1. ALTRO CHE PRIMA ALLA “SCALA”! MARTEDì AL ‘CORRIERE’ VA IN SCENA IL “CONFITEOR” CON PROTAGONISTA IL TENORE CESARE GERONZI SU LIBRETTO (INTERVISTA) DI MAX MUCCHETTI. ALTRI INTERPRETI DI RANGO, DE BENEDETTI ED ABRAMO BAZOLI. COMPARSA, DE BORTOLI 2. TUTTO ESAURITO PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO CHE METTE A NUDO I POTERI MARCI 3. NELL’ATTESA DELL’EVENTO SI CONTANO SOPRATTUTTO I SICURI ASSENTI: TRONCHETTI, NAGEL & PAGLIARO (MEDIOBANCA), PELLICCIOLI (DE AGOSTINI), LO SCARPARO DELLA VALLE 4. SARA’ PURE IL GIORNO DELLA VERITA’ PER SAPERE SE DAVVERO IL BANCHIERE DI MARINO AVEVA CHIESTO A CIDIBì DI LICENZIARE IL GIORNALISTA MUCCHETTI PER I SUOI ATTACCHI SULL’’’ESPRESSO’’ ALLA BANKITALIA DIANTONIO FAZIO (‘’UNA BALLA DELL’INGEGNERE”)

A cura di Gluck per Dagospia

Si annuncia un pienone di Poteri marci e della Milano fru-fru martedì prossimo alla sala "Buzzati" di via Balzan, 3 (ore 17) per la presentazione del libro "Confiteor" (Feltrinelli) che racconta il duro faccia-a-faccia tra il giornalista del Corriere, Massimo Mucchetti, e l'ex presidente di Mediobanca e di Generali, Cesare Geronzi, che dopo mesi fa così il suo ritorno all'ombra della Madonnina (ingrata).

A presentare il volume saranno, come anticipato da Dagospia, Carlo De Benedetti, Abramo Bazoli in compagnia di Flebuccio de Bortoli, direttore del "Corriere della Sera" e di Roberto Napoletano del "Sole24 Ore".
E già basta e avanza per dare lustro e animare la serata organizzata da Carlo e Inge Feltrinelli in collaborazione con il notaio Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere.

Tra gli altri (Ricchi&Famosi), è data per certa la presenza del finanziere Francesco Micheli, del presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, dell'ad del Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo, dell'assessore al Bilancio del Comune, Bruno Tabacci, dell'ex banchiere Roberto Mazzotta, di Bruno Ermolli, del presidente Rcs, Angelo Provasoli, del Re della Sanità lombarda, Giuseppe Rotelli, del presidente dell'Enel, Fulvio Conti, del giornalista Gad Lerner, dell'ex ambasciatore Sergio Romano, di Fedele Confalonieri e Marina Berlusconi (Mediaset) e di Gaetano Miccichè (Banca Intesa).

La curiosità più grande e su chi, invece, non sarà della partita che vedrà scendere in campo il "tridente" Geronzi-Bazoli-De Benedetti.

Di sicuro martedì avranno ben altro da fare Marco Tronchetti Provera e lo "scarparo" Diego Della Vale. Mr. Pirelli è alle carte bollate con Massimo Mucchetti (spionaggio Telecom) mentre il Dr.Hogan&Mr.Tod's ha dato dell'"arzillo vecchietto" sia a Bazoli sia a Geronzi. Ripagato dal sor Cesare con l'appellativo: "Lui? La mejo gioventù anziana".

A debita distanza dalla fabbrica del Corriere di via San Marco-Solferino (che, almeno in parte, sarà messa in vendita entro l'anno), si terranno anche gli imprudenti Dioscuri di Mediobanca, Alberto Nagel e Renato Pagliaro nonché Lorenzo Pelliccioli (De Agostini).
I "cospiratori" di piazzetta Cuccia i quali, convinti di agire nell'ombra, portarono alle dimissioni anticipate di Geronzi dalla presidenza delle Generali di Trieste.

Un'Intentona che non sarebbe neppure stata immaginata se fossero stati ancora in vita tre dei maggiori consigliori dell'ex banchiere di Marino nel corso della sua lunga carriera professionale: il professor Duccio Libonati, l'avvocato del gruppo Repubblica-l'Espresso, Vittorio Ripa di Meana, e l'ex capo dello Stato, Francesco Cossiga.

E chissà se tra un confiteor e l'altro, sapremo se davvero Geronzi chiese a De Benedetti la testa di Mucchetti (licenziamento), per le sue analisi impietose sulla Bankitalia guidata allora da Pio Antonio Fazio, vergate sull'Espresso.

"Una balla dell'Ingegnere", ha fatto mettere per iscritto Geronzi. Che cosa replicherà il diretto interessato?

 

 

geronzi geronzi rampl geronzi profumo Perissinotto Geronzi Balbinot fazio geronzi IlTempo geronzi

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…