SINDACATI E MARCHIONNE DI NUOVO AI FERRI CORTI PER IL BLOCCO DEGLI STRAORDINARI ALLA MASERATI DI GRUGLIASCO – CHE SENSO HA UNO SCIOPERO DI UN'ORA INDETTO DALLA FIOM?

Rita Querzé per il "Corriere della Sera"

 

Blocco degli straordinari alla Fiat. Lo hanno deciso ieri i sindacati del sì — quelli che hanno firmato gli accordi con l’azienda — quindi esclusa la Fiom. L’agitazione è stata proclamata in seguito alla rottura delle trattative, martedì scorso, per il rinnovo del contratto che riguarda oltre 80 mila dipendenti degli stabilimenti italiani del gruppo. Alle trattative non partecipano i metalmeccanici della Cgil.

 

maserati grugliasco elkann e marchionnemaserati grugliasco elkann e marchionne

Il confronto per il contratto si è arenata sull’ammontare dell’una tantum per il 2014. L’azienda propone 250 euro, i sindacati al tavolo sono scesi a 300 euro. Ora Fim, Uilm, Ugl, Fismic e associazione Quadri difendono la propria posizione. «Le proposte di mediazione da noi adottate hanno forti elementi di responsabilità — hanno scritto ieri le segreterie generali in un comunicato —. Invitiamo l’azienda a riconvocare le trattative già nel corso di questa settimana». Ovviamente la protesta tocca solo gli stabilimenti interessati dagli straordinari, tra questi Sevel, Maserati, Marelli, Iveco, Fpt di Foggia e di Torino, Cnh di Modena.

 

Intanto oggi si è svolto anche uno sciopero di un’ora indetto dalla Fiom nello stabilimento Maserati di Grugliasco. Le tute blu della Cgil rivendicano il successo della protesta: «All’iniziativa hanno partecipato centinaia di lavoratori. Non solo nostri iscritti — recita una nota —. In alcuni reparti siamo arrivati a punte di adesione del 30%». «Avremmo voluto indire un’assemblea per parlare dei problemi dello stabilimento di Grugliasco ma non è stato possibile — lamenta Michele De Palma, che si occupa di Fiat auto per la Fiom —. Per questo abbiamo indetto lo sciopero».

elkann alla maserati di grugliascoelkann alla maserati di grugliasco

 

Dal canto suo l’azienda presenta ragioni e numeri molto diversi. Parla di un’adesione ferma all’11%. E critica lo sciopero. «Nonostante si tratti di una percentuale piuttosto bassa, lo sciopero di 200 lavoratori appare assolutamente incomprensibile — recita una nota Fiat —. In un momento come questo dell’economia italiana dove la disoccupazione ha raggiunto punte senza precedenti, scioperare in un impianto che sta creando posti e opportunità di costruire prodotti di alta qualità che per oltre il 90% vengono esportati, è assolutamente irrazionale».

 

Maurizio Landini Maurizio Landini

Le vicende di ieri alla Maserati rinnovano lo scontro Fiat -Fiom. Ma anche la contrapposizione tra i metalmeccanici della Cgil e gli altri sindacati. «Ieri il 90% dei lavoratori di Grugliasco non ha sostenuto lo sciopero indetto dalla Fiom», attacca Maurizio Peverati, segretario generale della Uilm di Torino. E ancora: «I lavoratori hanno compreso l’importanza di un accordo che abbiamo raggiunto settimana scorsa per il rientro di 500 persone e l’indizione di un’assemblea su ferie e ampliamento dei turni». Ma la partita più importante resta quella del contratto. 

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…