
È IN ARRIVO UN NUOVO CETRIOLONE PER I CONSUMATORI – NEI PROSSIMI MESI IL PREZZO DEL GAS POTREBBE TORNARE A SALIRE. L'AD DI ENI, CLAUDIO DESCALZI: “PER IL MOMENTO È STABILE MA IN PROSPETTIVA VEDO UNA CRESCITA PERCHÉ IL CONTRIBUTO RICHIESTO AL GAS PER L'ELETTRIFICAZIONE STA AUMENTANDO” – DA MESI GLI IMPRENDITORI DENUNCIANO IL COSTO TROPPO ALTO DELL'ENERGIA. MA IL GOVERNO NON HA TROVATO UNA SOLUZIONE. IL MINISTRO PICHETTO FRATIN SI SVEGLIA DAL TORPORE E LAVORA A UN DECRETO PER ALLINEARE LE QUOTAZIONI TRA LA BORSA DI AMSTERDAM E L’ITALIA...
Estratto dell’articolo di Emma Bonotti per “la Repubblica”
Senza raggiungere i picchi di inizio anno o le quotazioni record della crisi energetica del 2022, nei prossimi mesi il prezzo del gas potrebbe tornare a salire. «Per il momento è stabile – ha spiegato l'ad di Eni, Claudio Descalzi – ma in prospettiva vedo una crescita perché il contributo richiesto al gas per l'elettrificazione sta aumentando».
Quattro o cinque anni fa l'Europa sembrava pronta a scommettere sul contrario, ovvero che a oggi non avremmo più utilizzato il metano, per lo meno non in forma massiccia. Eppure dal Gastech, una delle fiere principali per il settore, in corso in questi giorni a Rho, l'immagine che emerge è quella di una filiera tutt'altro che in frenata e proiettata verso le nuove soluzioni: in primis il gas naturale liquefatto (Gnl).
Per la flessibilità del suo mercato, il Gnl vive una fase di forte ascesa. Soprattutto nel Vecchio continente, dove nei primi sei mesi di quest'anno si sono concentrate le importazioni mondiali di gas liquido. «Solo in Italia sono cresciute del 35% rispetto al primo semestre del 2024», ha ricordato Alexandra Thomas, ceo di Adriatic Lng [...]
Nemmeno le recenti minacce di Gazprom sembrano intaccare il buonumore dei manager presenti alla fiera, convinti che il rincaro della materia prima possa essere il prezzo da pagare per la sicurezza energetica e che la diversificazione delle fonti sia la strada maestra.
«Negli ultimi anni ognuno ha dovuto trovare delle soluzioni» per far fronte alla riduzione di flussi dalla Russia, «soluzioni che nel mondo dell'energia sono di lungo periodo», ha ripreso Descalzi. «Abbiamo siglato nuovi contratti che vanno rispettati, è difficile che si possa tornare alla situazione precedente». Ovvero quando l'Europa pendeva dai rubinetti di Mosca, uno scenario nemmeno desiderato.
Accanto al Gnl, il Continente si è assicurato sufficienti scorte di gas per cercare di superare l'inverno senza ricadere in un'emergenza energetica. Gli stoccaggi a livello comunitario sono pieni quasi all'80% e in Italia sono a un passo dal 90%, non lontani dai livelli toccati l'anno scorso in questi giorni (circa il 93%).
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Anche a Roma il governo è al lavoro su una nuova misura per mantenere i prezzi sotto controllo in arrivo della stagione fredda. A giorni è atteso il decreto energia che, oltre a concentrasi su sicurezza energetica e transizione, potrebbe entrare nel merito del caro-energia.
PUTIN E IL GAS - BY EMILIANO CARLI
In particolare, il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sta valutando di aggiungere ancora un articolo per ridurre lo spread tra il prezzo italiano all'ingrosso del gas (Psv) e quello della Borsa di Amsterdam (Ttf), stimato oggi in 2 euro al megawattora.