PIAZZA AFFARI IN LIEVE CALO A -0,16% - LO SPREAD SCENDE SOTTO I 450 PUNTI DOPO L’AZIONE DELLE BANCHE CENTRALI DI IERI - VOLANO FONSAI DE-LIGRESTIZZATA E FINMECCANICA DE-GUARGUAGLINIZZATA - S. RAFFAELE, SCHIAFFO A MALACALZA-VATICANO: RIAPERTA LA GARA, ENTRANO ROTELLI E SOROS - MARPIONNE LASCIA L’ITALIA, MA È L’ITALIA CHE LASCIA LUI: CALANO LE IMMATRICOLAZIONI DEL 9,25% - MARCEGAGLIA: OK AL PAGAMENTO DEI DEBITI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CON TITOLI DI STATO - INTESA: NESSUN PROBLEMA DI LIQUIDITÀ…

1 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO NON RIPETE BALZO IERI, VOLA FONSAI...
(LaPresse)
- Non riesce ai mercati il secondo balzo di fila. Piazza Affari chiude in lieve calo, con l'indice Ftse Mib che cede lo 0,16% a 15.244,62 punti e il Ftse All-Share che perde lo 0,22% a 15.990,51 punti. Ieri l'azione coordinata delle maggiori Banche centrali del mondo per sostenere la liquidità del sistema aveva fatto schizzare in alto i listini europei. Oggi l'affetto benefico si vede sui titoli di Stato con lo spread tra Btp e Bund decennali calato sotto i 450 punti base.

Decisive sono state le aste di bond in Spagna e Francia. Madrid ha pagato tassi di interesse più alti agli investitori per i 3,75 miliardi di euro di titoli, ma la domanda è stata di 2,5 volte l'offerta. Boom di richiesta anche per le obbligazioni di Parigi, con un domanda tre volte in eccesso rispetto all'offerta e addirittura tassi in calo per i complessivi 4,3 miliardi di titoli collocati a 10 e a 15 anni.

Oggi il presidente della Bce, Mario Draghi, ha parlato a Strasburgo di fronte al Parlamento Ue di "rischi di un rallenamento dell'economia aumentati" anche perché "le tensioni sui mercati si sono intensificate". Negli Usa le richieste per i sussidi di disoccupazione sono tornate la scorsa settimana sopra quota 400mila, a 402mila unità (+6mila domande), mentre l'indice Ism sul manifatturiero ha mostrato a novembre una crescita oltre le attese a 52,7 punti. In questo contesto, chiusura sotto la parità per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra perde lo 0,29% a 5.489,34 punti, il Dax di Francoforte lo 0,87% a 6.035,88 punti e il Cac 40 di Parigi lo 0,78% a 3.129,95 punti. A Madrid, l'indice Ibex ripiega dello 0,34% a 8.421 punti.

A Milano le banche chiudono miste. Scendono Unicredit (-0,45% a 0,7695 euro), Mediobanca (-0,58% a 4,764 euro) e Ubi Banca (-1,85% a 2,964 euro). Salgono invece Intesa Sanpaolo (1,06% a 1,241 euro), Banco Popolare (+0,96% a 0,898 punti), Popolare di Milano (+1,85% a 0,2809 euro) e Banca Montepaschi (+1,73% a 0,2533 euro). Il consiglio di amministrazione ha deciso ieri di varare un aumento di capitale gratuito da oltre 725 milioni di euro, per rendere possibile il passaggio a Core Tier 1 del sovrapprezzo dell'emissione Fresh del 2008, e ha deliberato inoltre la conversione alla pari delle azioni di risparmio in ordinarie.

Ora dovrà esprimersi l'assemblea straordinaria degli azionisti, convocata per l'1 e 2 dicembre. In attesa dei dati sulle vendite di auto in Italia a novembre, Fiat cede l'1,41% a 3,77 euro. Intanto, negli Usa Chrysler ha evidenziato a novembre vendite pari a 107.172, in crescita del 45% rispetto allo stesso mese del 2010. Nel resto della galassia Agnelli, cala anche la holding Exor (-3,05% a 15,26 euro), mentre cresce Fiat Industrial (+0,83% a 6,67 euro).

Protagonista di giornata è Fondiaria-Sai, autore di un vero e proprio rally. La compagnia assicurativa che fa capo ai Ligresti 9,3%, che torna sopra quota 1 euro, a 1,093 euro. In giornata il titolo è stato sospeso per eccesso di rialzo in mattinata, quando segnava un +14,1% teorico a 1,141 euro. Balza Finmeccanica (+2,68% a 3,296 euro), in attesa che il cda straordinario decida sulle deleghe del top management del colosso pubblico. Dal board dovrebbero uscire le dimissioni del presidente, Pier Francesco Guarguaglini.

Sotto i riflettori il comparto delle telecomunicazioni, dopo la rinuncia di Sky Italia alla sua candidatura per l'asta (cosiddetto 'beauty contest') per l'assegnazione delle frequenze digitali italiane. Cala Mediaset (-1,64% a 2,156 euro), mentre sale fuori dal paniere principale Telecom Italia Media (+9,81% a 0,1757 euro) sull'interessamento manifestato da Carlo De Benedetti per l'emittente televisiva La7. La controllante Telecom Italia cede invece lo 0,3% a 0,84 euro. Nel resto del Mib chiudono bene Impregilo (+1,76%), Diasorin (+1,81%), Stm (+0,3%) e Azimut (+0,25%). Calano Saipem (-2,54%), A2a (-1,35%), Atlantia (-1,66%), Mediolanum (-1,92%) ed Enel (-0,13%).

2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND SOTTO QUOTA 450 PUNTI BASE...
(LaPresse)
- Cala sotto i 450 punti base lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund. Il differenziale di rendimento si attesta a 447 punti a metà pomeriggio, vicino ai minimi intraday di 476 punti. Il tasso dei Btp sul mercato secondario è del 6,74%. Oggi lo spread ha aperto a 473 punti.

3 - AUTO ITALIA: TONFO IMMATRICOLAZIONI A NOVEMBRE, CALO DEL 9,25%...
Radiocor
- Le immatricolazioni di nuove auto in Italia sono scese rispetto allo stesso mese dello scorso anno del 9,25% a novembre a quota 132.579 unit a'. Lo comunica il ministero dei Trasporti precisando che nello stesso periodo sono stati registrati 390.822 trasferimenti di proprieta' di auto usate (-6,56%). Il volume globale delle vendite (523.401 autovetture) ha dunque interessato per il 25,33% auto nuove e per il 74,67% auto usate. Nei primi 11 mesi dell'anno la flessione del mercato dell'auto e' stata pari al 10,6% a 1.830.281 unita'.

4 - PIL: CSC, FORTE CONTRAZIONE TRA 2011 E 2012, A RISCHIO MOLTE IMPRESE...
Radiocor
- Secondo il Centro studi di Confindustria si 'delinea una consistente contrazione del Pil del Paese a cavallo tra 2011 e 2012'. Lo si leg ge nella Congiuntura Flash, che rileva una 'caduta della produzione industriale generalizzata a tutta Eurolandia. Nel caso italiano - pero' - e' piu' profonda e, partendo da livelli di attivita' ben lontani dai picchi di oltre tre anni fa, mette a repentaglio la sopravvivenza di molte imprese'.

5 - MARCEGAGLIA: BENE PAGAMENTO DEBITI PA VERSO PMI CON TITOLI STATO...
(LaPresse)
- "Noi condividiamo questo tema dei settanta miliardi dei debiti pregressi dello Stato e della pubblica amministrazione verso le imprese e condividiamo questa proposta che pensiamo sia molto giusta". Così la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, in merito all'ipotesi di pagare i debiti contratti dalla pubblica amministrazione nei confronti delle piccole e medie imprese con titoli di Stato. "E' un problema enorme - ha aggiunto Marcegaglia - a maggior ragione adesso che siamo in una situazione di credit crunch. L'idea è di recepire subito la direttiva Ue sui pagamenti nel più breve tempo possibile per il futuro".

6 - CRISI: FITCH, RATING DI ITALIA E SPAGNA I PIU' A RISCHIO...
Radiocor
- Fitch ritiene che i rating di Italia e Spagna siano quelli piu' a rischio. Anche il giudizio sulla Francia, adesso tripla A potrebbe subire una eventuale riduzione se la situazione economica dovesse peggiorare. 'Il rating della Francia e' a rischio se la crisi del debito in Europa si intensifichera'', ha commentato David Riley, managing director di Fitch, in un'intervista a Bloomberg Tv.

7 - SAN RAFFAELE: RIAPERTA GARA, PARTECIPANO ROTELLI E SOROS...
Radiocor
- Alla luce del decreto con cui il Tribunale di Milano aveva ammesso al concordato preventivo la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor da oggi si e' aperta la possibilita' ad altri interessati al gruppo di presentare offerte oltre a quella dello Ior-Malacalza. Proposte alternative potranno essere presentate entro il 31 dicembre e se queste supereranno di 50 milioni l'offerta Ior-Malacalza (pari a 250 milioni) si procedera' a una gara competitiva. Secondo quanto risulta a Radiocor, hanno gia' manifestato interesse il gruppo Rotelli e la Fondazione dietro cui si trova il finanziere americano George Soros.

8 - SARAS: RAPPORTI CON CONTROPARTI PER POSSIBILI OPERAZIONI STRATEGICHE...
Radiocor
- Su richiesta della Consob, relativamente a quanto riferito dalla stampa, Saras ed il proprio azionista di controllo Angelo Moratti Sapa precisano che non esiste alcuna iniziativa di delisting da parte dell'azionista di controllo e, inoltre, che continuano ad esservi rapporti, anche informativi, con controparti industriali, che possono riguardare operazioni sia commerciali che strategico-industriali.

9 - FERRETTI: MEDIOBANCA VENDE IL DEBITO, SALVATAGGIO IN SALITA...
Radiocor
- Si fa in salita la strada per il salvataggio di Ferretti, il gruppo degli yacht alle prese con la necessita' di ristrutturare un debito da 600 milioni. Mediobanca esce dal tavolo dei debitori e ora l'ago della bilancia diventa il fondo californiano Oaktree. Con una mossa a sorpresa fra fine ottobre e inizio novembre, secondo quanto risulta a Radiocor, Mediobanca ha venduto sul mercato secondario la quota di debito in suo possesso, pur rimanendo azionista del gruppo con il 19,1%.

La cessione e' avvenuta a una banca internazionale, ma nelle ultime settimane il pacchetto e' stato nuovamente messo in circolazione e il fondo di private equity Oaktree ne ha approfittato portandosi al 40% diventando l'ago della bilancia nella ristrutturazione. Il percorso che la societa' e due dei principali creditori finanziari (Royal Bank of Scotland e il fondo Strategic Value Partners) sembrano preferire per mettere in sicurezza il gruppo, infatti, e' la richiesta al Tribunale fallimentare del concor dato preventivo previsto dall'articolo 182 bis e poi la ricerca di nuovi capitali: una strada che necessita del via libera del 75% dei creditori e su cui Rbs-Svp continuano a cercare di far convergere i consensi. Il rimescolamento delle quote del debito, pero', cambia le carte in tavola: Oaktree, con il 40% circa del debito nominale, e' ora il primo creditore seguito da Svp (18%) e da Rbs (10%).

In altre parole, senza il via libera del private equity non e' possibile portare a termine il concordato. Oaktree, dal canto suo, in questi giorni sta alzando la posta: chiede che anche i fornitori del gruppo nautico contribuiscano al salvataggio concedendo uno sconto sugli oltre 120 milioni di crediti detenuti; ma intanto studia strade alternative al 182 bis.

10 - INTESA SANPAOLO: MORELLI, NESSUN PROBLEMA PER LIQUIDITA'...
(ASCA)
- Il gruppo Intesa-Sanpaolo non avra' ''nessun problema'' dal punto di vista della liquidita' neppure il prossimo anno. Lo assicura Marco Morelli, direttore generale dell'Istituto, rispondendo a una domanda dei giornalisti a margine della presentazione della riorganizzazione delle filiali di Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. ''Il prossimo anno - spiega il Dg - abbiamo scadenze facilmente rifinanziabili e abbiamo una raccolta commerciale molto forte e stabile. Quindi non abbiamo nessun problema''. Per quanto riguarda i dividendi, Morelli si limita a ricordare che sul tema ''sono state fatte recentemente delle dichiarazioni e valgono quelle''. Lo scorso 8 novembre l'ex Ceo Corrado Passera aveva detto che ''confermiamo la politica dei dividendi''.

11 - MANOVRA, ALPA (CONSIGLIO FORENSE): LUNEDÌ NO MISURE SU PROFESSIONI...
(LaPresse)
- "Ho incontrato il ministro Severino stamattina a La Sapienza e mi ha confermato che nel prossimo pacchetto da varare lunedì non ci saranno misure riguardanti la disciplina delle professioni". Lo ha annunciato Guido Alpa, presidente del Consiglio nazionale forense a margine del terzo Salone della Giustizia, alla Nuova Fiera di Roma. "Erano circolate voci, notizie di stampa, allarmanti sull'abolizione dell'esame di Stato e su limitazioni alle competenze degli ordini forensi. Il ministro ha detto che sono voci infondate", ha proseguito Alpa.

"Le ho ribadito - ha concluso - la disponibilità dell'avvocatura a un confronto diretto e continuo con il Governo sul tema della giustizia e delle professioni. Allo stato attuale il Governo non sembra intenzionato a intervenire sulle professioni. Seguiremo il 'work in progress'".

 

MARIO DRAGHI Salvatore e Jonella Ligresti SERGIO MARCHIONNE EMMA MARCEGAGLIA VITTORIO MALACALZAGiuseppe Rotelli FRATELLI MORATTIMarco Morelli DG Intesa Sanpaolo

Ultimi Dagoreport

giuseppe conte elly schlein matteo ricci giorgia meloni francesco acquaroli

DAGOREPORT - COME E' RIUSCITO CONTE, DALL’ALTO DEL MISERO 5% DEI 5STELLE NELLE MARCHE, A TENERE IN OSTAGGIO IL PD-ELLY? - L'EX ''AVVOCATO DEL POPOLO'' È RIUSCITO A OTTENERE DALLA "GRUPPETTARA CON L'ESKIMO" LE CANDIDATURE DI ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA, E SENZA SPENDERSI GRANCHE' PER MATTEO RICCI. ANZI, RIEMPIENDO I MEDIA DI DISTINGUO E SUPERCAZZOLE SULL’ALLEANZA (“NON SIAMO UN CESPUGLIO DEL PD”) – IL PIU' MADORNALE ERRORE DEL RIFORMISTA RICCI E' STATO DI FAR SALIRE SUL PALCO L'"ATTIVISTA" DEL NAZARENO, AGITANDOSI PER GAZA ANZICHE' PER UNA REGIONE DOVE LA GLOBALIZZAZIONE HA IMPOVERITO LE INDUSTRIE (SCAVOLINI, TOD'S, ETC.), LA DISOCCUPAZIONE E' ARRIVATA E I MARCHIGIANI SI SONO SENTITI ABBANDONATI - VISTO IL RISCHIO-RICCI, E' ARRIVATA LA MOSSA DA CAVALLO DELLA DUCETTA: ''ZONA ECONOMICA SPECIALE'' E UNA PIOGGIA DI 70 MILIONI DI AIUTI...

al-thani netanyahu trump papa leone bin salman hamas

DAGOREPORT – STASERA INIZIA LA RICORRENZA DI YOM KIPPUR E NETANYAHU PREGA CHE HAMAS RIFIUTI IL PIANO DI PACE PER GAZA (ASSEDIATO IN CASA DALLE PROTESTE E DAI PROCESSI, PIÙ DURA LA GUERRA, MEGLIO È). NON A CASO HA FATTO MODIFICARE LAST MINUTE IL TESTO RENDENDOLO PIÙ DIFFICILE DA ACCETTARE PER I TERRORISTI CHE, A LORO VOLTA, INSISTONO SU TRE PUNTI: UN SALVACONDOTTO PER I CAPI; UN IMPEGNO A CREARE LO STATO DI PALESTINA; IL RITIRO DELL’ESERCITO ISRAELIANO, ANCHE DALLA ZONA CUSCINETTO – PRESSING FORTISSIMO DI VATICANO, ONU E PAESI ARABI PER CHIUDERE L'ACCORDO – EMIRI E SCEICCHI INFURIATI PER IL RUOLO DI TONY BLAIR, CHE BOMBARDÒ L’IRAQ SENZA MAI PENTIRSI – L’UMILIAZIONE DI “BIBI” CON LA TELEFONATA AL QATAR: L’EMIRO AL THANI NON HA VOLUTO PARLARE CON LUI E HA DELEGATO IL PRIMO MINISTRO – L’OBIETTIVO DEI “FLOTILLEROS” E L’ANTISEMITISMO CHE DILAGA IN EUROPA

luca zaia matteo salvini roberto vannacci

IL CORAGGIO SE UNO NON CE L'HA, MICA SE LO PUO' DARE! LUCA ZAIA, ETERNO CACADUBBI, NICCHIA SULLA CANDIDATURA ALLE SUPPLETIVE PER LA CAMERA: ORA CHE HA FINALMENTE LA CHANCE DI TORNARE A ROMA E INCIDERE SULLA LEGA, DUELLANDO CON VANNACCI E SALVINI CONTRO LA SVOLTA A DESTRA DEL CARROCCIO, PREFERISCE RESTARE NEL SUO VENETO A PIAZZARE QUALCHE FEDELISSIMO – SONO ANNI CHE MUGUGNANO I “MODERATI” LEGHISTI COME ZAIA, FEDRIGA, GIORGETTI, FONTANA MA AL MOMENTO DI SFIDARE SALVINI, SE LA FANNO SOTTO...

elly schlein tafazzi

DAGOREPORT: IL “NUOVO PD” DI ELLY NON ESISTE - ALIMENTATA DA UN'AMBIZIONE SFRENATA, INFARCITA SOLO DI TATTICISMI E DISPETTI, NON POSSIEDE L'ABILITÀ DI GUIDARE LA NOMENKLATURA DEL PARTITO, ISPIRANDOLA E MOTIVANDOLA - IL FATIDICO "CAMPOLARGO" NON BASTA PER RISPEDIRE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO L'ARMATA BRANCA-MELONI. NELLE MARCHE IL PD-ELLY SUBISCE IL SORPASSO DELLE SORELLE D'ITALIA - QUELLO CHE INQUIETA È LO SQUILIBRIO DELLA DUCETTA DEL NAZARENO NELLA COSTRUZIONE DELLE ALLEANZE, TUTTO IN FAVORE DI UN'AREA DI SINISTRA (M5S E AVS) IN CUI LEI STESSA SI È FORMATA E A CUI SENTE DI APPARTENERE, A SCAPITO DI QUELLA MODERATA, SPAZIO SUBITO OCCUPATO DALLA SCALTRISSIMA DUCETTA DI VIA DELLA SCROFA, CHE HA LANCIATO AMI A CUI HANNO ABBOCCATO LA CISL E COMUNIONE E LIBERAZIONE - CHE ELLY NON POSSIEDA VISIONE STRATEGICA, CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE, INTELLIGENZA EMOTIVA, PER FRONTEGGIARE IL FENOMENO MELONI, E' LAMPANTE - OCCORRE URGENTEMENTE, IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, RISPEDIRE ELLY SUI CARRI DEI GAY-PRIDE, PUNTANDO, DOPO LE REGIONALI D'AUTUNNO, SU UNA NUOVA LEADERSHIP IN SINTONIA COI TEMPI TUMULTUOSI DI OGGI

raoul bova beatrice arnera

DAGOREPORT: RAOUL, UN TRIVELLONE ''SPACCANTE''! - DAGOSPIA PIZZICA IL 54ENNE BOVA ATTOVAGLIATO ALL'ORA DI PRANZO AL RISTORANTE “QUINTO”, A ROMA, IN COMPAGNIA DELLA FASCINOSA TRENTENNE BEATRICE ARNERA, CON CUI RECITA NELLA FICTION “BUONGIORNO, MAMMA”, ATTUALMENTE IN ONDA SU CANALE5 – GLI AVVENTORI DEL RISTORANTE NON HANNO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE L'AFFETTUOSA INTIMITÀ TRA I DUE ATTORI: BACI GALEOTTI, ABBRACCI E CAREZZE FURTIVE FINO A UN INASPETTATO E IMPROVVISO PIANTO DI BOVA – DOPO LO SCANDALO DEGLI AUDIO PICCANTI INVIATI A MARTINA CERETTI, DIFFUSI DA FABRIZIO CORONA, CHE HANNO TENUTO BANCO TUTTA L’ESTATE, ORA QUEL MANZO DI BOVA SI RIMETTE AL CENTRO DELLA STALLA…

beatrice venezi

DAGOREPORT: VENEZI, IL "MOSTRO" DELLA LAGUNA – COME USCIRANNO IL MINISTRO "GIULI-VO" E IL SOVRINTENDENTE COLABIANCHI DAL VICOLO CIECO IN CUI SONO FINITI CON L’INSOSTENIBILE NOMINA DELLA “BACCHETTA NERA”? – IL “DO DI STOMACO” DEGLI ORCHESTRALI DEL TEATRO LA FENICE HA RICEVUTO LA SOLIDARIETÀ DEI PIÙ IMPORTANTI TEATRI LIRICI, DA LA SCALA DI MILANO AL SAN CARLO DI NAPOLI: CHE FARE? – CHISSÀ SE BASTERÀ LA MOSSA ALL’ITALIANA DI “COMPRARSI” LE ROTTURE DI COJONI COL VIL DENARO, AUMENTANDO LO STIPENDIO DEGLI ORCHESTRALI? – L’ARMATA BRANCA-MELONI DEVE FARE I CONTI NON SOLO CON IL FRONTE COMPATTO DEL MONDO SINDACALE LIRICO, MA ANCHE CON I 48MILA VENEZIANI RIMASTI A SOPRAVVIVERE NELLA CITTÀ PIÙ FATALE DEL MONDO. ABITUATI AD ALTI LIVELLI DI DIREZIONE D’ORCHESTRA, DA ABBADO A CHUNG, I LAGUNARI SONO SCESI SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO LO SBARCO DELL’”ABUSIVA” VENEZI (I LAVORATORI DELLA FENICE HANNO ORGANIZZATO UN VOLANTINAGGIO CONTRO LA BIONDA VIOLINISTA)E GIULI E COLABIANCHI FAREBBERO BENE A RICORDARSI CHE I “VENESIAN” SONO POCHI MA IRRIDUCIBILI: I PRINCIPI NON SI COMPRANO. COME SI È VISTO NELLA LORO VITTORIOSA GUERRA CONTRO IL PASSAGGIO DELLE GRANDI NAVI DA CROCIERA NEL CUORE DELLA CITTÀ…- VIDEO