SACCOMANNI LASCIA AL SUO MINISTERO L’ONERE DI SBUGIARDARLO: “DEFICIT/PIL OLTRE IL 3%” - LE AZIONI MEDIASET CROLLANO (-3,1%) ALLA VIGILIA DEL VIDEO

1. BORSA: EUROPA CHIUDE POCO MOSSA IN ATTESA FED, MILANO +0,28%
Radiocor - I listini europei hanno chiuso poco mossi in attesa di capire quale indicazione dara' la Fed questa sera sulla riduzione degli acquisti di asset. Le principali Piazze hanno terminato le contrattazioni con rialzi inferiori al mezzo punto percentuale mentre Londra ha terminato in leggero calo. A Milano il Ftse Mib ha fatto segnare un +0,3% e il Ftse All Share +0,28%. Bene Buzzi Unicem (+5,7%) sostenuta da un report positivo di Goldman Sachs.

Positivi anche i bancari grazie a uno spread in leggero ripiegamento in area 240 punti base. Fra gli istituti di credito gli acquisti si sono concentrati ancora su Mediobanca (+2,4%) dopo i conti, in perdita ma migliori delle attese, diffusi ieri. Debole Mediaset (-3,1%) e Mondadori (-6,5%) in attesa del discorso di Berlusconi e del voto della giunta per le Elezioni del Senato sulla decadenza del cavaliere. Poco mosso il mercato dei cambi con l'euro scambia a 1,3345 dollari (1,3356 ieri) e a 132,18 yen (132,38). Il rapporto fra dollaro e yen si attesta a 98,99 (99,14). per quanto riguarda il greggio, il Wti guadagna l'1,11% a 106,59 dollari.

2. DEF: DEFICIT/PIL OLTRE 3% NEL 2013, NEL 2014 AL 2,4% E PIL VERSO +1%
Radiocor - Il rapporto deficit/Pil e' stimato oltre il 3% per il 2013 nella Nota di aggiornamento al Def, al 3,15% per l'esattezza, ma con l'impegno di contenerlo entro il tetto fissato da Bruxelles con alcuni aggiustamenti di bilancio. Lo riferiscono a Radiocor fonti di governo, mentre il documento e' in fase di limatura in vista del Consiglio dei ministri di venerdi'. Nel 2014, il deficit/Pil migliorera' al 2,4%. Per il Pil quest'anno la previsione peggiora a -1,7%, ma il prossimo anno dovrebbe migliorare fino a +1%. La manutenzione del bilancio e' stimata al momento in 0,15 punti.

3. CRISI: S&P, PER EUROPA IL PEGGIO E' PASSATO MA RIPRESA SARA' MODESTA
Radiocor - 'L'Europa sta muovendosi da una crescita sotto zero a una crescita sotto la norma'. E' l'analisi che Standard and Poor's affida a uno studio sullo scenario economico del Vecchio Continente. 'La recessione in Europa, la piu' lunga da 40 anni, potrebbe avere toccato il fondo nel secondo trimestre', scrive S&P che si attende una stabilizzazione nella seconda meta' dell'anno e 'una modesta accelerazione' nel 2014, ma 'con fondamenta deboli per la crescita'.

Per l'Eurozona le stime puntano a un calo del Pil dello 0,7% quest'anno, seguito da una crescita dello 0,8% nel 2014 e dell'1,3% nel 2015. Da vari Paesi iniziano a giungere dati positivi, il che suggerisce che il divario tra Paesi 'core' e Paesi periferici dell'Eurozona potrebbe essere sulla via di una diminuzione, annota S&P. Tuttavia non si vedono ancora all'opera export, spese al consumo e investimenti delle imprese come fattori di stimolo della ripresa. E' piuttosto un allentamento delle politiche di bilancio ad avere attualmente il ruolo principale nella stabilizzazione dell'economia. Il che porta S&P a concludere che la strada per una ripresa robu sta e' ancora molto lunga.

4. PIL: S&P PREVEDE CALO DELL'1,9% PER L'ITALIA NEL 2013, +0,5% NEL 2014
Radiocor - Standard and Poor's si attende una flessione dell'1,9% del Pil italiano quest'anno seguita da un aumento dello 0,5% il prossimo e da +0,9% nel 2015. Si tratta dell'andamento piu' debole tra i maggiori Paesi europei presi in considerazione dell'agenzia di rating. Il Pil spagnolo e' stimato in calo dell'1,5% quest'anno per poi risalire di +0,5% nel 2014 e dell'1,1% nel 2015.

Per la Germania le previsioni sono rispettivamente di +0,4%, +1,6% e +1,7%, mentre per la Francia dopo la crescita zero di quest'anno le proiezioni puntano a +0,7% nel 2014 e +1,4% nel 2015. Il tasso di disoccupazione italiano e' atteso al 12,2% nel 2013, con un peggioramento al 12,5% l'anno prossimo e una discesa al 12% nel 2015. Per la Spagna il picco dei senza lavoro dovrebbe essere nel 2014 al 27% dopo 26,7% nel 2013, con una discesa al 26% nel 2015. Germania di gran lunga prima della classe anche per la disoccupazione, prevista al 5,4% quest'anno e poi in discesa al 5,2% e al 5,1% nei due successivi.

5. EDITORIA: IL SECOLO XIX RISTRUTTURA DEBITO IN 3 MOSSE, BANCHE ALLA STRETTA FINALE
Radiocor - Stretta finale sulla ristrutturazione finanziaria di Sep, editrice del quotidiano genovese Il Secolo XIX. Le prossime settimane, secondo quanto risulta a Radiocor, saranno decisive per definire gli ultimi dettagli sul piano di messa in sicurezza delle finanze del gruppo e per ottenere il via libera degli istituti di credito esposti per complessivi 20 milioni tra linee a breve e a lungo termine. Il percorso di ristrutturazione, affiancato dal piano di rilancio 2013-16 predisposto dall'advisor Innovation Media Consulting, avverra' in tre tappe: una rimodulazione del debito bancario, l'iniezione di nuova finanza da parte degli istituti e un aumento di capitale di qualche milione di euro che sara' sottoscritto dall'azionista di riferimento Carlo Perrone.

L'ultimo esercizio e' stato chiuso con una perdita di oltre 4 milioni e con una conseguente riduzione del patrimonio netto a 16 milioni. Il confronto di qualche giorno fa tra proprieta' e banche (Cari ge e Bnl in primis) sembra aver aperto la strada a un accordo e l'intenzione e' quella di un nuovo faccia a faccia nei primi giorni di ottobre da cui dovrebbe emergere l'orientamento degli istituti sul progetto. In caso di esito positivo i creditori passeranno poi ad approvare il piano nei rispettivi organi deliberanti.

E' possibile che la ristrutturazione del debito avvenga secondo lo schema previsto dall'art. 67 della Legge Fallimentare, cioe' con un accordo stragiudiziale asseverato da un professionista scelto dalla societa' che consente - in caso di fallimento del rilancio - di escludere dalla revocatoria i pagamenti ottenuti dai creditori nell'ambito del piano stesso: essendo prevista l'iniezione di nuova finanza da parte delle banche, spiega una fonte, e' plausibile che alla fine si opti per questa soluzione.

6. IVA: NEL 2011 IN ITALIA 36,1 MLD DI MANCATO GETTITO, RECORD IN EUROPA
Radiocor - Nel 2011 il mancato gettito da Iva calcolato per i quattro piu' grandi paesi dell' Unione europea ha rappresentato piu' della meta' del mancato gettito in tutta la Ue. Stando alle versioni del rapporto circolate oggi (sara' pubblicato questo fine settimana) l'Italia fa la parte del leone con 36,1 miliardi di mancato gettito. Seguono la Francia con 32,2 miliardi, la Germania con 27 miliardi, il Regno Unito con 19,5 mld. Complessivamente nella Ue il mancato gettito e' stato di 193 miliardi.

Frodi, buchi nel sistema di raccolta del gettito, sistema farraginoso, anche errori statistici sono alla base di questo fenomeno tanto piu' intollerabile nel momento in cui la maggioranza dei paesi e' sottoposta a dure terapie di bilancio. Le conclusioni del rapporto, ha riportato oggi Le Monde, sono. state criticate da alcuni Stati membri che ne hanno contestato la metodologia.

7. RIVA ACCIAIO: OGGI RICORSO IN CASSAZIONE CONTRO SEQUESTRO BENI
Radiocor - 'E' nostro fermo intendimento fare tutto quanto in nostro potere per assicurare, nel piu' breve tempo possibile la ripresa delle attivita' produttive dei nostri stabilimenti, che sono strate purtroppo sospese in pedissequa esecuzione del provvedimento di sequestro del Gip di Taranto notificatoci' il 9 settembre scorso. Lo scrive in una lettera inviata ieri da Riva Acciaio a Mario Tagarelli, custode giudiziario e amministratore dei beni sequestrati nominato dal Gip di Taranto. L'Azienda precisa nella missiva che 'la ripresa dell'attivita' produttiva non costituisce in alcun modo acquiescenza ad un provvedimento di sequestro che lede la nostra autonomia patrimoniale e che riteniamo illegittimo sotto ogni profilo. Provvederemo pertanto gia' nella giornata di domani (oggi, ndr) a depositare ricorso in Cassazione avverso il provvedimento stesso'.

 

 

IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO saccomanni, alfano e lettastandard big Secolo XIXPOLISSENA DI BAGNO E CARLO PERRONE Evasione FiscaleFABIO ED EMILIO RIVA

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...