, in calo dal 50,6 di giugno i famosi BRICS stanno dando i primi concreti segnali di recessione da ormai 4 anni a questa parte. Secondo Frederic Neumann, di HSBC il motivo è da ricercarsi nel fatto chegli emergenti non hanno ancora ricevuto la parte migliore della stabilizzazione dell'economia cosiddetta matura, come quella di Usa, Giappone ed Europa. In realtà in questo caso, quello europeo, parlare di stabilizzazione sembra ancora prematuro, visto che in realtà i dati resi noti si basano per lo più su una solo prima lettura che avrà bisogno di conferme anche nelle future rilevazioni. Ad ogni modo, sembra che dal report reso noto dalla Cnbc ci siano forti segnali di irrigidimento dei mercati con una generale diminuzione dei nuovi ordini di produzione.

Il paradosso si compie propri in contemporanea con la crescita degli Usa e la ripresa (ancora minima) del mercato europeo che invece per la prima volta in due anni (e in 5 di recessione) torna sopra il livello di 50 punti. Si tratta di un problema complesso: l'occupazione manifatturiera in Cina, Brasile, Russia, Polonia e Corea, per esempio, ha già iniziato a diminuire,e il deterioramento delle prospettive di lavoro potrebbe pesare sulla spesa delle famiglie, annullando, di fatto, i privilegi finora accumulati grazie proprio al rally registrato negli ultimi mesi con il rafforzamento dell'azione della Fed sui mercati.

Ciò che invece preoccupa è il fatto che pur appartenendo alal schiera degli emergnti, molti di questi paesi come Cina e Brasile, hanno un peso economico estremo che ricade direttamente sulle economie dell'intero continente che li ospita se non addirittura, come nel caso di Pechino, sull'intero pianeta. Non dimentichiamo che la Cina ha tra i suoi primi partners la Germania (locomotiva d'Europa) e gli Usa. Non solo, ma una sua caduta porterebbe con sè, cosa che sta già facendo, anche gran parte delle economie del sud est asiatico, rivelatesi un grosso bacino per l'indotto che si è sviluppato con l'emancipazione dell'economia cinese stessa.

Ma nonostante tutto resta l'ottimismo: Neumann ha detto che la posizione dei vertici politici cinesi, per quanto riguarda riforme fiscali e investimenti, potrebbe portare nuova linfa vitale.

10. CASSA INTEGRAZIONE, -30,3%, AUMENTANO DOMANDE DISOCCUPAZIONE, MOBILITÀ
(Reuters) -
Le ore di cassa integrazione autorizzate sono diminuite di oltre il 30% nel mese di luglio rispetto allo stesso periodo del 2012, rende noto l'Inps, precisando che aumentano le domande di disoccupazione e mobilità.

"Nel mese di luglio 2013 sono state complessivamente autorizzate 80,6 milioni di ore di cassa integrazione, tra interventi ordinari, straordinari e in deroga. Si evidenzia, pertanto, una diminuzione del 30,3% rispetto ai 115,7 milioni di ore utilizzate del mese di luglio dell'anno precedente", si legge in una nota dell'istituto.

Nello specifico, le ore di cassa integrazione ordinaria (Cigo) autorizzate lo scorso mese sono 25,3 milioni, il 26,8% in meno del luglio 2012; le ore di cassa integrazione straordinaria (Cigs) sono calate del 29,2%, a 31,6 milioni; gli interventi in deroga (Cigd) sono stati pari a 23,8 milioni di ore, in calo del 35,1%.

"Per il terzo mese consecutivo, registriamo un calo delle richieste e autorizzazioni della cassa integrazione ordinaria con una decisa diminuzione anche della cassa straordinaria. Si tratta di una diminuzione consistente che potrebbe confermare i timidi segnali di ripresa produttiva, intravisti per la seconda metà dell'anno. Ma si tratta di dati che non possono far dimenticare la gravità della crisi, ribadita dai dati sulla disoccupazione", spiega il presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua.

L'Inps spiega poi che nel mese di giugno sono state presentate 96.814 domande di Aspi e 23.857 di mini Aspi.

"Nello stesso mese sono state inoltrate 441 domande di disoccupazione (tra ordinaria e speciale edile), 9.273 domande di mobilità e 373 di disoccupazione ordinaria ai lavoratori sospesi, per un totale di 130.758 domande. Complessivamente, nei primi sei mesi 2013 sono state presentate 829.682 domande, con un aumento del 20% rispetto alle 691.617 domande presentate nel corrispondente periodo del 2012".

 

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