TRONCHETTI SMENTISCE PROPOSTE PER LA CESSIONE DI UNA QUOTA DI PIRELLI - I SINDACATI DI BPM, ONDE EVITARE NUOVI CASI BONOMI, VOGLIONO BLINDARE I SOCI - INTESA E LA VIA STRETTA DI MESSINA SULLE CESSIONI

1 - PIRELLI, TRONCHETTI PROVERA SMENTISCE PROPOSTE PER CESSIONE QUOTA
Da "Reuters"

Marco Tronchetti Provera smentisce di aver ricevuto proposte per la cessione della partecipazione in Pirelli.

E' quanto si legge in una breve nota, pubblicata in risposta ai "rumors messi in circolazione".

Il presidente e Ceo del produttore di pneumatici precisa che "non è arrivata nessuna proposta al sottoscritto, né tantomeno ho fatto io proposte al board di Pirelli. Sono pure illazioni. Chi le ha messe in circolazione ne è responsabile di fronte al mercato e alle autorità".

Oggi, il titolo Pirelli ha improvvisamente accelerato nel finale di seduta, spinto, secondo i trader, da quanto pubblicato su FT Alphaville: il sito, infatti, ha rilanciato le voci di trattative fra Tronchetti Provera e la divisione di private equity di Goldman Sachs.

2 - PIRELLI: RALLY NEL FINALE DI BORSA, CHIUDE IN RIALZO DEL 7%
Dall'"Ansa"

Il Financial Times rilancia l'ipotesi di un interesse del fondo di private equity di Goldman Sachs e Pirelli registra un'improvvisa accelerata nel finale di seduta di Borsa, dove chiude in crescita del 7,21% a 12,9 euro. L'offerta, con un 'premio' importante rispetto agli attuali valori, secondo la ricostruzione del quotidiano, sarebbe stata respinta dal board del gruppo italiano.


3 - BPM E I PENSIERI SULLA GOVERNANCE
Luca Davi per "Il Sole 24 Ore"

In Bpm si apre il cantiere sulla riforma della governance. Venerdì i leader dei quattro sindacati bancari (Uilca, Fiba, Fabi e Fisac) incontreranno a Milano i vertici della banca, rappresentati da Piero Giarda, presidente del Cds, Mario Anolli, presidente del Cdg e Giuseppe Castagna, neo a.d. del gruppo. Sarà un incontro informale che servirà però a fare il punto sulla road map della Bpm.

Tra i temi sul tavolo, c'è da scommetterci, ci sarà il progetto di riforma della governance, tema che potrebbe aver subito un'accelerazione alla luce dell'uscita inattesa di Bonomi. Qualcuno, dal fronte sindacale, potrebbe aprire la porta a un'ipotesi di riforma che preveda un bilanciamento dei poteri a favore dei soci finanziari, pur nel mantenimento del modello cooperativo. In cambio, magari, di un vincolo di permanenza nel capitale.

4 - I SOCI RUSSI DI WIND DIVENTANO «GENOVESI»
S. Fi. per "Il Sole 24 Ore"

Tempi di magra per l'oligarca russo Mikhail Fridman. Il suo impero delle Tlc, Vimpelcom, non ha pagato l'ultimo dividendo per il 2013. E metterà pure a dieta i suoi azionisti. Da quest'anno i dividendi saranno tagliati: solo 3 centesimi di dollaro all'anno fino a che il debito non sarà sceso a livelli sostenibili. Al mercato la cosa non è andata giù: il titolo è crollato dell'11% al Nyse, il peggior tonfo da due anni.

Vanno maluccio anche i conti: nel terzo trimestre ricavi e utili sono scesi. Anche a Mosca, dunque, si tira la cinghia. Se partirà il «tapering», il costo del debito (per Vimpelcom già alto), salirà ancora. Di qui la dieta. Ma il grosso dei debiti dei russi vengono dall'Italia: l'acquisizione di Wind si è portata dietro il fardello di 11,8 miliardi di debiti accumulati dall'ex proprietario Naguib Sawiris.

5 - INTESA E LA VIA STRETTA DI MESSINA
Fabio Pavesi per il "Sole 24 Ore"

L'ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, l'ha detto con chiarezza. Via dalla banca le vecchie partecipazioni di sistema. Una svolta epocale. Ma Messina sa bene che non ha senso vendere in perdita e ha pronosticato un tempo di 3-5 anni per l'operazione. Forse quel tempo non basterà. Il portafoglio, da Alitalia a Telecom ma anche da Rcs a Prelios passando per Risanamento, Nh Hotels e i treni di Ntv è stato la croce della banca.

Solo tra il 2011 e il 2012 ha subito perdite per 330 milioni ed è stato svalutato per almeno 550 milioni. E sono solo gli esercizi più recenti. Certo Telecom è stata ampiamente rettificata così come Risanamento e forse un giorno si potranno vendere senza perdere altri soldi. Ma che dire di Ntv, Alitalia, e gli alberghi di Nh? Non pare che si sia nelle condizioni di uscire senza bagni di sangue. Il tempo forse si allungherà.

 

MARCO TRONCHETTI PROVERA PIRELLIGiuseppe Castagna Fondatori di Vimpelcom Zimin e Fabela CARLO MESSINA E FRANCESCO MICHELI ALLA PRIMA DELLA SCALA 2013

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...