andrea orcel giuseppe castagna carlo cimbri messina mps

CHI ROSICA SUL RISIKO? - IL GIORNO DOPO LO STOP ALLA TRATTATIVA MPS E UNICREDIT SCIVOLANO IN BORSA. GLI ANALISTI: “È UN’OCCASIONE PERSA PER ANDREA ORCEL. MA L’ESTENSIONE DEGLI INCENTIVI ALLE FUSIONI È UN PUNTO IMPORTANTE PER UN EVENTUALE MATRIMONIO CON BANCO BPM” - E INFATTI IL TITOLO DELL’ISTITUTO GUIDATO DA CASTAGNA CRESCE IN BORSA (COME ANCHE BPER)

andrea orcel di unicredit

1 - BORSA: MILANO PROSEGUE IN RIALZO, SCIVOLANO MPS E UNICREDIT

 (ANSA) - La Borsa di Milano (+0,3%) prosegue in rialzo, dopo un avvio poco mosso e il linea con gli altri listini europei. A Piazza Affari in forte calo Mps (-4,2%), dopo lo stop del negoziato di Unicredit (-1,6%) con Tesoro. Lo spread tra Btp e Bund scende a 108 punti base mentre il rendimento del decennale italiano sale all'1%.

monte dei paschi di siena

 

Andamento positivo anche per Banco Bpm (+3,3%), indicata dagli analisti come la possibile preda di Unicredit dopo lo stop con la banca senese. Tra le banche sono in positivo anche Bper (+1,5%), Popolare Sondrio (+1,4%) e Intesa (+0,6%).

 

In flessione Carige (-1,5%). Vola Exor (+4%), con le indiscrezioni di stampa su trattative per la vendita di PartnerRe alla francese Covea. Tra le assicurazioni in calo Cattolica (-1,9%) ,mentre sale Generali (+0,2%). Contrastate le utility con A2a e Enel (-0,5%) mentre sono in positivo Snam e Italgas (+0,6%), Hera (+0,1%). (ANSA).

giuseppe castagna banco bpm

 

 

2 - BANCHE SOTTO I RIFLETTORI A PIAZZA AFFARI, LO STOP ALLE TRATTATIVE MPS-UNICREDIT METTE LE ALI A BANCO BPM E BPER

Da www.lastampa.it

 

Seduta sulle montagne russa per Mps e Unicredit e Piazza Affari dopo lo stop alle trattative per una fusione, con entrambi i titoli che procedono a colpi di sospensioni sul mercato e riammissioni sul listino.

MONTE DEI PASCHI DI SIENA MPS

 

Mps, fallita la trattativa con Unicredit: governo ottimista su una sponda Ue

La trattativa saltata, scrivono in un report gli analisti di Mediobanca, rappresenta «un’occasione persa per Unicredit» nonostante la banca guidata da Andrea Orcel resti, secondo piazzetta Cuccia, sottovalutata dai mercati, considerata anche la forte posizione di capitale.

 

Dopo il fallimento delle trattative su Mps per Unicredit uno scenario senza operazioni straordinarie resta, secondo il report, «quello base» con l’estensione degli incentivi sulle Dta che «potrebbe tenere aperta la porta ad altre opzioni».

 

Andrea Orcel

In particolare, secondo Mediobanca, l'estensione degli incentivi alle fusioni è un punto importante per un eventuale matrimonio fra Unicredit e Banco Bpm ma il governo «ha ora meno interesse» a posporre la loro scadenza.

 

Secondo gli analisti di Morgan Stanley, il fallimento dell’operazione con Unicredit «significa che l’Italia dovrà cercare una proroga» dalla Ue «per la vendita di Mps» e che l’istituto senese «adotti misure per affrontare i suoi problemi e cioè i rischi legali, il capitale e gli alti costi» andando «avanti con l'aumento di capitale da 2-2,5 miliardi di euro».

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

 

Lo scrivono gli analisti di Morgan Stanley commentando la fine delle trattative tra il Mef e la banca guidata da Andrea Orcel.

 

Il mancato accordo viene giudicato negativo anche per Unicredit «in quanto il mercato dovrà scorporare dalle attuali valutazioni alcune delle sinergie da fusione già anticipate ma allo stesso tempo se l'operazione non va avanti con Mps, la prospettiva di una combinazione con Banco Bpm riemerge, offrendo simili, se non più grandi benefici».

 

andrea orcel

Morgan Stanley ricorda che Unicredit-Banco potrebbero trasformare 3,9 miliardi di Dta in crediti fiscali, grazie alla proroga a giugno 2022 degli incentivi sulle fusioni. E infatti volano i titoli di Banco Bpm e Bper Banca: i due istituti infatti sono tornati improvvisamente al centro di tutti gli scenari di consolidamento del sistema bancario, facendo ripartire l’'appeal speculativo sui due titoli.

 

Andrea Orcel

Sul fronte opposto, invece, soffre il titolo di Carige: una soluzione per il dossier Mps avrebbe verosimilmente spianato la strada anche alla ricerca di un partner per l'istituto ligure, finito nell'orbita del Fondo di tutela interbancario.

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…